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Il tempo della scrittura, la conoscenza attraverso i secoli: la nuova mostra de La Galleria BPER a Modena

Vista sulla mostra “Il tempo della scrittura. Immagini della conoscenza dal Rinascimento a oggi.” La Galleria BPER, Modena
Scrivere, leggere, tramandare: atti quotidiani che hanno costituito nei secoli il fondamento della conoscenza. È intorno a questo nucleo che si sviluppa la mostra Il tempo della scrittura. Immagini della conoscenza dal Rinascimento a oggi, curata da Stefania De Vincentis da un’idea di Francesca Cappelletti, presso La Galleria BPER di Modena e visibile sino all’8 febbraio 2026.

L’esposizione intreccia opere provenienti dalla corporate collection BPER con importanti prestiti da istituzioni nazionali, tra cui la Galleria Borghese, le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.

«Non c’è niente di antico sotto il sole», osserva la curatrice Stefania De Vincentis. «La paideia è un processo attivo: non si tratta solo di ereditare una tradizione, ma di rileggerla e reinterpretarla nel presente.».

Il percorso intreccia antico e contemporaneo a partire dalle opere di Sabrina Mezzaqui. Qui la scrittura si materializza come tessuto fragile e prezioso, un ricamo che restituisce alla parola scritta la sua fisicità e il suo tempo. Seguono capolavori della collezione BPER, come il Pianto di Giacobbe di Giacomo Cavedoni o la Clio. Musa della storia di Jean Boulanger, posti in dialogo con prestiti come il Busto di Minerva dalla Galleria Borghese o il San Girolamo che sigilla una lettera del Guercino, proveniente da Palazzo Barberini: immagini in cui la scrittura diventa testimonianza, traduzione e memoria condivisa.

Sabrina Mezzaqui, “Lettere”, 2010, lettere in cellulosa e filo, 44,5 × 31,5 cm, Collezione BPER, Modena

La mostra non procede per sezioni rigidamente separate, ma più come una trama da tessere. Ne è esempio la testa di Alessandro Magno su busto secentesco, modello educativo di virtù e civiltà, accostata agli “anti-ritratti” di Pietro Ruffo, I Sei Traditori della Libertà (2009-2010), in cui il pensiero dei filosofi è messo in discussione attraverso le immagini fragili di libellule inchiodate su carta. Ruffo è presente anche con Constellation Globe (2024), opera presentata alla Biennale di Venezia, che invita a guardare al cielo e a leggere nelle costellazioni la traccia di un sapere antico e sempre da rinnovare. La scrittura è come la luce delle stelle per gli astronomi: ciò che si osserva è sempre un’immagine passata, e lo storico, come l’astronomo, deve saper leggere questa distanza.

Scrittura, dunque, come filo che unisce. Strumento che può rivelare e tradire, educare e ingannare, ma che resta in ogni caso veicolo di conoscenza. Nella Madonna con il Bambino di Alessandro Mazzola, il gesto della Vergine che porge un libro al figlio diventa immagine della trasmissione stessa del sapere.

Il tempo della scrittura” si configura così come una narrazione, più che come una semplice esposizione: un invito a riscoprire il valore della parola e dell’immagine nella formazione dell’individuo e nella costruzione di un sapere condiviso. Un percorso che dimostra come, dal Rinascimento a oggi, la conoscenza sia un atto di generosità e un patrimonio da rinnovare, guardando al passato con occhi capaci di futuro.

 

Pietro Ruffo, “Hegel”, 2010, ritagli su carta, grafite e chiodi, 220 x 170 cm, Courtesy l’artista, Roma

Informazioni utili

Il tempo della scrittura.
Immagini della conoscenza dal Rinascimento a oggi

a cura di Stefania De Vincentis, da un’idea di Francesca Cappelletti
19 settembre 2025 – 8 febbraio 2026
Ingresso gratuito

Orari e giorni di apertura regolare
Venerdì 14.00 – 19.00
Sabato e domenica 10.00 – 19:00
Chiusura natalizia dal 22 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026

La Galleria BPER
Via Scudari 9, 41121, Modena
T. 059/2021598
lagalleria@bper.it | www.lagalleriabper.it

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