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Nuova Stele di Canopo scoperta in Egitto: la chiave segreta dei geroglifici

Il Decreto di Canopo, rinvenuto nel 1881 al Museo Egizio in Egitto. Foto: Amir Makar/AFP tramite Getty Images.
Il Decreto di Canopo, rinvenuto nel 1881 al Museo Egizio in Egitto. Credits: Amir Makar. Courtesy Getty Images.
Una nuova stele che fa storia. Gli archeologi egiziani hanno riportato alla luce una versione inedita del celebre Decreto di Canopo, un testo fondamentale per capire il regno dei Tolomei e la scrittura geroglifica. L’annuncio è arrivato il 9 settembre dal Ministero del Turismo e delle Antichità, che ha definito la scoperta “di importanza eccezionale”.

Il ritrovamento è avvenuto nella cosiddetta Collina dei Faraoni di El Husseiniya, a nord del Cairo. Diversa dalle sei copie note finora, è incisa solo in geroglifici su una lastra di arenaria alta circa 1,2 metri. Sulla sommità spiccano un disco solare alato e due cobra reali; sotto, un ampio spazio ancora privo di iscrizioni suggerisce che il testo possa essere incompleto.

Nell’immaginario collettivo è la Stele di Rosetta ad aver svelato i geroglifici, ma il Decreto di Canopo fu altrettanto decisivo. Redatto nel 238 a.C. da un’assemblea di sacerdoti riuniti a Canopo, nel delta del Nilo, venne inciso in tre lingue: geroglifico, demotico e greco. La prima copia fu scoperta nel 1866 a Tanis e oggi campeggia al Museo Egizio del Cairo, alta quasi due metri e mezzo.

L’iscrizione ricorda la grande assemblea di sacerdoti che si riunì a Canopo nel 238 a.C. Courtesy Ministero egiziano del turismo e delle antichità.

Il decreto celebra il regno di Tolomeo III, narrando la sua spedizione militare in Asia, la repressione di rivolte interne e persino l’importazione di grano per alleviare una grave siccità. Deifica la principessa Berenice, figlia del faraone e della regina Berenice, e stabilisce il più accurato calendario solare dell’antichità, introducendo un giorno aggiuntivo ogni quattro anni. Un vero anticipo dell’anno bisestile.

Oggi l’antica città di Canopo, dove fu emanato il decreto oltre 2.200 anni fa, giace sommersa al largo di Alessandria, inghiottita da terremoti e innalzamento del mare. Gli archeologi hanno da poco ripreso le ricerche sottomarine, mentre la nuova stele di El Husseiniya promette di aggiungere un tassello prezioso al mosaico della storia egizia.

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