
Ideato da Giuseppe Stampone e curato da Giacinto Di Pietrantonio, il progetto riunisce una ventina di artisti sul versante aquilano del Gran Sasso
Tre giorni di camminate, incontri, azioni artistiche e dialoghi collettivi a Castel del Monte, sul versante aquilano del Gran Sasso. Si struttura così A Futura Memoria – Welcome to Gran Sasso, un progetto ideato da Giuseppe Stampone e curato da Giacinto Di Pietrantonio. Iniziativa che dal 25 al 27 luglio riunisce artisti, curatori, studiosi e cittadini in un laboratorio a cielo aperto che intreccia arte, ecologia, territorio e partecipazione.
Il progetto nasce da una ricerca artistica pluriennale di Stampone, sviluppata inizialmente sul versante teramano del Gran Sasso. Attraverso passeggiate, azioni performative e opere nate dall’osservazione diretta della natura e documentate da Gino Di Paolo e Manuel Norcini. A distanza di anni, l’artista amplia ora la sua indagine, coinvolgendo un nuovo contesto geografico e umano.

Cittadinanza culturale
Tra i partecipanti figurano nomi di rilievo della scena artistica e culturale italiana e internazionale. Da Camilla Alberti a Stefano Arienti, Alessandro Cocchieri, Maria Crispal, Gabrielle Petitdemange, Gabriele Picco. E poi Tommaso Pincio, Alfredo Pirri, Daniele Puppi, Davide Rivalta, Valentina Valentini e il duo Vedovamazzei (Stella Scala – Simeone Crispino). Insieme esploreranno il paesaggio montano attraverso camminate collettive e momenti di confronto, culminando ogni giornata con discussioni pubbliche nella piazza del paese.
Non mancheranno interventi site-specific: Camilla Alberti e Daniele Puppi realizzeranno due performance “neodimensionali”, ponte concettuale e tecnologico tra Milano, Los Angeles e il Gran Sasso, che amplificano la portata globale del progetto.
Promosso da MU6 ets, in collaborazione con Maria Crispal, e con il contributo di Germana Galli e Antonella Muzi, A Futura Memoria si configura come un laboratorio di cittadinanza culturale, in cui l’arte si mette al servizio della collettività. Tutto il materiale prodotto sarà rielaborato in una futura mostra e confluirà in un numero speciale della rivista MU6, curato dallo stesso Stampone.














