
La stazione Monte Sant’Angelo sulla linea 7 della metropolitana di Napoli non è solo un luogo di transito: è un’esperienza artistica immersiva, un dialogo continuo tra scultura e architettura firmato da Anish Kapoor. Un progetto nato nel 2003 e sviluppato per oltre vent’anni, che trasforma il quartiere Traiano in un palcoscenico urbano dove corpo, spazio e paesaggio si incontrano.
L’ingresso principale emerge dal terreno come una massa geologica viva. Realizzato in acciaio corten, il suo profilo affusolato cambia lentamente colore con l’ossidazione, evocando varchi sotterranei e richiamando suggestioni mitiche e dantesche. Sul lato Traiano, un volume tubolare, liscio e regolare, si apre come un anello metallico, leggibile e geometrico, in netto contrasto con la monumentalità dell’altro accesso.

All’interno, in collaborazione con Future Systems, Kapoor ha concepito tunnel grezzi ed essenziali, in cui le pareti irregolari e le superfici volutamente non rifinite trasformano lo spazio in un contesto materico e sensoriale. I due accessi, opposti nella forma ma complementari nella concezione, creano un percorso che alterna monumentalità e rigore formale, accompagnando i passeggeri in un’esperienza che va oltre il semplice attraversamento di un’infrastruttura.
La stazione Monte Sant’Angelo si inserisce nella tradizione delle stazioni dell’arte di Napoli, progetto urbanistico e culturale che coinvolge da anni artisti internazionali e architetti di rilievo, ridefinendo l’immagine urbana attraverso interventi di alta qualità estetica. Kapoor, con il suo linguaggio fatto di materiali industriali, superfici riflettenti e strutture monumentali, aggiunge una dimensione ulteriore a questo sistema, trasformando la stazione in un luogo che stimola percezioni e interrogativi.

Nato a Mumbai nel 1954 e trasferitosi a Londra, Kapoor ha iniziato a emergere sulla scena internazionale alla fine degli anni Settanta. La consacrazione è arrivata tra il 1990 e il 1991, quando ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia e ha vinto il Turner Prize, riconoscimento principale dell’arte contemporanea britannica. Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti di musei come la Tate Modern di Londra e il Guggenheim di Bilbao, e sono presenti in spazi pubblici di tutto il mondo, da Chicago a Pechino, da Monaco a Versailles.
Con la stazione di Monte Sant’Angelo, Kapoor porta a Napoli la sua capacità di trasformare l’esperienza dello spazio urbano, fondendo funzione, estetica e mito, e confermando ancora una volta la sua visione di arte come luogo di percezione, coinvolgimento e riflessione.














