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Hauser & Wirth sbarca anche a Berlino. In società (per ora?) con Société

La sede berlinese di Société, per qualche mese pop up di Hauser & Wirth La sede berlinese di Société, per qualche mese pop up di Hauser & Wirth
La sede berlinese di Société, per qualche mese pop up di Hauser & Wirth
La sede berlinese di Société, per qualche mese pop up di Hauser & Wirth
Hauser & Wirth e Société presenteranno congiuntamente una mostra con artisti del calibro di Louise Bourgeois, Cindy Sherman, Phyllida Barlow

Allo stato attuale la lista conta 16–17 sedi tra Europa, Nord America, Asia e Medio Oriente. Ma Hauser & Wirth – che oggi contende a Gagosian la corona di top gallery al mondo – non ha intenzione di fermarsi. Non le bastano i tre spazi espositivi a Zurigo, quelli di Basilea, Gstaad, St. Moritz, Londra, Parigi, Montecarlo, Hong Kong. E neppure i tre di New York, né i due Los Angeles, e neanche gli spazi “particolari” del Somerset (Bruton), o di Minorca. Ora annuncia lo sbarco a Berlino, in programma a settembre in occasione della Berlin Art Week. Per ora sarà una presenza pop up negli spazi della galleria Société. Un progetto nato dalla collaborazione tra Marc Payot, presidente di Hauser & Wirth, e Daniel Wichelhaus, fondatore di Société.

La mostra States of Being propone un dialogo tra oltre trenta artisti appartenenti alle due scuderie, che metterà in relazione pratiche affermate ed emergenti. Tra i nomi presenti figurano Louise Bourgeois, Cindy Sherman, Phyllida Barlow, Rashid Johnson, Glenn Ligon, Lee Lozano. E ancora Alina Szapocznikow, Petra Cortright, Bunny Rogers, Wynnie Mynerva, Lu Yang, Trisha Baga. Si tratta della prima iniziativa di Hauser & Wirth a Berlino, che riflette il momento di rinnovato fermento della scena artistica tedesca. Grazie all’afflusso di nuovi collezionisti, oltre all’abbassamento dell’IVA sull’arte e a un crescente interesse internazionale.

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