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Materia, forma e colore a Palazzo Margutta

Un confronto costruttivo capace di contribuire alla crescita artistica di chi vi prende parte, sia come autore che come pubblico, e di sviluppare la capacità critica dell’osservatore. Questo l’obiettivo dell’esposizione dal titolo “Materia, forma e colore”, organizzata dalla Galleria “Il Mondo dell’arte” e in programma nella centralissima sede di Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) dall’8 al 15 giugno prossimi (ingresso gratuito).

La collettiva – che è uno degli appuntamenti più attesi nel calendario della nota galleria romana – mette in campo sei artisti, cinque pittori (tra cui il Maestro Massimo Paterna) e uno scultore, che, oltre ad avere origini, esperienze e percorsi formativi diversi, operano utilizzando tecniche, linguaggi stilistici e materiali assolutamente differenti tra di loro diversi e punta, pertanto, a dimostrare la capacità aggregatrice dell’arte, capace di azzerare qualsiasi “distanza” tra pubblico e artista, fino a riuscire, anzi, a creare un ponte tra questi due soggetti. L’esposizione vuole anche essere un omaggio al Maestro Massimo Paterna, scomparso prematuramente da un decennio, che è stato capace di passare dalla figurazione classica all’astrazione pura – utilizzando tecniche diverse, tra cui l’olio, la tempera, l’acrilico, l’inchiostro e la matita – e di attraversare tute le tappe pittoriche ripercorse da questa mostra.

Raccolte in questa preziosa collettiva e perfettamente amalgamate tra di loro, trovano dunque il proprio spazio tele, dai colori molti intensi o decisamente più tenui ma sempre di enorme impatto visivo, sulle quali le pennellate diventano vere e proprie traiettorie emozionali capaci di spingere lo spettatore in un interminabile viaggio all’interno dell’animo umano, ma anche sculture leggere ed eleganti che sono il segno incisivo del mondo interiore da cui l’artista trae ispirazione e riescono, pertanto, ad evocare un vigore espressivo di grande suggestione.

Assolutamente diversi tra loro i generi pittorici in esposizione: si passa dal figurativo impressionista al surreale minimalista, dall’Old Master’s painting techniques al mix-pouring, un’evoluzione dell’acqua pesante dei pittori nucleari degli anni ’50, e ancora al dripping, una tecnica veloce che in passato è stata usata anche da pittori del calibro di Pollock. A selezionare gli artisti – che presentano origini, percorsi formativi, esperienze e linguaggi assolutamente differenti tra di loro – Elvino Echeoni, direttore artistico della società Il Mondo dell’Arte che, da anni, propone nella sede espositiva di Via Margutta Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo.

“In quest’esposizione – ha detto il Maestro Elvino Echeoni, Presidente dell’Associazione Margutta Arte – abbiamo cercato di mettere ancora più in evidenza le differenze stilistiche e tematiche di questi artisti, sia italiani che stranieri, di provenienza, non soltanto culturale, assolutamente diversa. Così facendo siamo riusciti, a mio avviso, a presentare visioni differenti della realtà da cui prendono forma lavori eterogenei ma ugualmente coinvolgenti”.

L’organizzazione della mostra è stata curata da Il Mondo dell’arte. A prendere parte a questo piacevole confronto artistico: Gianmaria D’Andrea, Tammy Duris, Maurizio Falcocchio, Gabriella Garofano, Victoria Novak e Massimo Paterna.

L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 8 giugno 2013 dalle 18.30 alle 22.00.

Gianmaria D’Andrea, alias Giandanix: triestino di nascita e romano d’adozione, è fotografo, curatore, critico d’arte e autore creativo. Per ciò che riguarda la pittura si definisce “amante della pura creatività istintiva”: predilige, infatti, l’uso del dripping, una tecnica veloce usata in passato da artisti del calibro di Pollock. In lui è forte la continua ricerca dell’emozione positiva come rapporto tra opera e osservatore, nonché la creazione di immagini che possano rappresentare l’energia che dà vita al nostro pianeta e agli esseri viventi. Nel 2007 formalizza la tecnica del “mix-pouring”, evoluzione dell’acqua pesante dei pittori nucleari degli anni ’50, ritenendola il miglior procedimento utile a rappresentare fenomeni quali la globalizzazione e i cambiamenti fisico-chimici della materia. Nel 2010 fonda il “Rievoluzionismo” pittorico. Citato dalla stampa specializzata è presente in annuari d’arte moderna e contemporanea. Le sue opere figurano in collezioni private, pinacoteche, raccolte e musei in Italia e all’estero. E’ socio dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna e viene considerato uno dei talenti dal genio creativo e artistico più interessanti dei giorni nostri. (www.giandanix.net e www.gianmariadandrea.it)

Tammy Duris: Personaggio eclettico, è interessata da ambiti diversi: dalla fotografia alla ceramica, dalla musica al canto, dal disegno alla scultura, che per lei è il mezzo espressivo capace di far esternare al meglio le emozioni interiori. Incoraggiata artisticamente fin da piccola, sul finire degli anni ’80, avrà occasione di seguire molteplici corsi di specializzazione scultorea e di venire in contatto con differenti gruppi d’arte, nonché con importanti galleristi. A Denver, all’inizio degli anni 2000, avrà luogo l’incontro artistico più importante, quello con lo scultore russo Valentie Okorokov, che le farà scoprire l’amore per l’Arte classica e quello per il Rinascimento. Dopo aver studiato in Toscana, oggi vive a Viterbo e riesce a proseguire il percorso artistico iniziato affondando le radici della sua ispirazione nell’arte classica e rinascimentale, senza però rinunciare a un’esternazione simbolica della scultura, che pur non essendo necessariamente figurativa rimane sempre adagiata su temi ben riconoscibili della Storia dell’Arte.

Maurizio Falcocchio: Fin da giovanissimo coltiva la passione per l’arte in generale e per la pittura in particolare. Per approfondire questi interessi non frequenta soltanto corsi di pittura, ma inizia anche a recarsi presso le botteghe di alcuni artisti contemporanei. La passione e l’amore per la pittura surreale lo porta presto a dar vita a un suo personalissimo stile, che egli stesso definisce “Surreale Minimalista”, in cui le figure geometriche elementari rappresentano in modo essenziale concetti, stati d’animo, frasi, sensazioni e pensieri riscontrabili nella vita di tutti i giorni. L’uso di giochi di equilibrio, simmetrie, contrapposizioni e di una cromaticità semplice risaltano l’aspetto surreale delle opere, manifestando la sensibilità eclettica di questo giovane pittore e donando ai suoi lavori una connotazione moderna e attuale allo stesso tempo.

Gabriella Garofano: diplomata alla Scuola d’Arte di Napoli e laureata in Conservazione dei Beni Culturali, esprime le sue sensazioni utilizzando tinte forti che, opportunamente accostate tra loro, creano piacevolissimi vortici di colore di grande effetto emotivo. Lo stile geometricamente vivo e suggestivo si esprime, soprattutto, nei volti femminili che rappresentano a pieno l’originalità dell’artista. Attorno al motivo del dipinto ama inserire giochi di colori e luci che si fondano perfettamente tra loro. Lo stile semplice, i colori caldi della pittura ad olio e l’originalità della tecnica utilizzati con maestria fanno dei suoi dipinti una piacevole galleria di sogni e di magistrali interpretazioni della realtà odierna. Ha già preso parte a mostre collettive e realizzato esposizioni personali.

Victoria Novak: laureatasi all’Accademia di Belle Arti di Krasnodar, in Russia, ha svolto per molti anni con successo la professione di designer d’ interni nella propria città natale. Dopo un breve soggiorno a Malta, si trasferita in Italia dove ha conseguito il Master in Interior Design a Milano presso la “Domus Academy”. L’amore per la cultura e l’arte italiana, e in particolar modo per il Rinascimento, l’hanno spinta a sperimentare e poi ad utilizzare per i suoi dipinti l’Old Master’s painting techniques. Molti suoi lavori sono stati scelti come finalisti in diversi concorsi del 2013, tra cui il dipinto “Falling to Pieces” (finalista nella categoria Ritratto e Figura del 2013), successivamente pubblicato sulla rivista “International Artist”. Ha preso parte a varie mostre in Russia e in Italia. Le sue opere sono presenti in collezioni private sia nel nostro paese che all’estero.

Massimo Paterna: pittore impressionista-figurativo-informale scomparso prematuramente, Ha preso parte a innumerevoli esposizioni in Italia e all’estero e le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. E’ presente nei più prestigiosi annuari e cataloghi d’arte moderna. Di lui G. Nasillo scrive: “..avvalendosi di stilemi espressivi personali, egli organizza un discorso grafico-pittorico in cui l’osservatore accorto non potrà non rinvenire risultanze etico-sociali unitamente a dilatate scenografie o primi piani figurali in cui le immagini sanno caricarsi tanto di una grazia soffusa e leggera – come nella disposizione aerata di silfidi e danzatrici – quanto in una incidenza ora lirica, ora trasognata, ora ironico-analitica dei gesti, delle movenze, delle ubicazioni psicologiche, risolte con l’apporto di un neofigurazione che è ad un tempo originale ed estremamente, fluidamente leggibile”.

Galleria Il Mondo dell’Arte “Palazzo Margutta” (www.ilmondodellarte.com) – Via Margutta, 55 Roma
Mostra collettiva degli artisti: Gianmaria D’Andrea, Tammy Duris, Maurizio Falcocchio, Gabriella Garofano, Victoria Novak e Massimo Paterna.
Vernissage cocktail sabato 8 giugno 2013, ore 18.30 – 22.00.
La mostra si protrarrà fino al 15 giugno 2013: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 (domenica aperto tutto il giorno – lunedì mattina chiuso).

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