Un paio di settimane ancora per vedere la bella accoppiata di mostre picassiane al Grimaldi Forum di Montecarlo che vanno sotto il titolo di “Monaco Fête Picasso”. Ciascuna accompagnata da un catalogo che approfondisce ben oltre ciò che già le opere, quasi duecento in tutto, sono capacissime di evocare, le due esposizioni si completano l’un l’altra offrendo, di fatto, un’ottima monografica sul pittore forse più amato del Novecento.
“Picasso Côte d’Azur”, curata da Marlyn McCully, Michail Raeburn e Jean-Louis Andral, approfondisce, con intelligente opportunismo legato alla sede espositiva, il capitolo dei numerosi e ripetuti soggiorni dell’artista nel Midi, dal 1920 a tutti gli anni Trenta. Anche se poi lui vi tornerà fino alla morte, avvenuta nel 1983 proprio nella sua ultima grande residenza in collina, una sorta di castello dal nome Notre-Dame-de-Vie a Mougins, poco sopra Cannes.
Oltre sessanta opere, tra disegni e dipinti, molti dal Musée Picasso di Antibes, ma altri provenienti anche dal MoMA e dal Guggenheim di New York, da Amsterdam o da Parigi, sono le tracce visive delle sue giornate trascorse al sole del Sud, dei suoi amori, delle sue passioni e degli svaghi.
Prima a Villa Les Sables a Juan-Les-Pins nell’estate del 1920, con l’ex danzatrice Olga Khokhlova, madre di Paulo, quel bambino che tutti ricordiamo vestito da arlecchino, visibile nella sezione accanto proprio così mascherato in una rara tela del 1923-24. Con Olga risiede poi nel 1923 all’Hôtel du Cap, in quell’angolo di paradiso che è Cap d’Antibes, ma ha bisogno di un atelier perché l’impulso di dipingere anche durante le vacanze estive è troppo forte.
L’anno successivo, il 1924, affitta la villa La Vigie, che domina la baia di Juan-les- Pins. C’è anche un garage: ecco dove dare sfogo alla sua irruenza artistica. E l’irruenza è tale che, unita alla poca lungimiranza del padrone di casa che intende ripulire tutto a fine stagione, al pittore tocca pagare i danni per quei muri tutti imbrattati. E poi ancora un’estate a Juan-les-Pins nel1925 aVilla Belle Rosa e l’anno successivo a Villa la Haie Blanche. E poi altre estati ancora, delle quali la mostra riesce a produrre sempre almeno un’opera, o qualche disegno, e alcune fotografie sbiadite in bianco e nero, o tinta seppia, di grande suggestione.
Finita la lunga relazione con Olga segue quella sofferta con Marie-Thérèse Walter, conosciuta diciassettenne. Una liaison da cui nasce la piccola Maya, ma che Picasso non rese mai ufficiale. Anche con lei è in Costa Azzurra, nel 1936, Juan-Les-Pins è lo scenario estivo di questo amore furtivo. Con Dora Maar, poi, torna ad Antibes e poi a Mougins. Il suo volto è rimasto nell’immaginario cubista, scomposto più e più volte in caleidoscopici ritratti coloratissimi. La fotografa è la sua compagna di vita, per circa vent’anni, ma anche lei, come Olga, è tradita da altri innamoramenti del genio. E questo primo capitolo dell’amore di Picasso in Costa Azzurra si chiude con la guerra. Dopo il conflitto ci saranno altri soggiorni, altre donne, altri quadri. Ma questa mostra non lo racconta.
A completare la rassegna, però, giunge d’aiuto l’esposizione gemella, dal titolo “Picasso nella Collezione Nahmad“, curata dallo stesso trio di studiosi, che hanno avuto la possibilità di attingere da quella straordinaria raccolta 116 lavori di Picasso, datati dal 1901 al 1972. Quindi, divisi in modo intelligente e suggestivo, le opere anche se eccezionalmente provenienti tutte da uno stesso prestatore, offrono un panorama completo dell’opera del maestro. Anzi, al di là di alcuni soggetti più noti e replicati, come i ritratti di Dora Maar, le nature morte cubiste o le tele classiciste degli anni Venti, vi sono alcuni lavori molti speciali. Come per esempio la serie di telette con variazioni del tema del pittore nell’atelier o del pittore con la modella, molti paesaggi, e gli studi da “Le déjeuner sur l’erbre” di Manet.
Niente di scontato e poco di già visto, dunque, nella duplice mostra che merita una scappata di fine estate.
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INFORMAZIONI UTILI:
Monaco Fête Picasso
dal 12 luglio al 15 settembre 2013
Orari: Aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Apertura serale tutti i giovedì fino alle 22.00
Biglietto di ingresso:
Intero: 10 €
Ridotto : Gruppi (più di10persone) = 8 €
Studenti (con meno di 25 anni, supresentazione di un documento di identità) = 8 €
Anziani (con più di 65 anni ) = 8 €
GRATUITO per i minori di 18 anni
Biglietteria Grimaldi Forum
Tel.+37799993000 – Fax+37799993001 – E-mail: ticket@grimaldiforum.mc e negozi FNAC