
Barcellona. È l’artista italiano Andrea Mastrovito (Bergamo 1978) il vincitore del concorso internazionale per la realizzazione dell’Agnus Dei, elemento cardine del progetto di completamento della Sagrada Família di Barcellona
La sua proposta si è imposta per “l’eleganza della sua luce dorata e la trasparenza luminosa dell’Agnello”, come dichiarato dalla giuria del Comitato artistico della Junta Constructora de la Sagrada Família. Chi è dunque l’artista che ha battuto grandi nomi dell’arte contemporanea? Andrea Mastrovito, considerato uno degli artisti più affermati della sua generazione. Nato a Bergamo nel 1978, Mastrovito vive e lavora tra la sua città natale e New York. Si è diplomato presso l’Accademia G. Carrara di Bergamo nel 2001, e da allora ha collezionato una serie impressionante di riconoscimenti.
Ricordiamo il New York Prize (2007), Moroso Prize (2012), Premio Ermanno Casoli (2016) all’Italian Council (2019), il Prix Plantagenet il Premio Icona (2021) e, nel 2022, il PAC, promosso dal Ministero della Cultura italiano. Le sue opere inoltre sono state esposte nei principali musei italiani e internazionali: dal MAXXI, MACRO e Palazzo delle Esposizioni di Roma, al MART di Rovereto, dal Centro Pecci di Prato al Belvedere 21 di Vienna, dal MUDAC di Losanna al MUDAM di Lussemburgo, fino al Queens Museum, al Drawing Center e al Museum of Arts and Design di New York.
Nel 2022, Mastrovito aveva firmato GV 14:16–17, un ciclo monumentale di dieci tarsie lignee per la cappella del Foyer Catholique Européen di Bruxelles, interpretazione potente e poetica del tema dello Spirito Santo. L’anno successivo, nel 2023, aveva realizzato Mt 25,40 per la cripta del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona: un’opera intensa e meditativa, ispirata ai terremoti che hanno segnato l’Italia del Novecento e all’azione salvifica di Don Orione. In quell’occasione, per la prima volta, l’artista si è confrontato con una struttura sacra preesistente, dopo gli interventi realizzati in edifici di nuova costruzione, come le vetrate Gv 19,30 per la Chiesa dell’Ospedale San Giovanni XXIII di Bergamo.
Cinque finalisti
L’annuncio della vittoria è stato dato in occasione dell’apertura della mostra al Museu Diocesà de Barcelona – Casa de la Almoina, dove sono esposte fino al 9 giugno le cinque proposte finaliste. Il concorso, lanciato il 20 settembre 2023, ha visto la partecipazione di cinque artisti di rilievo internazionale: Edoardo Tresoldi e Andrea Mastrovito dall’Italia, David Oliveira dal Portogallo, Gonzalo Borondo e Jordi Alcaraz dalla Spagna.
Ciascun artista ha presentato un modello tridimensionale dell’opera, accompagnato da schizzi preparatori e materiali esplicativi, offrendo al pubblico uno sguardo privilegiato sul processo creativo dietro un simbolo destinato a diventare parte integrante della croce sulla torre centrale dedicata a Gesù Cristo, la più alta dell’intero complesso progettato da Antoni Gaudí.
L’Agnus Dei, infatti, è un elemento centrale nei progetti originari del visionario architetto catalano, come documentato negli Àlbums del Temple, raccolta fondamentale redatta mentre Gaudí era ancora in vita. L’opera simboleggia l’Agnello di Dio e rappresenta uno dei punti culminanti dell’intero disegno spirituale e architettonico della basilica.
La scelta di Mastrovito segna un momento di grande riconoscimento per l’arte contemporanea italiana: il suo Agnus Dei si distingue per una commistione poetica di luce e materia, in cui la forma dell’Agnello emerge in modo quasi etereo, filtrando la luce solare e restituendola con bagliori dorati che ricordano le vetrate della basilica stessa.
La mostra al Museu Diocesà diventa un’occasione per comprendere come l’arte contemporanea possa dialogare con un’opera emblematica del modernismo catalano e con l’eredità di Gaudí. E soprattutto, permette di riflettere su come la spiritualità possa essere tradotta oggi attraverso nuove sensibilità artistiche.
Con questa vittoria, l’artista bergamasco entra nella storia della Sagrada Família, contribuendo in modo decisivo al completamento di un sogno architettonico che, a distanza di oltre un secolo, continua a crescere e stupire.















