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Donatella Spaziani _ 15 maggio

Autoscatto, Parigi, 2006, 53x 77,5 cm
Autoscatto, Italia 2004, stampa a colori, 63×44 cm

16 maggio – 18 settembre 2013,  D.A.F.NA Home Gallery, Napoli

 

Un senso di fragilità e insieme di forza emana dalle opere presentate da Donatella Spaziani nella mostra “15 maggio” curata da Maria Savarese alla Galleria Dafna di Napoli. Un corpus di circa dodici lavori, realizzati tra il 2005 e il 2011 che documenta le diverse tecniche che l’artista adopera in funzione della miglior resa dell’idea, della sua urgenza espressiva: alcuni autoscatti a colori, una serie di disegni a china ed acrilici su carta da parati, un gruppo di piccoli disegni a matita ed acquerello su carta raffiguranti le sagome di due amanti ed un intervento site-specific, ovvero un disegno che viene definito dalla  forma creata dalla luce riflessa sulla parete centrale della galleria.

Gli autoscatti si distinguono per l’assenza di ogni riferimento autobiografico se non per le indicazioni che riguardano il momento in cui sono venuti alla luce. La tensione visiva è estrema, il volto dell’artista è coperto o invisibile e c’è un senso di disagio che deriva dall’importanza dello spazio come luogo di condizionamento e di dipendenza: di coercizione e di luogo claustrofobico. E’ una riflessione non individuale ma universale sulla relazione del corpo con il tempo e lo spazio. Spesso il miglior spostamento nel tempo si ottiene con uno spostamento nello spazio.

Autoscatto, Parigi, 2006, 53x 77,5 cm

A chi non è accaduto di provare a superare, per quanto è possibile, la barriera del tempo? Certi luoghi molto distanti, ma nuovi per noi ci disorientano, al punto di coinvolgere ogni capacità immaginativa. Andiamo oltre la lontananza e il punto di partenza in un luogo disabitato dal tempo, inoltrandoci in una solitudine ancora più intatta e completa. “Parigi” “San Paolo” “Italia” sono i titoli degli autoscatti che evocano in chi guarda la rappresentazione di un luogo preciso ma allo stesso tempo una scissione tra il mondo e le proprie immagini, tra quelle immagini che hanno il potere misterioso di illuderci di rappresentarlo. Le immagini si somigliano, hanno lo stesso taglio e composizione, le stanze sono anonime e il volto dell’artista non si vede mai: tra noi e queste immagini c’è una voluta distanza.

Possiamo allargarci, possiamo entrare dentro queste stanze, abitare questi corpi ma c’è sempre qualcosa che l’immagine non esaurisce, e che l’immagine non solo è dentro il mondo ma è anche un’uscita , un fuori dal mondo. Un mondo che da questo punto ci fa capire come esso sia totalmente virtuale, nel senso che la vita stessa è virtuale. Lo stesso spirito caratterizza l’intervento fatto a matita sulla parete della galleria: l’ora passa, trascorre e scivola silenziosa con la sua luce che l’artista cattura e segna come un orologio della memoria: un mondo  che è come percorso da un fiume che è il mondo stesso, e assiste al suo stesso scorrere dentro di sé. Un mondo che non può esistere senza l’immagine di esso, è immagine- luce concentrata in materia. L’approccio e lo stile che caratterizzano i disegni rivelano lo spirito versatile dell’artista, un segno dall’andamento ortogonale, linee semplici, incuranti dei dettagli, prive di spessore che si sviluppano sul piano bidimensionale. Un anima femminile frantumata che si esprime non con un senso di nostalgia ma con uno sguardo lucido, penetrante, che non si ferma di fronte alle apparenze ma scava fino all’inquietudine di fondo.

Autoscatto a colori 13 San Paolo, 2004, stampa lambda,40×60 cm

Una figura di donna raggomitolata su sé stessa che palpita nell’ansia, nel dubbio dell’incertezza, nell’angoscia della paura. La percezione che la donna ha del suo corpo che è da sempre quella propria della dimensione organica, il rapporto tra il dentro e il fuori che può essere effettivamente praticato senza nessuna remora e al di là di ogni confine innescando tutti i processi logici e emotivi. Le immagini di Donatella Spaziani sono al tempo stesso fragili e poetiche ma anche violente: non perché mostrino della violenza ma perché ogni volta riempiono di forza la vista, e perché in esse niente può sottrarsi e neppure trasformarsi.

 

 

Disegno, 2006, china su carta da parati, 55×70 cm

 

 

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INFORMAZIONI UTILI: 

Donatella Spaziani _15 Maggio
a cura di Maria Savarese
16 maggio – 18 settembre 2013

D.A.F.NA.
via Santa Teresa degli Scalzi, 76
80135 – Napoli

MOB +39 333.75.30.500
MAIL info@dafna.it

WEBSITE www.dafna.it

Orari visita: dal lunedi’ al sabato dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00
I giorni di apertura potrebbero subire variazioni, per informazioni contattare il +39 3337530500

 

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