5 luglio – 2 novembre 2014, Robert Capa – Retrospettiva al Lucca Center of Contemporary Art
“Robert Capa. Retrospective” apre il 5 luglio a Lucca, presso il Lucca Center of Contemporary Art. Un omaggio al “miglior fotografo di guerra del mondo”, come è stato definito dalla rivista inglese Picture Post nel 1938.
L’esposizione, curata da Maurizio Vanni, offre una panoramica del grande fotoreporter con 97 fotografie in bianco e nero.
La guerra civile spagnola (1936-1939), i sei mesi trascorsi in Cina nel 1938 che testimoniarono la seconda guerra tra giapponesi e cinesi, la Seconda guerra mondiale (1941-1945), il primo conflitto arabo-israeliano (1948) e la guerra francese in Indocina (1954), tutti documentati ‘in trincea’.
In mostra anche una serie di ritratti di amici di Robert Capa tra cui, Truman Capote, William Faulkner, Ernest Hemingway, Henri Matisse e Pablo Picasso.
Robert Capa, all’anagrafe Endre Ernő Friedmann, ungherese, nato nel 1913 e fondatore, insieme ad altri della prestigiosa Agenzia Magnum Photos nel 1947, era divenuto famoso in tutto il mondo già nel 1936 per la foto che vedete in cima “la morte di un miliziano lealista” ripresa al momento in cui veniva colpito dal proiettile dei nazionalisti.
Questa foto, girò le pagine di tutti i principali giornali dell’epoca e fu anche oggetto di molte contestazioni circa la sua autenticità, ma fu proprio Capa, nel ’47 a spiegare al New York Times che quella foto la scattò quasi involontariamente.
“Ho scattato la foto in Andalusia mentre ero in trincea con 20 soldati repubblicani, avevano in mano dei vecchi fucili e morivano ogni minuto. Al terzo o quarto tentativo di assalto dei miliziani ho messo la macchina fotografica sopra la mia testa e senza guardare ho fotografato un soldato mentre si spostava sopra la trincea, questo è tutto. Non ho sviluppato subito le foto le ho spedite assieme a tante altre. Sono stato in Spagna per tre mesi e al mio ritorno ero un fotografo famoso, perché la macchina fotografica che avevo sopra la mia testa aveva catturato un uomo nel momento in cui gli sparavano. Si diceva che fosse la miglior foto che avessi mai scattato, ed io non l’avevo nemmeno inquadrata nel mirino perché avevo la macchina fotografica sopra la testa”
Capa era certamente un uomo coraggioso, un idealista indomito, di grande generosità e grande passione. Un uomo divenuto fotografo per ripiego che, mosso dalla sua grande sensibilità e impegno civile, volle testimoniare sul campo, i momenti più tragici dell’epoca in cui viveva.
Per questo le foto di Robert Capa sono caratterizzate tutte da un forte richiamo emozionale, quasi a immergere lo spettatore in quella trincea e nei panni, nel sudore, nella paura o nelle lacrime dei protagonisti. Davanti a un’immagine catturata da Capa si viene trascinati all’interno della scena, come se attraverso il suo sguardo avesse saputo catturare i respiri e perfino gli odori di quanto avviene davanti ai suoi occhi.
La mostra – prodotta da MViva e realizzata in collaborazione con Magnum Photos – documenta tutte le “sue” guerre e alcuni avvenimenti storici di cui è stato testimone oculare.
Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa “sapeva che non si può fotografare la guerra, perché si tratta per lo più di un’emozione. Ma lui riuscì a catturare quell’emozione scattando accanto a essa. Era in grado di mostrare l’orrore patito da un intero popolo sul volto di un bambino”.
Robert Capa. Retrospective
A cura di Maurizio Vanni
Dal 5 luglio al 2 novembre 2014
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art, Lucca
Preview: 4 luglio 2014 ore 18
Organizzazione: Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
In collaborazione con: Magnum Photos
Una produzione di: MVIVA S.r.l.
Con il patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, 500 anni Mura, Camera di Commercio di Lucca, Assindustria Lucca, Confcommercio Lucca, Confesercenti Lucca, Lions Club Oderzo
Con il supporto di: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas
Catalogo: Robert Capa, Silvana Editoriale, 2012