
Si terrà il 12 novembre la nuova vendita di Colasanti Casa d’Aste, con un catalogo dedicato all’arte moderna e contemporanea. Ecco quali sono i lotti più interessanti dei 231 che verranno messi all’incanto
Gli artisti moderni e contemporanei, soprattutto italiani, sono al centro dell’asta 134 di Colasanti Casa d’Aste, in programma il 12 novembre alle ore 10:30. I 231 lotti protagonisti della vendita saranno esposti dall’8 all’11 novembre a Roma, in Via Aurelia 1249, dalle ore 10:00 alle 18:00.
Il catalogo dell’asta 134 di Colasanti è una sorta di “saggio” della storia dell’arte del Novecento, tra autori, correnti e stili che spaziano dalla figurazione all’astrazione, passando da movimenti e tendenze che caratterizzano i diversi decenni del XX secolo.
Tra gli highlights in vendita è il lotto 16, un’opera “senza titolo” di Bice Lazzari del 1969. Si tratta di una tecnica mista su tela, firmata e datata sul retro, entro cornice. Ha una stima tra i 2.000 e i 3.000 euro, e base d’asta di 2.000.

Emblematico è l’Alfabeto di Emilio Scanavino, un olio su tela del 1974 che ben rappresenta la poetica dell’artista. Un codice, quello elaborato da Scanavino, fatto di segni enigmatici e non sempre di facile decifrazione. Con il lotto numero 17, Alfabeto ha una stima dai 18.000 ai 24.000 euro e base d’asta di 18.000.

Nell’ambito degli autori più rappresentativi dell’arte italiana del Novecento, un posto di rilievo è senza dubbio riservato da Mario Schifano, presente in asta con il lotto 22, Tutte stelle del 1973. Realizzato in smalto e spray su tela e perspex, l’opera dai connotati decisamente pop ha una stima dai 15.000 ai 25.000 euro, con base d’asta di 15.000.

C’è un’affascinante “coincidenza” tra oggetto rappresentato e supporto su cui è realizzato nel lotto 47. Si tratta di Treno di Luca Pignatelli, un olio su telone di copertura di vagone ferroviario. “Dipingo molto sui teloni dei treni, che avevano avuto già una loro vita, tele piene di memoria”, racconta l’artista. “Sotto questa tela c’è sicuramente qualcosa di fantastico nella struttura narrativa, nell’idea”. L’opera, realizzata del 2000, è stimata dai 20.000 ai 30.000 euro, e ha una base d’asta di 20.000.

Facciamo un passo indietro nel tempo con il lotto 105, fino ad arrivare al 1981, anno in cui Renato Gattuso realizzava l’olio su tela Limoni, che con la loro brillantezza gialla e la purezza delle forme, rimandano all’energia solare e alla luminosità del paesaggio siciliano. L’opera è stimata dai 7.000 ai 12.000 euro, con base d’asta di 7.000.

Tra i maggiori interpreti della pittura italiana della prima metà del Novecento, Filippo De Pisis è tra i protagonisti dell’asta con il lotto 108, una “veduta” di Venezia del 1947. L’olio su tela, firmato e datato, è stimato dai 20.000 ai 30.000 euro con base d’asta di 20.000.

Terminiamo la nostra panoramica con due opere dello scenario contemporaneo. La prima è il lotto 185, il bronzo policromo di Giuseppe Bergomi dal titolo Alma nuda su un tavolo da cucina. L’opera, del 2003, è stimata dagli 8.000 ai 10.000 euro e ha una base d’asta di 8.000.

La seconda opera è il lotto 192, Maggio 1978 di Vedovamazzei. Realizzata nel 2007, nello stesso anno è stata esposta ad ARCO Madrid dalla Umberto Di Marino Arte Contemporanea. È stimata da 3.000 a 5.000 euro, con base d’asta di 3.000.
A questo link è possibile visionare il calatolo dell’asta 134 di Colasanti Casa d’Aste













