SCOPRE UN CANALETTO
Antonio Canal detto il Canaletto
(Venezia 1697 – 1768)
Capriccio con motivi Padovani
Olio su tela cm 56×73,5
Provenienza: 1951, The Duke of Bedford Collection
Attribuzioni:
Professor Gorge Scharf
Professor Antonio Morassi
(Expertise 24.01.1976)
Professor J.G. Links
(Expertise 12.03.1985)
Professor Egidio Martini
(Expertise 29.01.2009)
La Galleria ALTOMANI di Milano e Pesaro, diretta da Giancarlo e Andrea Ciaroni, Anna Maria Altomani, quest’anno ha presentato al TEFAF (The European Fine Art Fair, Maastricht, 13-22 marzo 2009) l’olio su tela “Capriccio con motivi Padovani” del Canaletto. Il dipinto era stato presentato come “Canaletto e aiuti”. Il comitato di esperti che esamina tutte le opere esposte per certificarne l’autenticità e l’attribuzione, ha regalato una piacevolissima sorpresa al mercante italiano Ciaroni titolare della “Altomani & Sons”. Il dipinto è stato infatti attribuito -grazie a studi critici- per intero alla mano del grande artista. Non solo. Si è scoperta persino la provenienza illustrissima. E’ stato promosso e ufficializzato come tale da un gruppo di storici (12) e resturatori (anche della National Gallery di Londra) tra i quali direttori dei più grandi musei anglosassoni. A questi studiosi illustri tra i quali anche i nostri Egidio Martini e Antonio Morassi, si è aggiunto anche l’autore delle ultime monografie sull’artista, Charles Beddington, che ha scoperto che si tratta proprio della veduta di Padova che era appartenuta al Duca di Bedford, il più grande mecenate e acquirente del veneziano in Inghilterra. Sappiamo che questo collezionista possedeva oltre trenta tele del Canaletto e che quest’opera uscì dalla grande raccolta nel 1975 a Londra in una vendita della casa d’aste Christie’s (senza che venisse menzionata la grande provenienza per riservatezza). Ma la sola attribuzione al Canaletto non fece un buon servizio agli eredi perchè altra cifra avrebbe raggiunto se si fosse saputa la provenienza. Si è scoperto recentemente che questa veduta era collocata sopra la porta in cima alla scala nella dimora del duca ed aveva un suo pendant al momento non rintracciato, sicuramente nascosto in qualche vecchia collezione con attribuzione a “Seguace del Canaletto” o “Copia di”. Tutte queste importanti scoperte sono state rese possibili solo grazie alla grande manifestazione del Tefaf che oltre agli affari è anche una importante occasione di cultura e di approfondimento.