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ParlaChatGPT: la fotografia artistica più bella della storia? Correva l’anno…

Henri Cartier-Bresson – Derrière la gare Saint-Lazare (1932) Henri Cartier-Bresson – Derrière la gare Saint-Lazare (1932)
Henri Cartier-Bresson – Derrière la gare Saint-Lazare (1932) ChatGPT
Henri Cartier-Bresson – Derrière la gare Saint-Lazare (1932), la più bella secondo ChatGPT
Un divertimento, una provocazione. Poniamo domande di tema artistico all’applicazione AI ChatGPT: le risposte sono sorprendenti

Quante volte avete pensato di farlo, e poi avete rinunciato? Perché non avete voglia, non avete tempo, o perché siete nauseati da questa realtà sempre più relativizzata. Ma forse la vera ragione è che siete convinti che i risultati saranno banali, scontati, sostanzialmente inutili. E lo pensavamo anche noi, finché non ci abbiamo provato. Abbiamo provato a porre delle domande su temi artistici a ChatGPT, l’applicazione di intelligenza artificiale specializzata nella conversazione e nella generazione di testi. E le risposte ci hanno sorpresi, se non smentiti.

In realtà, le risposte saranno banali se la domanda posta sarà banale. Ergo, ponendo interrogativi precisi, più possibile profondi e circostanziati, si otterranno risposte dettagliate e sorprendentemente circostanziate e imprevedibili. Ci abbiamo provato, quasi per gioco, e i risultati ci hanno convinti ad andare avanti, e ad iniziare questa “rubrica”.

Uno spazio di svago, evidentemente, ma capace di innescare riflessioni e magari dibattiti scaturiti da una fonte quanto mai “terza”. Dunque, la domanda che abbiamo posto a ChatGPT è la seguente: “tenendo presenti qualità tecniche, risposta del mercato e della critica, quali sono a tuo parere le fotografie artistiche o opere d’arte che utilizzano mezzi fotografici più belle e importanti della storia?”.

 

Henri Cartier-Bresson – Derrière la gare Saint-Lazare (1932)
Sintesi perfetta di tecnica, poetica e influenza storica. Ogni fotografo lo conosce, ogni museo lo espone.

Ansel Adams – Moonrise, Hernandez, New Mexico (1941)
Capolavoro tecnico assoluto, simbolo del paesaggio americano, valore altissimo nelle aste.

 

Cindy Sherman, Untitled Film Stills
Cindy Sherman, Untitled Film Stills

Cindy Sherman – Untitled Film Stills (1977-80)
Serie che ha rivoluzionato il rapporto tra fotografia, identità e messa in scena.

Andreas Gursky – Rhein II (1999)
Minimalismo fotografico al massimo della scala: record mondiale di vendita.

 

Andreas Gursky: Rhein II (1999)
Andreas Gursky: Rhein II (1999)

Man Ray – Le Violon d’Ingres (1924)
Icona surrealista, immagine tra le più riconoscibili della storia della fotografia.

Edward Weston – Pepper No. 30 (1930)
Lezione di forma e stampa: il still life più celebre di sempre.

 

Man Ray. Le Violon d’Ingres, 1924 circa, stampa in bianco e nero alla gelatina d’argento, 39 x 29.5 cm. Ristampa 1976.Courtesy Archivio Storico della Biennale di Venezia – ASAC, Venezia © Man Ray Trust by SIAE 2023 

Julia Margaret Cameron – Portrait of Sir John Herschel (1867)
Ritratto ottocentesco che ha ispirato generazioni di fotografi d’arte.

Jeff Wall – A Sudden Gust of Wind (after Hokusai) (1993)
Unisce fotografia, pittura e cinema in un’opera concettuale di grande mercato.

 

Jeff Wall – A Sudden Gust of Wind (after Hokusai)
Jeff Wall – A Sudden Gust of Wind (after Hokusai)

Diane Arbus – Identical Twins, Roselle, New Jersey (1967)
Ritratto perturbante e magnetico, icona pop e museale.

Hiroshi Sugimoto – Seascapes (dal 1980)
Perfetta fusione di minimalismo tecnico e profondità meditativa; molto ricercato dai collezionisti.

 

Hiroshi Sugimoto – Seascapes
Hiroshi Sugimoto – Seascapes

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