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Renoir a Torino. La mostra e tutte le foto

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Renoir – Bagnanti, 1918-1919 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Non ho alcun bisogno delle cascate del Niagara,

la bellezza è ovunque”

(Renoir)

Renoir alla GAM di Torino. Da Parigi con sproporzionata dolcezza. Quella dei visi delle fanciulle color madreperla dalle guance sbuffate di rosso e dei volti paffuti carichi di poesia dei bambini.

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Renoir – Ragazze al piano, 1892 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Maternità, 1885 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Ritratto di bambina con charlotte, 1900 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Il clown (Ritratto di Coco), 1909 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Fanciulla seduta, 1909 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Due anni di preparazione, 1000 m² di spazio espositivo, 60 capolavori dall’Orsay e dall’Orangerie alla Galleria d’Arte Moderna per fondersi negli idilli atemporali del maestro di Limoges tra fittissimi campi di banani algerini e morbide carni di ragazze immerse in Eden bagnati di luce. Prosegue la feconda collaborazione con le istituzioni parigine dopo il successo della pittura danzante di Degas dello scorso inverno visitata da 170mila persone. Quest’anno si punta alle 200mila presenze data la qualità delle opere di cui si sono eccezionalmente privati per 4 mesi i due musei, 50 inedite in Italia, capolavori assoluti come il Ritratto di Coco in veste di clown “rosso Rubens” (1909), l’Altalena (1876), “gioco” di trasparenze luminose pura espressione impressionista, le due “Ragazze al piano” (le biondo-dorate del 1892, le castane del 1897) e per la prima volta esposte assieme l’allegra e popolare “Danza in campagna” e la borghese ed elegante “Danza in città“, dipinte contemporaneamente a grandezza naturale nel 1883 per il gallerista Durand-Ruel. Protagoniste Aline Charigot, compagna dell’artista, e Suzanne Valadon, futura pittrice, dal profilo incantevole.

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Renoir – Il profilo di Suzanne Valadon in “Danza in città” del 1883 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Renoir dipingeva innanzitutto dei Renoir. Aveva sovente delle modelle che mostravano una pelle grigia, che non era di madreperla, e lui la dipingeva di madreperla.” (P. Bonnard)

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Volteggi ad arte: “Danza in campagna” e “Danza in città”, 1883 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Renoir – Ragazze al piano, 1892
Renoir – Yvonne e Christine Lerolle al piano, 1897

Giovani donne abbandonate ai piaceri della danza che, più che una movenza, “scolpisce in una luce secca e brillante gesti rapidamente plasmati, un arabesco intricati da cui sfuggono a momenti uno sguardo, un profilo femminile, un sorriso intriso di vertigine e contatti inattesi”, o assorte nella lettura (La liseuse, 1874-1876) e nella musica (Jeunes filles au piano, 1892/1897). Fanciulle avvolte in atmosfere impalpabili, in soffusi palpiti cromatici che risaltano la plasticità delle figure e nel paesaggio esaltano le vibranti cromie della Natura: viva, “fertile e sontuosa” (sublimi “Paesaggio algerino” del 1881, “Paesaggio di Cagnes” del 1915, “Il pero d’Inghilterra” del 1873), morta, fatta da mazzi di fiori che sembrano gote color rosa che sfumano nel rosso e da indecifrabili bouquet lasciati sul velluto bordeaux di una sedia di un palco. “Gioie di vivere” trasposte in pittura.

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Renoir – Paesaggio di Cagnes, 1915 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Quando si tratta di un paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso” (Renoir)

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Renoir – Paesaggio algerino, 1881 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Mazzo di fiori su una sedia, 1880 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Cinquant’anni di “gesta pittoriche” ripercorse attraverso nove sezioni per ricostruire l’intera evoluzione del percorso artistico di Renoir, dagli esordi impressionisti alla progressiva insoddisfazione e conseguente allontanamento dall’en plein air tradizionale a favore della rappresentazione della figura umana in tutta la sua meraviglia, culminata nel testamento pittorico delle “Bagnanti” del 1919, omaggio a Rubens e a Tiziano: soffici e sensuali ragazze libere e distese nella rigogliosa natura mediterranea quando ancora “la Terra era il Paradiso degli Dei”. Un inno alla classicità dove forma e colore si miscelano in un mondo “in cui la morte non trova posto”, sintesi delle serenità spirituale del pittore. Una vita intera dedita alla ricerca dell’eterna bellezza, durata fino all’ultimo giorno di vita quando ormai il corpo devastato e le ossa deformate dall’artrite reumatoide lo inchiodarono alla sedia. Lui, il cavalletto e le sue veneri sognanti in una quiete atemporale. Si fece legare i pennelli alle dita rattrappite e perseguì l’ideale fino all’ultimo respiro. “Sto ancora facendo progressi” pronunciò la sera prima di morire.

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Particolare delle “Bagnanti”, testamento pittorico del 1919 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Guardo un nudo e ci vedo miriadi di piccole tinte. Ho bisogno di scoprire quelle che faranno vivere e vibrare la carne sulla tela” (Renoir)

Renoir – Nudo sui cuscini, 1907
Renoir – Donna nuda distesa (Gabrielle), 1906

“La donna nuda sorgerà dall’onda amara o dal suo letto, si chiamerà Venere o Nini, mai si inventerà cosa migliore” (Renoir)

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I due grandi nudi distesi uno accanto all’altro (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Nudo disteso visto di schiena (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Ogni donna che allatta è una Madonna di Raffaello” (Renoir)

Renoir – Maternità (La signora Renoir e suo figlio Pierre), 1885
Maternità (1)
Maternità (2)
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Renoir – Julie Manet (Bambina con gatto), 1887 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Il viso rotondo con gli occhi a mandorla di Julie (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Per me, un dipinto deve essere una cosa amabile, allegra e bella, sì, bella. Ci sono già abbastanza cose noiose nella vita senza che ci si metta a fabbricarne altre. So bene che è difficile far ammettere che un dipinto possa appartenere alla grandissima pittura pur rimanendo allegro. La gente che ride non viene mai presa sul serio” (Renoir)

Renoir – La lettrice, 1874-1876
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Renoir – Bambina con cappello di paglia, 1908 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Amo la pittura quando ha un che di eterno… ma senza dirlo: un’eternità di tutti i giorni colta all’angolo della strada vicina” (Renoir)

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Renoir – Il pero d’Inghilterra, 1873 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Campo di banani, 1881 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – L’altalena, 1876 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Dipingere fiori mi riposa il cervello” (Renoir)

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Renoir – Fiori in un vaso, 1896-1898 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Fanciulla seduta, 1909 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Alphonsine Fournaise, 1879 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Renoir – Monsieur e Madame Bernheim de Villers, 1910
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Renoir – Danza in campagna, 1883 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir – Danza in città, 1883 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Particolare del viso della moglie in Danza di campagna (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Particolare del profilo della Valadon in Danza in città (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Movenze artistiche e danzanti (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Renoir e Richard Guino – L’acqua o Grande lavandaia accovacciata, 1916-1817 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
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Il bronzo di “L’acqua” da un’altra prospettiva (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Il lirismo, il senso plastico di Renoir ha trasfigurato queste figure nude. (…) Sono diventate forme e colori. Il mondo in cui si dispiegano le loro carni madreperlacee e grassocce è il mondo della pittura; questa è la magia dell’arte.” (M. Denis)

Foto e testo: Luca Zuccala

INFORMAZIONI UTILI

Mostra di Renoir – Dalle Collezioni del Musee d’Orsay e dell’Orangerie
23 Ottobre 2013 – 23 Febbraio 2014
GAM – Galleria d’Arte Moderna, Via Magenta, 31 – 10128 Torino

A cura di Sylvie Patry e Riccardo Passoni

Orari

Martedì – Domenica: dalle 10.00 alle 19.30
Giovedì: la mostra si prolunga fino alle 22.30.
Chiuso il lunedì.
La biglietteria chiude un’ora prima.

BIGLIETTI

Solo MOSTRA

Intero € 12,00
Ridotto € 9,00
Gruppi € 8,00
Scuole € 5,00
Famiglia € 24,00 (2 adulti + 1 ragazzo di età inferiore a 14 anni)
MOSTRA + GAM

Intero: € 15,00
Ridotto: € 11,00
Gruppi: € 10,00
Famiglia: € 30,00 (2 adulti + 1 ragazzo di età inferiore a 14 anni)

La mostra è prodotta e promossa dal Comune di Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Skira editore e il Museo d’Orsay di Parigi.

Catalogo Skira

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