Era una slanciata fotomodella biondo cenere dalle forme che il cinema d’allora riteneva molto seducenti quella che il regista Howard Hawks vide sulle pagine di Harper Bazaar nel 1943 e scritturò per farla debuttare nel ruolo di una sexy e insolente donna del mistero in “To Have and Have Not” (Acque del Sud) (1944). Fu lì che nacque una delle ultime grandi stelle superstiti dello studio-system, che fiorì dal periodo del cinema muto agli albori dell’era televisiva. Era Lauren Bacall. Aveva 20 anni. L’anno dopo sposò la superstar Humphrey Bogart, 25 anni in più, conosciuto nel set l’anno precedente e dal matrimonio nacquero due figli, Stephen (1949) e Leslie (1952). Bogart detto Bogie morì dopo una lunga malattia il 14 gennaio 1957. Dopo la Bacall ebbe una breve e difficile relazione con Frank Sinatra per poi spasarsi con Jason Robards dal quale ebbe un figlio Sam (1961).
Innumerevoli film e molto teatro.
In teatro recitò nella stagione 1970 in Applause!, rifacimento musicale del film Eva contro Eva (1950), riscuotendo un enorme successo personale nella parte di Margo Channing, ruolo che le consentì di ottenere il premio Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical.
L’interpretazione nel film L’amore ha due facce (1996), per la regia di Barbra Streisand, le valse la sua prima e unica nomination all’Oscar come attrice non protagonista; con lo stesso film ha vinto il Golden Globe.
Nel 1999, la Bacall si è classificata al ventesimo posto nella lista delle più grandi star femminili di tutti i tempi dall’American Film Institute.
Il 14 novembre 2009 le è stato conferito il premio Oscar alla carriera dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Il 12 agosto 2014 a seguito di un ictus, il suo corpo ha ceduto circa un mese prima del suo 90-esimo compleanno.
Buon Viaggio Lauren e grazie.