Print Friendly and PDF

Louvre: tra falle al sistema e meme, Laurence des Cars ammette “la sconfitta”

Laurence des Cars (a sinistra), durante l'udienza della Commissione Cultura al Senato francese, AFP - BERTRAND GUAY
Laurence des Cars (a sinistra), durante l’udienza della Commissione Cultura al Senato francese, AFP – BERTRAND GUAY
In queste ultime ore di Art Basel Paris, continua la saga del clamoroso furto al Louvre. In una udienza alla Commissione Cultura del Senato francese, la Presidente del Museo, Laurence des Cars, ammette le gravissime carenze di sicurezza. E i ladri diventano, sul web, i nuovi eroi nazionali

A una settimana dal “furto del secolo” al Louvre – un blitz di sette minuti in piena luce del giorno che ha portato alla sottrazione di gioielli della corona francese del valore di 88 milioni di euro – la realtà dei fatti si scontra con l’immaginario collettivo. Mentre la presidente del museo, Laurence des Cars, ammette per la prima volta le gravissime carenze di sicurezza, sul web i ladri sono già diventati icone pop.

Non mi nascondo, la situazione è gravissima. Questo furto colpisce al cuore lo scopo del museo. Non sono qui per eludere né per negare la gravità dell’accaduto“, ha dichiarato des Cars ai senatori francesi, annunciando di aver chiesto formalmente al Ministero dell’Interno l’installazione di un commissariato di polizia all’interno del Louvre. La misura, già allo studio, rappresenterebbe una svolta senza precedenti per un museo. La direttrice ha confermato che tutti gli allarmi hanno funzionato, ma ha ammesso che il sistema di videomonitoraggio esterno è “assolutamente insufficiente”. Un giudizio che arriva dopo anni di allarmi lanciati dalla stessa des Cars sullo “stato di degrado e obsolescenza” delle strutture del celebre museo.

A sollecitare un potenziamento urgente delle misure di sicurezza ci si è messo pure Macron, ma l’episodio non sarà cancellato con qualche parola di propaganda. Come ha ammesso la stessa des Cars: “Nonostante i nostri sforzi, siamo stati sconfitti“. Sconfitti, aggiungiamo, da un colpo alla “vecchia maniera” in una manciata di minuti, eludendo qualsiasi “avanguardia tecnologica”. E così, l’opinione pubblica, delusa da politici e proclami, si riversa sui social media, facendo il tipo per – indovinate un po’? i ladri del Louvre!

Il Popolo di Internet: “Team Ladri del Louvre”

Ma mentre la Francia discute di sicurezza, sui social network il furto è già diventato una saga comica. I ladri – tre o quattro uomini mascherati, entrati con un camion dotato di scala mobile, fuggiti in scooter – sono stati ribattezzati “I Moschettieri della Senna”. E i meme, come di consueto in queste situazioni “al limite”, spopolano: da quello che mostra la Gioconda che sorride beffarda con la didascalia: “Finalmente qualcuno che abbia fatto qualcosa per migliorare la visita”, al video che simula la fuga dei ladri sui scooter al ritmo di “Gangnam Style”. Ha colto la palla al balzo anche l’azienda Böcker, produttrice della scala mobile usata nel furto, twittando: “Le nostre scale-ascensore sono efficienti in ogni scenario. Anche in quelli… inaspettati”. Amen.

Commenta con Facebook