Print Friendly and PDF

“Sarebbe deplorevole”. Giuli prende le distanze dal concerto di Gergiev a Caserta

Valery Gergiev Valery Gergiev
Valery Gergiev
Valery Gergiev
Il ministro, pur difendendo la libertà dell’arte, mette in dubbio l’opportunità del concerto di Valery Gergiev alla Reggia

L’arte è libera e non può essere censurata”. Esordisce così la nota del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in merito alle polemiche sorte per il concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev previsto per il 27 luglio alla Reggia di Caserta. Gergiev, noto per la sua vicinanza a Vladimir Putin, dirigerà l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno e alcuni solisti del teatro Mariinsky. Nell’ambito della rassegna “Un’Estate da Re”, finanziata dalla Regione Campania. La sua presenza è stata fortemente contestata da esponenti politici italiani ed europei, oltre che da attivisti ucraini e associazioni civiche.

La vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno ha parlato di una “legittimazione dell’imperialismo abietto”, mentre Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo Alexei Navalny, ha definito Gergiev “un complice dei crimini di Putin” chiedendo la cancellazione dell’evento. Anche la Commissione europea ha espresso riserve, pur specificando che il concerto non è finanziato con fondi comunitari. In difesa dell’evento è intervenuto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha ribadito la separazione tra cultura e politica.

La nota di Giuli tuttavia pare un capolavoro di cerchiobottismo. “La propaganda però, anche se fatta con talento, è un’altra cosa”, aggiunge il ministro. “Per questo motivo il concerto dell’amico e consigliere di Putin,Valery Gergiev, voluto, promosso e pagato dalla Regione Campania e che si terrà nella Reggia di Caserta, autonoma nella scelta di quali eventi ospitare, come tutti gli istituti autonomi del Ministero della Cultura, rischia di far passare un messaggio sbagliato. L’Ucraina è una nazione invasa e il concerto di Gergiev può trasformare un appuntamento musicale di livello alto, ma oggettivamente controverso e divisivo, nella cassa di risonanza della propaganda russa. Ciò che per me sarebbe deplorevole“.

Commenta con Facebook