
Dopo le polemiche seguite al clamoroso furto subito, il Louvre aggiorna sistemi di videosorveglianza, allarmi e software di monitoraggio
In seguito al recente furto che ha scosso l’istituzione, il Louvre annuncia un ampio piano di revisione delle proprie misure di sicurezza. Il progetto, dal valore complessivo di circa 80 milioni di euro, punta a rinnovare in profondità l’infrastruttura tecnica e organizzativa che sovrintende alla tutela delle collezioni. Tra gli interventi previsti rientrano l’aggiornamento del sistema di videosorveglianza, degli allarmi e dei software di monitoraggio, così come una nuova architettura decisionale interna. Verrà infatti introdotta la figura di un Coordinatore della Sicurezza, che riferirà direttamente alla direzione. Affiancato da un comitato dedicato esclusivamente alla supervisione e all’evoluzione dei protocolli di protezione.
Accanto agli aspetti strutturali, il museo investirà anche nel potenziamento della formazione del personale, con particolare attenzione alle procedure di risposta rapida e alla prevenzione delle vulnerabilità operative. Il rafforzamento della sicurezza riguarderà inoltre gli spazi esterni, attraverso una maggiore presenza delle forze dell’ordine e un controllo più mirato dei flussi di accesso. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere il museo non soltanto più sicuro, ma anche più moderno, adeguato alle sfide che istituzioni culturali di questa portata si trovano ad affrontare oggi. Provvedimenti che suonano ora un po’ tardivi, e più strumentali nella bufera seguita al clamoroso furto…














