Le Scuderie del Quirinale ospitano per la prima volta in Italia una mostra dedicata ad Hans Memling (1435/40 – 1494) curata da Till-Holger Borchert del Memling Museum di Bruges. Con un corpo di circa 50 opere è la rassegna più completa, al di fuori delle Fiandre, dedicata al pittore fiammingo.
I dettagli dei piccoli dipinti sono stupefacenti, è possibile ingrandirli con uno zoom quanto si vuole e rimangono nitidi, in alcuni casi è difficile distinguerli persino a occhio nudo. L’allestimento dei quadri, posti su fondo scuro, ne fa risaltare i colori brillanti e concentra tutta l’attenzione sulle opere.
Memling elaborò una raffinata sintesi dei suoi predecessori: Jan van Eyck il pittore più famoso di Bruges, Rogier van der Weyden (suo maestro, secondo il Vasari) e Petrus Christus. L’artista influenzò l’arte italiana del XV secolo, periodo in cui i legami economici e commerciali tra l’Italia e le Fiandre erano molto forti (soprattutto tra Bruges e Gand, a nord, e Genova e Firenze a sud). Una ricca committenza di aristocratici e di mercanti stranieri richiedeva le sue opere, rendendolo in tal modo uno degli abitanti più ricchi di Bruges.
La mostra è suddivisa in sezioni. Nella prima sono esposti i lavori del primo periodo con accostamenti a quelli del suo presunto maestro, Rogier van der Weyden. Anche la ricca borghesia, imitando l’aristocrazia, commissionava ritratti, come quelli inviati da pretendenti facoltosi alle future spose, in seguito troviamo i donatori raffigurati sia all’interno che all’esterno dei polittici a carattere devozionale.
Nel Trittico della Crocifissione, eseguito per l’abate di Bruges Jan Crabbe, il prelato è ritratto, nel pannello centrale, accanto al Cristo.
Questa mostra offre, per la prima volta, l’opportunità di ammirare questo trittico nel suo insieme: il predetto pannello proviene da Vicenza, gli scomparti laterali da Bruges, mentre il recto dello scomparto sinistro e destro, con i ritratti di Anna Willemzoon e Willem de Winter, da New York.
Nella seconda sezione sono esposte le opere commissionate da italiani, quali i funzionari del Banco dei Medici (famiglie Tani, Portinari e Baroncelli) attivi nelle Fiandre, dove venivano scambiate merci pregiate come: tessuti, arazzi, gioielli, libri miniati, dipinti e sculture. Dopo la metà del XV secolo l’Italia apprezza i dettagli e la tecnica pittorica brillante della pittura fiamminga, ovvero i colori ad olio. Nella terza sezione campeggiano, confrontati con altri coevi, i ritratti di Memling: Ritratto d’uomo (The Frick Collection, 1470-75); Ritratto d’uomo (Royal Collection, 1475-80) e Ritratto d’uomo con una moneta romana (Anversa, 1473-74). Per quest’ultimo è stata proposta l’identificazione con Bernardo Bembo, il dotto umanista che nel 1475 si trasferì dalle Fiandre a Firenze. Inoltre potrebbe aver ispirato il Botticelli per il suo Ritratto d’uomo con medaglia di Cosimo il Vecchio agli Uffizi.
A partire dal 1480 i mecenati vengono ritratti insieme alla loro stirpe. Nel Trittico di san Cristoforo (1484) oltre a Willem Moreel (banchiere e politico di Bruges) sono raffigurati anche i suoi cinque figli e, sul pannello a destra, la donatrice Barbara compare con le sue undici figlie, sovrastata da santa Barbara di Bruges.
Nella quarta sezione, per la pittura di narrazione (in cui sono raffigurati più eventi), è esposta La Passione di Cristo (1470), con ventidue scene della passione, commissionata da Tommaso Portinari (direttore della filiale del Banco Mediceo a Bruges e addetto ai prestiti e cambiali). Il dipinto suggerisce un vero e proprio pellegrinaggio interiore a Gerusalemme.
La quinta sezione è dedicata agli altari di committenza privata come La Madonna con Bambino ed Angeli (National Gallery of Art di Washington, 1480-85). Dal 1480 la bottega di Memling divenne altamente produttiva, al punto che aprì un secondo laboratorio con diversi lavoranti. Con ogni probabilità disponeva di un repertorio di modelli, basati su un numero limitato di composizioni, attraverso i quali era in grado di soddisfare prontamente le richieste della numerosa clientela. Il Cristo Benedicente (Genova, 1485) è esposto accanto alla copia, più enfatica e drammatica, del Ghirlandaio, fatto che attesta la presenza del quadro a Firenze nel XV secolo.
L’ultima sezione è dedicata alle importanti committenze di ricche famiglie, come il Trittico di Adriaan Reins (Bruges, 1480) e il Trittico Pagagnotti, riassemblato per questa mostra, presenta insieme la tavola centrale Madonna in trono col Bambino e due angeli (Uffizi, 1480) e gli scomparti laterali con San Giovanni Battista e San Lorenzo (National Gallery di Londra, 1480), consentendo la visione dell’ambientazione unica e della prospettiva comune dei tre scomparti.
Alcuni restauratori hanno negato il trasferimento a Roma del Trittico del Giudizio universale. L’opera commissionata da Angelo Tani, per celebrare le nozze con Caterina Tanaglie, fu spedita in Italia via nave ma questa fu attaccata dai pirati anseatici e così rimase a Danzica (Muzeum Narodowe). Si raccomanda di scegliere giorni lavorativi e orari insoliti per la visita alla mostra, che richiede un tempo di visualizzazione prolungato per apprezzare le opere e i dettagli.
Interessanti gli interventi proposti dalle Scuderie con il curatore e autorevoli storici dell’arte (22, 29 ottobre; 12, 19, 26 novembre e 10 dicembre) e i focus su una singola opera (14 novembre, 19 dicembre e 9 gennaio), oltre ai laboratori per ragazzi.
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Informazioni utili:
Memling. Rinascimento fiammingo
11 Ottobre 2014 > 18 Gennaio 2015
a cura di Till-Holger Borchert
Via XXIV Maggio 16, Roma
Orari: Domenica – giovedì dalle 10.00 alle 20.00 – Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti: Intero € 12,00 – Ridotto € 9,50 (per gli abbonati Metrebus Card e possessori di un BIT vidimato)
Infoline e Prenotazioni: per singoli, gruppi e laboratori T. +39 06 39967500 – per le scuole T. +3906 39967200 – Sito internet www.scuderiequirinale.it
Catalogo: Skira
Mostra sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, promossa da Roma Capitale, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in coproduzione con Arthemisa Group.