Tra le oltre 150 opere in mostra in occasione della grande retrospettiva promossa da Fondazione Fotografia Modena sul fotografo americano Walter Chappell (1925-2000), che aprirà i battenti il 13 settembre all’ex ospedale Sant’Agostino di Modena, ci saranno anche alcune tra le opere più controverse di quest’autore, che nel corso della sua carriera si trovò più volte a lottare contro lo spettro della censura e a difendere la dignità artistica di alcuni suoi nudi.
“A differenza di Minor White – scrive nel catalogo della mostra il curatore Filippo Maggia -, che utilizza segni e forme per tradurre e liberare pulsioni che altrimenti resterebbero celate, ma che quando affronta il nudo tende a celebrare la bellezza e le sinuosità scultoree del corpo [.] Walter Chappell ostenta il corpo nella sua postura spontanea, incurante dell’eleganza del gesto, come nella fotografia della moglie Nancy del 1962, “Nancy in Pool”, confiscata insieme ad altre dalla polizia di Santa Cruz in quanto ritenuta oscena”.
L’irruzione della polizia durante una mostra in una galleria di Santa Cruz, in California, negli anni sessanta, non fu l’unico episodio di questo tipo nella biografia di Chappell. Nel 1990 le autorità americane sequestrarono e minacciarono di distruggere un nudo maschile, raffigurante lo stesso Chappell con il figlio Theo in braccio: l’immagine, scattata nel 1962, era stata nel frattempo esposta in numerose mostre in tutto il paese e riprodotta in un libro sulla fotografia americana di nudo pubblicato dalla famosa casa editrice Harper&Row. Il sequestro scatenò le reazioni indignate della comunità artistica e della stampa, che difesero con forza l’opera di Chappell. L’opera fu poi restituita ai proprietari in seguito alla decisione del giudice, che ne riconobbe la legittimità in quanto espressione artistica. “È un’immagine bellissima di un padre e di un figlio – commentò la gallerista di Chappell a Portland, Betsy Evans – non è oscena. Può apparire stridente perché non siamo abituati a guardare il nudo maschile. É un abbraccio tenero e molto affettuoso, credo”.
Al centro della retrospettiva che Fondazione Fotografia Modena dedica a Chappell ci sarà anche la maquette originale di World of Flesh, libro del 1966 rifiutato da vari editori americani – e dunque mai pubblicato – perché ritenuto all’epoca troppo esplicito nella sua celebrazione della vita e della natura.
La mostra Walter Chappell. Eternal Impermanence sarà inaugurata in occasione del Festivalfilosofia , che si svolgerà dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema “amare”. Sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira , corredato da tutte le immagini delle opere in mostra e da testi critici di approfondimento.
Scheda tecnica della mostra
titolo Walter Chappell. Eternal Impermanence |
a cura di
Filippo Maggia
promosso da
Fondazione Fotografia Modena
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
sponsor
Unicredit
date
13 settembre 2013 – 2 febbraio 2014
sede espositiva
ex Ospedale Sant’Agostino Modena,
Largo Porta Sant’Agostino 228
inaugurazione
venerdì 13 settembre 2013, ore 19
press preview
giovedì 12 settembre 2013, ore 11
orari di apertura
lunedì e martedì chiuso
mercoledì 15-19
giovedì 15-22
venerdì 15-10
sabato, domenica e festivi 11-19
in occasione del festivalfilosofia
venerdì 13 settembre dalle 9 alle 23
sabato 14 settembre dalle 9 alle 2
domenica 15 settembre dalle 9 alle 22
biglietto d’ingresso: 5,00 €
ingresso gratuito tutti i mercoledì
e durante i giorni del festivalfilosofiacatalogo
Walter Chappell
a cura di Filippo Maggia
110 pagine, in bianco e nero
Skira, 2013
Info
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