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IL POETA E GLI ARTISTI. Davide Rondoni e le visioni di Omar Galliani

Davide Rondoni con l'artista Omar Galliani Davide Rondoni con l'artista Omar Galliani
Davide Rondoni con l'artista Omar Galliani
Davide Rondoni con l’artista Omar Galliani
Il poeta Davide Rondoni torna con la sua rubrica per ArtsLife con due liriche dedicate alle figure e agli sguardi di Omar Galliani

Lo spunto viene dalla grande mostra personale che Fano dedica a Omar Galliani, titolo “Concordi lumine maior. In poesia e pittura”. Ospitata fino al 30 novembre nella doppia sede di Palazzo Bracci Pagani e della Pinacoteca San Domenico. In occasione dell’inaugurazione, si è svolto un dialogo tra l’artista e il poeta Davide Rondoni, davanti a un’installazione monumentale che attraversa la navata della chiesa. Cuore del progetto è infatti il dialogo tra pittura e poesia, da sempre al centro della ricerca dell’artista. Con opere accompagnate da testi poetici di autori quali Alda Merini, Giuseppe Conte, Seamus Heaney, Roberto Mussapi, Guido Oldani, Maurizio Cucchi, oltre allo stesso Rondoni. Che qui ne propone alcuni passi…

Suite per Omar Galliani

I
Non sorridono mai

Non sorridono mai, perse o forse
viaggiatrici
di un loro interiore
e futuro Quattrocento, nell’inquieto
mutamento tra il cielo e il cuore
migrazioni di sguardi, visi di donne nelle mani
di un pittore –

non perdono mai la luce,
la trattengono da ogni possibile
fulgore,

niente sorriso, niente lampo
nell’indeciso velarsi delle ore
e nei movimenti delle stelle.

Non cercano mai altro da quello
che sono, figure
di figure, parlano una lingua
di segreta obbedienza, e una alta,
sfuggente, sentenza le tiene –

quale bene, Omar delle visioni, quale
bene….

***

II
Quel che un uomo può dire a una donna o al cielo
Per le opere al museo Poldi Pezzoli

I
Non ridarmi più indietro
quel che mi hai rubato, la luce ultima,
la quiete, via via
l’albero esploso della mente

non ridarmi niente
della volta notturna di Roma, della luna
caduta nel brutto piazzale

nel gesto fatale di aprire le braccia
al consumo del vento
a tutto l’amore che
mi fa infelice e contento

non ridarmi più quel che mi hai
strappato, vedi:
all’altezza del cuore ho una ferita
ci grida dentro, con un sorriso,
la vita

tieniti tutto, dimenticami
tu, interamente,

non ridarmi indietro, meglio
finire in te
che morire me a me solo
sperdutamente

(da Rispondimi, bellezza – pellegrini editore 2023)

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