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L’atelier di Picasso a Madoura rinasce come museo

Pablo Picasso e Marc Chagall nel laboratorio di ceramiche Madoura a Vallauris, Francia. Nel 1948. Foto: Reporters Associes/Gamma Features tramite Getty Images.
Pablo Picasso e Marc Chagall nel laboratorio di ceramiche Madoura a Vallauris, Francia. Nel 1948.Credits: Reporters Associes/Gamma Features. Courtesy of Getty Images.
Dopo quasi 30 anni di silenzio, l’atelier Madoura, fucina creativa dove Pablo Picasso diede forma a oltre 3.500 opere in terracotta, si prepara a riaprire i battenti come museo, spazio culturale e giardino pubblico.

Il laboratorio, ubicato nella cittadina di Vallarius e fondato nel 1938 dalla ceramista Suzanne Ramié e dal marito Georges, fu teatro di collaborazioni memorabili tra alcuni dei più grandi nomi del Novecento: Picasso, Matisse, Chagall. Dal 2027, dopo un intervento di restauro da 8,2 milioni di dollari, sarà nuovamente aperto al pubblico.

Vogliamo che il luogo resti com’era, senza stravolgimenti”, ha dichiarato con orgoglio il sindaco Kevin Luciano, motore di questo ambizioso progetto. E in effetti, gran parte dell’atelier è rimasto intatto: pennelli, tavole di essiccazione, mobili originali — tutto sembra congelato nel tempo, come se Picasso potesse rientrare da un momento all’altro per dipingere un altro piatto decorato da una colomba o da alcuni pesci.

Pablo Picasso, Tre pesci, 1952. Courtesy of Casa d’aste Piget, Ginevra.

Non è stato facile. L’edificio, abbandonato per anni, era a rischio crollo: muri impregnati d’acqua, soffitti sfondati, e perfino la presenza di amianto. La prima fase dei lavori ha previsto fondamenta ex novo (prima inesistenti), contrafforti in pietra, bonifica ambientale e recupero delle facciate. E ora si guarda al futuro, con una nuova ala di 280 metri quadrati che accoglierà i visitatori e farà da ingresso al museo.

Ma l’anima del progetto va oltre la ceramica. Il sindaco infatti auspica che il sito venga completato con l’introduzione di un nuovo giardino pubblico che si estenderà su oltre 20.000 metri quadrati: un giardino aperto a tutti, dove arte e natura dialogheranno nel segno di un’estetica senza tempo. Perchè, sottolinea “Vogliamo quanta più vegetazione possibile. Volgiamo Vallarius meno cementificato e più piacevole”.

Con l’apertura prevista per la primavera del 2027, Madoura si unirà al vicino Musée National Picasso, ospitato in un antico priorato, dove il maestro spagnolo ha lasciato un’altra impronta indelebile: La Guerre et La Paix, affresco del 1952.

In un’epoca di musei ipertecnologici e selfie di massa, il Madoura promette un’esperienza diversa: autentica, materica, intima. Qui non si ammireranno solo opere d’arte, ma si respirerà l’aria della creazione, tra vasi, piatti e stoviglie che racconteranno un Picasso giocoso, sperimentale e profondamente umano.

Pablo Picasso che dipinge un’urna nell’atelier di Madoura nel marzo 1948.Credits: Bettmann.

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