
Ieri sera, 14 maggio, Christie’s ha venduto a New York 39 lotti di arte moderna e contemporanea, incassando 96,5 milioni di dollari, superando gli 80,3 milioni di dollari totalizzati lo scorso anno dalla stessa vendita. Marlene Dumas è la nuova artista vivente più cara al mondo
Miss January (1997) è la nuova regina di primavera. Il dipinto di Marlene Dumas è stato venduto a un cliente in contatto telefonico con Sara Friedlander, vice presidente di Christie’s, per 13,6 milioni di dollari, a fronte di una stimadi 12-18 milioni di dollari. Risultato che le consente di superare il suo record personale (6,3 milioni di dollari) e anche quello di Jenny Saville (12,4 milioni di dollari), diventando così l’artista vivente donna a vantare l’aggiudicazione più preziosa in asta. Nuovi record sono stati stabiliti anche da Simone Leigh (Sentinel IV, 5,7 milioni di dollari), Emma McIntyre (Up bubbles her amorous breath, 200 mila dollari) e Louis Fratino (You and Your Things, 756 mila dollari), che in Italia abbiamo visto sia alla Biennale di Venezia 2024 che al Centro Pecci di Prato pochi mesi fa.
Aggiudicazioni da copertina che tengono alto il morale di una vendita che è rimasta nelle previsioni della vigilia (77-114 milioni di dollari), ma che ha anche sofferto alcuni ritiri dolorosi (4 lotti, inizialmente a catalogo erano infatti 43), e la vendita di alcuni lotti ben al di sotto della stima, come è accaduto a una tela di Ellsworth Kelly del 1978 (stimata 2 milioni di dollari, è stata venduta per 850 mila dollari). E pensare che Christie’s e suoi venditori si erano cautelati molto, con 25 lotti su 39 coperti da garanzia, 7 della maison, 18 di terzi.
Il miglior risultato della serata
Qualità delle opere, stime ragionevoli e garanzie nella fascia alta sembrano essere ormai gli ingredienti dell’unica ricetta di successo in questo tipo di vendite. Non a caso, il miglior risultato della serata è arrivato con Baby Boom (1982) di Jean-Michel Basquiat. Un grande dipinto che si dice raffiguri l’artista e i suoi genitori. La contesa è partita da 14 milioni di dollari e Alex Rotter, neo presidente globale di Christie’s, che era al telefono con qualcuno che sembrava essere l’unico offerente (presumibilmente il finanziatore terzo), ha immediatamente rilanciato a 20 milioni. Con il premio, il prezzo finale è stato di 23,4 milioni di dollari.
Anche Bedtime Story (1999) di Cecily Brown ha raggiunto il suo obiettivo. Sostenuto da una garanzia di terzi, è partito da 3 milioni di dollari contro una stima minima di 4 milioni. Ad aggiudicarselo una donna seduta in sala per 6,2 milioni di dollari. Vivace competizione anche per il dipinto blu Blast Curtain (1999) di Ed Ruscha, che aveva una stima compresa tra 4 e 6 milioni di dollari. L’asta è partita da 2,4 milioni di dollari ed è salita fino a quasi il doppio, con l’opera infine venduta per 5,6 milioni di dollari.














