
Ed Sheeran, noto per il suo successo musicale e le performance in stadi pieni in tutto il mondo, sta ora esplorando un nuovo terreno artistico: la pittura astratta.
Le sue opere, caratterizzate da spruzzi di colore che ricordano lo stile di Jackson Pollock, sono esposte alla Heni Gallery di Londra nella mostra intitolata Cosmic Carpark Paintings. La fondazione di Sheeran mette in vendita delle stampe di questi lavori a 900 sterline ciascuna (circa 1.200 dollari), un prezzo decisamente più accessibile rispetto alle tele di Pollock. La più costosa mai venduta all’asta, per prendere un esempio estremo, si aggira intorno ai 61 milioni di dollari.
Metà dei proventi sarà destinata a finanziare le scuole del Regno Unito, un tema caro all’artista, che da tempo denuncia il continuo sottofinanziamento del settore educativo. In una recente intervista al Guardian, Sheeran ha raccontato di dedicarsi alla pittura ormai da anni, ma di aver accelerato la sua attività artistica nell’ultimo decennio: “L’anno scorso, durante i tour, approfittavo del tempo libero in Regno Unito per dipingere. Ogni mattina correvo in un parcheggio abbandonato a Soho, dipingevo, poi tornavo a casa e ripetevo la routine fino alla ripresa del tour”.

Le opere di Sheeran si avvicinano allo stile di Pollock non solo nell’aspetto, con grovigli di vernice colorata, ma anche nella tecnica: l’artista agita il pennello sopra la tela stesa a terra, riprendendo il celebre metodo del dripping. Una foto pubblicata dal Guardian lo mostra mentre spruzza vernice rossa su una tela, evocando volutamente le iconiche immagini di Hans Namuth che immortalavano Pollock al lavoro.
Tuttavia, mentre Pollock puntava a rompere con le tradizionali modalità pittoriche, allontanando il gesto artistico dalla tela per indagare nuove possibilità formali, le creazioni di Sheeran sembrano meno impegnate in una sperimentazione così radicale. Secondo la galleria, le Cosmic Carpark Paintings si ispirano a motivi celesti e seguono uno stile espressionista già noto nell’opera dell’artista, senza espliciti riferimenti a Pollock.
Nonostante la vicinanza estetica, queste opere difficilmente attirerebbero l’attenzione critica riservata alle celebri tele di Pollock, tanto che è probabile che Clement Greenberg, uno dei maggiori critici d’arte legati a Pollock, avrebbe avuto poche parole da dedicare alle creazioni di Sheeran. Anzi, non sono mancate critiche severe: Jonathan Jones, commentatore d’arte sul Guardian, ha definito l’opera di Sheeran “una truffa ben costruita”, sostenendo che i suoi dipinti astratti, leggeri e privi di significato, gli permettono di aggirare un esame approfondito e di avvicinarsi all’arte senza mettersi davvero in gioco.














