
Da Faenza a Caltagirone, cinque secoli di tradizione fittile italiana sono rappresentati da 223 maioliche messe all’incanto a Milano
Le maioliche italiane dal XIV al XIX secolo sono al centro della prossima vendita di Casa d’Aste Wannenes. Giovedì 30 ottobre nella sede di Palazzo Recalcati a Milano, verranno messi all’incanto 223 lotti, che testimoniano il dialogo fra le diverse scuole e manifatture che hanno reso celebre la maiolica italiana nel mondo.
Protagonista della vendita sarà un nucleo di opere veneziane, molte delle quali riconducibili all’attività di Mastro Domenico e della sua bottega, come il cilindrone in maiolica policroma (lotto 7), datato intorno al 1570 e stimato fra 6.000 e 8.000 euro, e la boccia in maiolica policroma (lotto 2) risalente al 1560 – 1570 circa e stimato fra 4.000 e 6.000 euro.
E ancora, manufatti provenienti dalle fornaci di Pesaro e Casteldurante, tra cui opere attribuite alla fornace dei Dalle Gabicce, e poi Urbino, Faenza, Montelupo e Gubbio. Da Faenza, segnaliamo un vaso in maiolica policroma (lotto 58) proveniente dalla bottega di Virgiliotto Calamelli e realizzato nella seconda metà del XVI secolo. Il vaso parte da una stima di 2.600 – 3.200 euro.
In catalogo anche opere provenienti da Caltagirone, come una coppia di bocce in maiolica policroma (lotto 120) realizzate nel XVIII secolo. La stima per questo lotto è di 3.500 – 5.000 euro.
Proviene dalla bottega di Lodi il piatto di servizio in maiolica policroma (lotto 223) prodotto da Antonio Maria Coppellotti, risalente al 1760 circa, stimato 2.600 – 3.200.
Il catalogo completo dell’asta Importanti maioliche dal XIV al XIX secolo di Casa d’Aste Wannenes è consultabile a questo link.













