
Residenze Artistiche, riconoscimenti per giovani artisti e migliori stand, per la sostenibilità ambientale e per la pittura: ecco tutti i premiati alla XX edizione di ArtVerona
Si sono conclusi oggi i riconoscimenti della 20ª edizione di ArtVerona, con l’assegnazione di quattro premi dedicati agli artisti under 40. Il Premio MZ Costruzioni, nato nel 2019 per volontà degli imprenditori e collezionisti Antonio e Michele Zito, è stato conferito a Miriam Marafioti per l’opera Classico Industriale (2025), presentata dalla Galleria Alessandro Bagnai di Firenze. La giuria – composta dagli stessi Zito insieme ai curatori Carlo Sala e Thomas Ba – ha motivato la scelta sottolineando “la capacità di creare visioni paesistiche dove elementi naturali si insinuano in contesti industriali, generando un confronto imprevisto”.
Parallelamente, il nuovo Premio Residenza Artistica DOWEDO è stato assegnato a Gianluca Brando della Red Lab Gallery (Milano-Lecce), riconoscendo la sua abilità nel mettere in dialogo materiali tradizionali con le sensibilità contemporanee.
Nel campo della pittura, il Premio Casarini Due Torri Hotel è andato a Marco Sisto (Galleria L’Ariete artecontemporanea, Bologna) per l’opera Fiori di carta (2024-2025). La giuria ha evidenziato come l’artista abbia “trasformato un silenzio imposto dalla nascita in una forma di espressione potente e profondamente poetica”, notando particolarmente “l’approccio unico al colore e una tecnica originale che conferisce alle sue opere una sorprendente tridimensionalità”.

Il Premio Display per l’allestimento è stato vinto dalla Galleria Artesilva di Seregno per la “coerenza nell’allestimento e l’equilibrio generale dell’esposizione”. Menzioni speciali sono andate a Mazzoleni (Londra-Torino) per l’eleganza nella costruzione degli spazi e alla Galleria Forni (Bologna) per le scelte cromatiche e la simmetria.
A Zana Masombuka è andato il Premio Zenato Academy per la fotografia. L’artista sudafricana (classe 1995) è stata premiata per l’opera Nodugwana II (2018), presentata da Cellar Contemporary di Trento. La giuria – composta da Nadia Zenato, Luca Panaro e Alberto Fiz – ha riconosciuto nel suo lavoro “un esempio dell’arte africana contemporanea impegnata a tramandare la storia del proprio Paese attraverso una narrazione personale”. Le fotografie, ispirate all’infanzia dell’artista nel villaggio rurale di Siyabuswa, esplorano modernità e tradizione con uno sguardo ironico e profondamente radicato nelle proprie origini.
Mercedes Lachmann, rappresentata da Orma Art di Milano, ha vinto il Sustainable Art Prize con un progetto che unisce sostenibilità ambientale e prospettiva decoloniale. La giuria – composta da docenti degli atenei veneti – ha apprezzato “la capacità di contaminare materiali diversi e unire la dimensione della cura con le tradizioni ancestrali amazzoniche”.
Completa il quadro dei riconoscimenti il Premio Villa Filanda Antonini, assegnato a Caterina Gobbi (Red Lab Gallery) che parteciperà a una residenza artistica di due settimane a Lancenigo (TV). La giuria ha premiato “la capacità di incarnare una dimensione multidisciplinare e l’apertura a processi di sperimentazione”.













