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Il dalemiano Massimo Bray nuovo ministro dei Beni Culturali

“La Cultura Prima di tutto”. E’ la parola d’ordine che campeggia anche sul suo sito. Massimo Bray, sarà il ministro della Cultura indicato oggi dal presidente del Consiglio Enrico Letta. Nato a Lecce, classe 1959, Massimo Bray vive a Roma. Eletto neodeputato per il Pd, approdacon il governo Letta  alla guida del Mibac vantando una laurea in Lettere e Filosofia e la direzione editoriale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, fondato da Giovanni Treccani. Direttore responsabile della rivista edita dalla Fondazione di cultura politica Italianieurope, vicina a D’alema. Presiede il consiglio d’amministrazione della Fondazione La Notte della Taranta, che organizza il più grande festival europeo di musica popolare, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica. Sul suo sito si legge che l’impegno nel Pd è motivato dal credere che “la cultura possa essere il modo migliore di ricostruire il nostro Paese. E perché crede che, grazie alla cultura, il Mezzogiorno possa mostrare la sua migliore identità”.

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