Apre al pubblico domani la mostra “Quarantanni d’arte contemporanea. Massimo Minini 1973–2013″ alla Triennale di Milano dedicata alla galleria Minini in occasione dei quarant’anni di attività. Così racconta lo stesso Massimo Minini: ” La mostra non è stata pensata in ordine cronologico, piuttosto con salti avanti e indietro in una serie di flash back che spero rendano l’idea di un’attività spinta, informata, condizionata, fondata da tante pulsioni diverse. Una linea apparentemente contraddittoria, vicina all’Arte Povera, Minimal, Concettuale. Poi l’arte è sbucata in direzioni opposte e noi l’abbiamo inseguita là dove nasceva, cercando di proporre, a volte con successo, mostre di giovani emergenti.
Ho lavorato a Flash Art per tre anni, dal 1971 al 1973. Ad un certo punto mi arriva una lettera di licenziamento: la lettera con la quale Giancarlo Politi mi lancia nel mondo e mi obbliga a pensare, a decidere e, quindi, ad aprire una galleria.
La mostra inizia con tanti documenti che troverete anche nel catalogo (Quarantanni, a+mbookstore edizioni, Milano), con miei ritratti, con una sezione di cartoline che ho ricevuto dagli artisti (ne ho tratto un piccolo libro, sempre edito da a+mbookstore) e con una lettera di Giulio Paolini. Per questo avvenimento, Giulio mi ha mandato una pagina un Po’ particolare, ironica e lieve, come lui sa: “Tavola d’orientamento”. In occasione dei trentacinque anni della nostra amicizia ha ripreso la lunga corrispondenza, le fotografie, gli inviti e li ha composti in un doppio poster recto/verso che racconta questo sodalizio d’arte, nato sulla base di tante CON-SONANZE. Un termine che mi piace perché quel CON unisce, e suona con finale… Nelle mie segrete, mutevoli classifiche, Paolini resta sempre ai primi posti, e non parlo solo degli artisti con cui ho avuto il piacere di lavorare. No, Giulio è lassù nell’Olimpo del XX Secolo, anche se ormai lo definiamo “il secolo passato”.
Nel 2013 festeggiamo dunque con questa esposizione e questo libro i quarant’anni di galleria, così come nel 2014 con Daniel Buren celebreremo i quarant’anni dalla sua prima mostra. E per questa grande mostra alla Triennale, Buren ha realizzato un intervento apposito, “in situ” come lui dice, insieme ad altri tra cui Robert Barry, Letizia Cariello, Eva Marisaldi, Anish Kapoor.
Banco era il nome della galleria aperta improvvisamente nell’ottobre 1973; ero disoccupato, ma libero di provare altro ed in fondo questa è stata la mia fortuna. Avevo ormai le conoscenze adatte, così la galleria si mise in marcia, con una incredibile incoscienza, in poche settimane.
La prima stagione affrontata con grande entusiasmo: Gastini, Chiari, Griffa, Camnitzer, Burgin, Zini, Aubertin, finisce con la bomba in Piazza della Loggia. Il mio socio Enrico molla a fine stagione, devo ricominciare daccapo, affittare una diversa galleria. Grande stanzone con archetti acuti in via Agostino Gallo e bellissime mostre di Salvo, Clemente, Buren, Cadere, Nannucci, Maestri, Arcelli e Comini, Stephen Willats, Michele Zaza, allora l’artista emergente che più di tutti scottava.
I primi anni belli ma difficili; ad un certo punto ho dubitato, invece eccoci ancora operativi, dopo quarant’anni e trecento mostre di Alberto Garutti, Peter Halley, Sol LeWitt, Ettore Spalletti, Bertrand Lavier, David Maljkovic, Jan De Cock, Didier Vermeiren, Ian Wilson, Dan Graham, Monica Bonvicini, Francesca Woodman, Paolo Gioli, Paul Thorel, Ugo Mulas, Niele Toroni, Ger van Elk, Hamish Fulton….
QUARANTANNI D’ARTECONTEMPORANEA.
MASSIMO MININI 1973-2013
inaugurazione lunedì 18 novembre ore 19.00
fino al 2 febbraio 2014