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Wannenes lancia l’asta dell’eccellenza enologica con 550 etichette “da gustare”

Whisky 38 Years OId Bowmore 1964. Stima 8-12 mila euro
Whisky 38 Years OId Bowmore 1964. Stima 8-12 mila euro

Il 25 settembre la Casa d’Aste Wannenes presenta a Milano una vendita interamente dedicata a vini e distillati da collezione. Un appuntamento che si distingue per la qualità assoluta delle etichette e per l’ampiezza del catalogo, che conta oltre 550 lotti provenienti da tre importanti collezioni private italiane.

Un vero e proprio affondo nel mondo del fine drinking da investimento, con un assortimento che spazia dalle grandi firme italiane ai nomi più leggendari di Francia, fino ai distillati rari e da meditazione. Del resto, l’asta segna una nuova fase per il dipartimento Wine & Spirits di Wannenes, che accoglie l’ingresso di Flaviano Gelardini, figura ben nota nel panorama internazionale delle aste enologiche, collezionista e appassionato profondo. Per l’occasione, sarà organizzata una degustazione esclusiva su prenotazione, con la possibilità di assaggiare alcune bottiglie presenti in asta – tra cui Gaja, Sassicaia, Giacomo Conterno, Cristal, Tignanello, Krug – in annate mature: un’opportunità unica per collezionisti e buyer professionali di valutare direttamente lo stato di conservazione dei vini.

La prima parte del catalogo è dedicata al meglio della produzione italiana, con una ricca selezione di vini da Piemonte, Toscana, Veneto, Abruzzo e Sicilia. Dal Piemonte arrivano Barolo e Barbaresco firmati Giacomo Conterno, Bruno Giacosa, Bartolo Mascarello, Giuseppe Rinaldi e Gaja, quest’ultimo con annate storiche come la 1996, la 2006, la 2008 e la 2010. In Toscana, oltre alle Riserve Biondi Santi in magnum (stima 1–1.8 mila euro), troviamo i grandi Supertuscan: Sassicaia, Tignanello, Ornellaia, Solaia e Masseto. Da Montevertine, sei bottiglie di Le Pergole Torte 2007 (stima 1.3–1.6 mila euro) spiccano per fascino e stato di conservazione. Da segnalare anche una verticale di Sassicaia con annate dal 1995 al 2007 (stima 1.5–2.5 mila euro). Dal Veneto arrivano Amarone e Recioto di Giuseppe Quintarelli, con annate mature come 1988 e 1990; dall’Abruzzo, un raro Montepulciano Valentini 1997 (stima 1.3–1.9 mila euro). Completano il panorama italiano alcune bottiglie selezionate dell’Etna, inclusi formati rari di Magma di Frank Cornelissen.

La sezione francese propone una carrellata di Champagne, Bordeaux e Borgogna tra le più ambiziose degli ultimi anni. Bollicine d’annata di Dom Pérignon, Cristal, Krug, Selosse e Salon, anche dagli anni ’80. Nei Bordeaux, etichette come Lafite Rothschild, Mouton, Margaux e Haut-Brion coprono annate iconiche dagli anni ’80 ai primi 2000, con sei bottiglie di Lafite 2010 (stima 3–4 mila euro) tra gli highlight. In Borgogna, etichette rare come Vosne-Romanée 1990 di Henry Jayer (stima 1.5–2.5 mila euro), La Tâche 2005 del Domaine de la Romanée Conti (stima 3–4 mila euro) e La Romanée 2019 di Domaine du Comte Liger-Belair (stima 4.5–8 mila euro). Per i collezionisti più esigenti, una bottiglia di Musigny Domaine Roumier 2003 (stima 5–8 mila euro) è tra i pezzi più ambiti.

Chiude il catalogo una selezione di distillati da intenditori. Tra gli Scotch spiccano un Macallan-Glenlivet 35 Years Old del 1938 imbottigliato da Gordon & MacPhail (stima 2.5–3.6 mila euro), e un Bowmore 38 anni distillato nel 1964, in cassa originale (stima 8–12 mila euro). Tra i rum, imperdibile un West Indies Dark Samaroli 1948, imbottigliato nel 1991 (stima 3.5–5.5 mila euro). Una vendita che mette in scena l’eccellenza liquida in ogni sua forma, capace di attrarre non solo collezionisti, ma anche un mercato sempre più internazionale, attento a valore, rarità e bellezza del tempo in bottiglia.

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