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Dipinti del XIX e XX secolo da Meeting Art

Lotto 230 LUIGI CROSIO Acqui Terme (Al) 1835 - Torino 1915 Gioco di bimbi a palazzo, 1880 olio su tela cm. 50,5x36,7; firma e anno in basso a destra. Stima € 21.000/24.000
Lotto 230
LUIGI CROSIO Acqui Terme (Al) 1835 – Torino 1915
Gioco di bimbi a palazzo, 1880
olio su tela cm. 50,5×36,7; firma e anno in basso a destra.
Stima € 21.000/24.000

8/9/15/26 marzo 2014

<SFOGLIA IL CATALOGO>

Il mese di marzo a Vercelli si apre all’insegna dei dipinti del XIX e XX secolo. La casa d’aste Meeting Art propone per la vendita 772 quattro sessioni di vendita tra l’8 e il 16 marzo.

I sessione Sabato 8 marzo 2014 dalle ore 15,00
II sessione Domenica 9 marzo 2014 dalle ore 13,00
III sessione Sabato 15 marzo 2014 dalle ore 15,00
IV sessione Domenica 16 marzo 2014 dalle ore 13,00

 

Alcune opere in catalogo:

Lotto 199
MARCO CALDERINI Torino 20/07/1850 – Torino 26/03/1941
D’estate nell’alto Canavese, 1934
olio su cartone cm. 68×97,5; firma e anno in basso a destra, dichiarazione d’autenticità di Luigi Calderini con dichiarazione di Studio Notarile al retro.
Stima € 6.000/7.000

Al lotto 199, un dipinto dell’artista piemontese Marco Calderini. Nato a Torino nel 1850, Calderini dopo gli studi letterari si appassionò di pittura frequentando i corsi all’Albertina, ottenendo la medaglia d’oro per la pittura di paesaggio sotto gli insegnamenti di Antonio Fontanesi. Da qui una carriera importante segnata da riconoscimenti e mostre: alla Società promotrice di Torino; all’Accademia di Belle Arti e alla Permanente (1911) di Milano; Barcellona (1888, 1907), Londra (1888), Colonia (1889), Parigi (1893, 1900, 1905).  Oltre che in collezioni private, opere del Calderini sono conservate nella Galleria civica di Torino, nella Galleria naz. d’arte moderna di Roma, nella Galleria Ricci Oddi di Piacenza, nella Civica Galleria d’arte moderna e nella Pinacoteca di Brera a Milano. Calderini era stimato dai critici del tempo per la sua pittura dal vero che riproponeva con una ricca tavolozza luoghi e suggestioni del paesaggio. E’ il caso del dipinto proposto in asta che evoca proprio gli scenari e i panorami dell’Alto Canavese (particolarmente apprezzate dai collezionisti altre sue opere dedicate ai dintorni montani di Ivrea).

Lotto 110
ALFONSO MONFARDINI 1887 – 1965
Effetto lunare
olio su tela cm. 75×55,5; firma in basso a destra, vecchio cartiglio con titolo al retro sul telaio.
Stima € 1.500/2.000

Alfonso Monfardini, nasce a Mantova nel 1887 dove frequenta la scuola d’Arte. Nel 1908 ottiene una borsa di studio Franchetti che gli permette di specializzarsi in scultura presso l’Accademia di Belle Arti Cignaroli a Verona, dove si diploma nel 1911. La formazione prosegue a Venezia. Monfardini è un artista legato al territorio mantovano, ma con una tensione artistica e una voglia di ricerca che lo portano a confrontarsi con le grandi correnti del suo tempo. Il suo approccio alla pittura astratta e simbolista furono, ad esempio, alla base di opere che furono apprezzate da Boccioni. Importanti mostre segnano il percorso di Monfardini, il cui studio a Mantova è punto d’incontro di artisti e uomini di cultura. Riservato e poco avvezzo al mercato dell’arte, Monfardini è comunque artista di grande talento. Nel 1950 la sua opera intitolata “Natura Morta”, è selezionata da una giuria composta da un team di grandi maestri come sono Felice Casorati, Giacomo Manzù, Giorgio Morandi, Carlo Carrà e Felice Carena e viene esposta alla XXV edizione della Biennale d’Arte di Venezia. Una importante tela di Monfardini riappare oggi sul mercato dell’arte, l’opera è infatti in asta. E’ il lotto 110. Grandi dimensioni per un dipinto in cui il lirismo paesaggistico di Monfardini si confronta con la sua vena astrattista.

Lotto 43
FRANCOIS MARIUS GRANET Aix-en-Provence (Francia) 1775 – 1849
Varenna, Lago di Como
acquerello su carta cm. 33,5×43,5; firma in basso a sinistra.
Stima € 3.000/4.000

François-Marius Granet nato ad Aix-en-Provence nel 1775 e qui morto nel 1849, è, infatti, considerato uno dei più importanti artisti provenzali dell’ottocento. Amico di Ingres, lavorò a lungo nello studio di David prima di trasferirsi a Roma dal 1802 al 1819. Diverse opere lo resero celebre sul mercato collezionistico del tempo. Quando ritornò in Francia grazie alla sua notorietà e alla sua grande passione di artista e studioso d’arte fu nominato Conservatore del Louvres. Due anni dopo Luigi Filippo lo incarica di dirigere il Museo di Storia a Versailles. Fu comunque molto legato alla sua Provenza al punto che, dopo la sua morte, Aix en Provence intitolò al suo nome il museo cittadino. Particolarmente ricercati dai collezionisti i suoi acquerelli come è quello appunto posto all’asta al lotto 43 

Lotto 83
CARLO BOSSOLI Lugano 06/12/1815 – Torino 01/08/1884
Paesaggio sul mare
tempera su carta cm. 18×41,5; opera non firmata, dichiarazione d’autenticità su due foto e su lettera allegata a cura di Ada Peyrot (TO).
Stima € 9.000/10.000

Carlo Bossoli, nato a Lugano, nel corso dell’Ottocento fu richiestissimo in Italia e all’estero, soprattutto in Inghilterra. Divenne in particolare celebre per la sua capacità di riprodurre i teatri di celebri battaglie del Risorgimento Italiano. Bossoli fu, infatti, un fotoreporter ante litteram: armato di fogli sparsi e materiale da disegno, Carlo Bossoli fu incaricato da editori inglesi di seguire, nel 1859, l’esercito franco-sardo durante la campagna della Seconda Guerra d’Indipendenza italiana. L’attività di scenografo e la sua innata capacità di creare panorami pittorici di grande effetto lo portarono ad essere tra gli artisti più trattati a livello europeo. Bossoli espose alla Royal Accademy e, tra il 1860 e il 1861, fu incaricato dal principe Eugenio di Savoia di dipingere un centinaio di quadri dedicati agli eventi bellici del tempo. Ricevette, per questo, da casa Savoia la nomina a Pittore reale di storia. Molte sue opere sono ora conservate al Museo del Risorgimento a Torino. Paesaggio sul mare è il titolo di un suo dipinto presente, al lotto 83, nel catalogo dell’asta 772 dei Dipinti del XIXesimo e XXsecolo alla Meetingart di Vercelli.

Lotto 442
FRANCISCO GIMENO Y ARASA 1858 – 1927
Paesaggio con fiume
olio su tela cm. 93,5×119, firma in basso a destra.
Stima € 8.000/9.000

In asta  un’opera dell’artista catalano Francesco Gimeno nato a Tortosa nel 1858 e morto a Barcellona nel 1927. Figura d’artista controcorrente, giudicato dai suoi contemporanei “artista maldito” per la sua vena di rottura alle mode e alle correnti. I paesaggi dipinti del Gimeno hanno vena ispirativa fortemente drammatica e realista: nel momento, in cui, alla fine dell’Ottocento, trionfava la pittura modernista, l’artista catalano volle, infatti, rileggere a suo modo l’arte del Siglo de oro. Forte l’influenza nelle sue opere del Velasquez che il Gimeno ebbe modo di studiare confrontandosi con le tele esposte al Prado. Nel 2006 fu organizzata dal Museu Nacional d’Art de Catalunya di Barcellona una grande retrospettiva dedicata all’artista maldito. Al lotto 442 un’opera di Francesco Gimeno in cui è chiara l’impronta e il carattere potente della sua pittura che ha fatto la storia dell’arte catalana dell’Ottocento.

Orario esposizioni: dal 1 marzo 2014
– dal Martedì al Venerdì: 10,00/12,00 – 16,00/19,00
– Sabato: 10,00/12,00 – 14,00/19,00
– Domenica: 10,00/19,00 (continuato)
– Lunedì: CHIUSO

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