
Fino al 14 settembre 2025, Farsettiarte ospita a Cortina d’Ampezzo la mostra New York, New York. Ritorno agli anni ’80, un percorso che ricostruisce il fermento artistico e culturale della città statunitense in un decennio segnato da mondanità, eccessi e trasformazioni urbane.
La mostra si concentra sul periodo in cui l’arte uscì dagli spazi tradizionali per approdare in luoghi “inusuali” come le metropolitane, consacrando figure come Keith Haring. L’East Village è il cuore pulsante di questa storia: un quartiere che, da area degradata, divenne centro di sperimentazione creativa, con locali iconici come The Dome e lo Studio 54 — quest’ultimo punto di riferimento per Jean-Michel Basquiat e, negli anni, trasformato in galleria d’arte.
Il 1982 segna il momento di svolta: le gallerie dell’East Village aprono anche nei fine settimana, attirando un pubblico eterogeneo e consolidando il quartiere come epicentro della nuova creatività. Figure come Leo Castelli, punto di riferimento per la Pop Art e promotore di artisti destinati ai musei internazionali, e Patt Hearn, gallerista capace di lanciare nomi come George Condo e Dan Flavin, animano questa stagione.

Alla scena newyorkese si affianca la presenza italiana, guidata dalla Transavanguardia di Achille Bonito Oliva e rappresentata da artisti come Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino e Enzo Cucchi. Il loro successo a New York contribuisce anche alla diffusione del made in Italy in altri settori, dalla moda al food. Clemente, ad esempio, fu invitato a decorare una sala dello Studio 54, mentre Chia conquistò spazi prestigiosi come il Guggenheim Museum e il Metropolitan Museum of Modern Art.
In mostra, le opere che hanno segnato quell’epoca: da Marcel Proust (1974) di Andy Warhol a I protagonisti (1979) di Sandro Chia; da Untitled (Self Portrait with Smoke) (1980) di Francesco Clemente passando per Portrait of SN (1982) di Julian Schnabel, Untitled (1984) di Keith Haring & LA II e Senza titolo (1985) di Mimmo Paladino.













