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A Napoli apre, dopo oltre vent’anni di attesa, la stazione firmata Anish Kapoor

Anish Kapoor, Stazione della metropolitana Monte Sant'Angelo (2025; acciaio e alluminio, entrata Università 18,91 × 19,5 × 42,5 m, entrata Traiano 11,04 × 11,9 × 39,2 m; Napoli) Foto: ©Anish Kapoor Anish Kapoor, Stazione della metropolitana Monte Sant’Angelo (2025; acciaio e alluminio, entrata Università 18,91 × 19,5 × 42,5 m, entrata Traiano 11,04 × 11,9 × 39,2 m; Napoli) Foto: ©Anish Kapoor
Anish Kapoor, Stazione della metropolitana Monte Sant’Angelo. Credits: ©Anish Kapoor.
La stazione Monte Sant’Angelo sulla linea 7 della metropolitana di Napoli non è solo un luogo di transito: è un’esperienza artistica immersiva, un dialogo continuo tra scultura e architettura firmato da Anish Kapoor. Un progetto nato nel 2003 e sviluppato per oltre vent’anni, che trasforma il quartiere Traiano in un palcoscenico urbano dove corpo, spazio e paesaggio si incontrano.

L’ingresso principale emerge dal terreno come una massa geologica viva. Realizzato in acciaio corten, il suo profilo affusolato cambia lentamente colore con l’ossidazione, evocando varchi sotterranei e richiamando suggestioni mitiche e dantesche. Sul lato Traiano, un volume tubolare, liscio e regolare, si apre come un anello metallico, leggibile e geometrico, in netto contrasto con la monumentalità dell’altro accesso.

Anish Kapoor, Stazione della metropolitana Monte Sant’Angelo. Credits: ©Anish Kapoor.

All’interno, in collaborazione con Future Systems, Kapoor ha concepito tunnel grezzi ed essenziali, in cui le pareti irregolari e le superfici volutamente non rifinite trasformano lo spazio in un contesto materico e sensoriale. I due accessi, opposti nella forma ma complementari nella concezione, creano un percorso che alterna monumentalità e rigore formale, accompagnando i passeggeri in un’esperienza che va oltre il semplice attraversamento di un’infrastruttura.

La stazione Monte Sant’Angelo si inserisce nella tradizione delle stazioni dell’arte di Napoli, progetto urbanistico e culturale che coinvolge da anni artisti internazionali e architetti di rilievo, ridefinendo l’immagine urbana attraverso interventi di alta qualità estetica. Kapoor, con il suo linguaggio fatto di materiali industriali, superfici riflettenti e strutture monumentali, aggiunge una dimensione ulteriore a questo sistema, trasformando la stazione in un luogo che stimola percezioni e interrogativi.

Anish Kapoor, Stazione della metropolitana Monte Sant’Angelo. Credits: ©Anish Kapoor.

Nato a Mumbai nel 1954 e trasferitosi a Londra, Kapoor ha iniziato a emergere sulla scena internazionale alla fine degli anni Settanta. La consacrazione è arrivata tra il 1990 e il 1991, quando ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia e ha vinto il Turner Prize, riconoscimento principale dell’arte contemporanea britannica. Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti di musei come la Tate Modern di Londra e il Guggenheim di Bilbao, e sono presenti in spazi pubblici di tutto il mondo, da Chicago a Pechino, da Monaco a Versailles.

Con la stazione di Monte Sant’Angelo, Kapoor porta a Napoli la sua capacità di trasformare l’esperienza dello spazio urbano, fondendo funzione, estetica e mito, e confermando ancora una volta la sua visione di arte come luogo di percezione, coinvolgimento e riflessione.

Anish Kapoor, Stazione della metropolitana Monte Sant’Angelo. Credits: ©Anish Kapoor.

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