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Cinisello Balsamo. Ecco il nuovo Museo Nazionale di Fotografia

Un interno del futuro MUNAF Un interno del futuro MUNAF
Un interno del futuro MUNAF
Un interno del futuro MUNAF
Il MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo evolve nel nuovo MUNAF

Sono contento che la fotografia trovi il suo museo nazionale, segno del legame tra le arti e dell’importanza del gesto umano dell’arte. Che qualifica la nostra natura mentre molti vorrebbero ridurci a carciofi o a algoritmi. L’arte mostra l’anima di una persona e le varie anime di un’epoca”. Con queste parole il poeta e intellettuale Davide Rondoni accoglie la nascita del nuovo MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia. E lui – che i nostri lettori ben conoscono grazie alla rubrica “Il poeta e gli artisti” che tiene sulle nostre pagine – ne è indiscusso protagonista.

Già, perché il Museo Nazionale nasce dalla trasformazione del MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, di cui Rondoni è presidente. E tale resterà, per scelta del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, anche nella nuovo struttura. L’annuncio è stato dato dallo stesso Ministro, dal Sindaco metropolitano di Milano Giuseppe Sala, dal Sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Giovanni Ghilardi.

Il passaggio a Museo Nazionale di Fotografia”, aggiunge Rondoni, “corona un lungo percorso e ne inizia uno nuovo. Va dato merito a tutti coloro che in questi vent’anni hanno creduto alla preziosità di un museo autorevole dedicato alla fotografia. Soci fondatori, direttori, staff, presidenti e amministratori. E va dato atto al coraggio mostrato negli ultimi anni di riaffermarne il valore nonostante le difficoltà di varia natura”.

 

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli con il presidente Davide Rondoni
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli con il presidente Davide Rondoni

Bene culturale primario

Un messaggio che si intreccia con quello del Ministro Giuli, che vede nel nuovo museo “uno strumento per riaffermare il ruolo centrale della fotografia come forma d’arte, strumento di conoscenza e bene culturale primario”.

Con la conclusione dell’iter amministrativo e la modifica dello Statuto, il Ministero della Cultura entra ufficialmente nella Fondazione Museo Nazionale di Fotografia come ente fondatore. Insieme alla Città metropolitana di Milano e al Comune di Cinisello Balsamo. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduto da Rondoni, resterà in carica cinque anni a partire dal 19 settembre.

 

Villa Ghirlanda, sede del MUNAF
Villa Ghirlanda, sede del MUNAF

Due milioni di fotografie

Il museo, che manterrà la propria sede a Villa Ghirlanda, potrà contare su spazi ampliati e su un patrimonio di oltre due milioni di fotografie. Più di quaranta fondi con opere di oltre mille autori italiani e internazionali, dal dopoguerra a oggi. Tra i nuclei più significativi spiccano “Viaggio in Italia” di Luigi Ghirri, “Archivio dello spazio”, “Milano senza confini”, il fondo Lanfranco Colombo. E poi l’archivio dell’Agenzia Grazia Neri, e la Raccolta antologica del museo.

Il MUNAF si prepara così ad ampliare l’offerta culturale italiana nel campo della fotografia, promuovendo ricerca, formazione, nuove produzioni. E un dialogo sempre più stretto con le arti e le istituzioni internazionali. “Ora il percorso riparte”, conclude Rondoni, “in un tempo in cui la creazione di immagini è un’attitudine e un’arte che interroga vivacemente le coscienze sotto molti profili. Grazie a tutti, dunque. E al lavoro”.

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