“L’amore è una cosa da domestici”, si dicono la marchesa Merteuil e il visconte Valmont durante una visita di quest’ultimo da lei. “Quartett” (1982) è la storia, in realtà, di veri sentimenti e di orgoglio, di paura e di tortura, dei due nobili protagonisti della drammaturgia del tedesco Heiner Müller, secondo solo a Brecht e di lui considerato l’erede, che a sua volta riscrisse il romanzo epistolare della fine del Settecento del francese Choderlos de Laclos “Le relazioni pericolose” (che diventò, nel 1988, il film dell’inglese Stephen Frears).
Varie riscritture e varie interpretazioni, quindi, nei secoli, per una storia che narra la necessità, il bisogno e allo stesso tempo la paura di amare. Quella in scena dal 4 al 16 febbraio, al Piccolo Teatro Grassi, è un’ulteriore rilettura del testo di Müller, scritta in italiano da Agnese Grieco e Valter Malosti, anche regista dello spettacolo prodotto dallo Stabile di Torino.
La scena diventa una stanza d’ospedale, ed è qui che Malosti, il visconte Valmont, si reca in visita alla marchesa di Meretuil (Valter Malosti e Laura Marinoni). Un dialogo a due, che con scambi improvvisi diventa a quattro: le personalità si sovrappongono e si mischiano, donne e uomini, giovani e meno giovani, amanti e innamorate/i. In un intenso spettacolo di soli 70 minuti si rivelano le debolezze e le difficoltà di due personalità (quelle dei protagonisti, Valmont e la Merteuil) che piuttosto di scoprire e rivelare la propria sensibilità e debolezza, si fanno del male a vicenda inventando necessari amanti e ulteriori protagonisti di una storia che potrebbe riguardare solo loro due.
INFORMAZIONI UTILI:
“Quartett”, di Heiner Muller
Milano, Piccolo Teatro Grassi
Via Rovello 2
Regia di Valter Malosti
4-16 febbraio
Platea, 33 euro. Balconata, 26 euro
www.piccoloteatro.org, 848800304