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Un grande Renoir in mostra alla Fondazione Pierre Gianadda di Martigny

Renoir - Nu ou jeune fille couchee en buste, 1905
Renoir – Nu ou jeune fille couchee en buste, 1905

20 giugno – 23 novembre 2014, Fondation Pierre Gianadda, Martigny, Svizzera 

Dopo le numerose retrospettive storiche sui maestri dell’impressionismo organizzate negli ultimi vent’anni – Degas (1993), Manet (1996), Gauguin (1998),Van Gogh (2000), Berthe Morisot (2002) e Monet (2011) – la Fondation Pierre Gianadda rende omaggio a Pierre-Auguste Renoir (1841-1919).

La mostra propone una lettura nuova dell’opera di Renoir (Revoir Renoir è il titolo), con più di 100 opere che raccontano tutta la sua storia – sessant’anni di creatività – ma anche la sensibile diversità della sua ispirazione. Il lucido percorso cronologico propone nelle sue fasi  il temperamento spesso intimista del pittore, che ha raccontato parimenti il paesaggio e l’eterno femminino, le scene di genere e le nature morte.

Si tratta in gran parte di opere inedite provenienti da collezioni particolari raramente prestate ma anche di numerosi dipinti provenienti dai più grandi musei del mondo (Museo Pushkin, Museo di San Paolo del Brasile, Museo Thyssen-Bornemisza, Palazzo del Principe di Monaco; Musée d’Orsay, Orangerie, Petit Palais e Marmottan, Parigi; Fondation Ephrussi de Rothschild / Académie des Beaux-Arts, Saint-Jean Cap Ferrat) così come da istituzioni svizzere (Ginevra, Basilea, Berna, Losanna, Winterthur, Fondation Bührle et Kunsthaus, Zurigo), che permettono di dare una visione nuova della sua opera nel cuore dell’impressionismo francese. Due sculture monumentali raramente esposte (Vénus Victrix del Petit Palais, Parigi e La grande laveuse accroupiedella Fondation Pierre Gianadda) chiudono il percorso della mostra.

Renoir - Mme-Gaston-Bernheim-de-Villers, 1901
Renoir – Mme-Gaston-Bernheim-de-Villers, 1901

Il catalogo che accompagna l’esposizione dedicata a Renoir è ricco di testi, dovuti a una decina di specialisti, storici dell’arte e testimoni familiari, e tratta di temi molto diversi come le amicizie del pittore con gli scrittori (di  Sylvie Patry, conservatrice capo, Musée d’Orsay), il rapporto con il fratello Edmond Renoir (di Marc Le Coeur), il pittore Caillebotte (di Pierre Wittmer), il mercante Paul Durand-Ruel (di Caroline Godfroy Durand-Ruel), il pittore  Albert André (di Flavie Mouraux Durand-Ruel) e l’ammirazione di Pablo Picasso (di Augustin de Butler).

Dal punto di vista più museale Daniel Marchesseau propone un’analisti tematica integrando le informazioni, mentre Lukas Gloor inquadra la comparsa delle opera del maestro nelle collezioni svizzere nel XX secolo e Cécile Bertran, conservatrice del museo Renoir, rivela, grazie ad una ampia serie di fotografie acquisite nell’autunno 2013 dalla città di Cagnes-sur-Mer, la vita familiare dell’artista nella sua proprietà delle Collettes.

Renoir - Roses mousseuses vers 1890 ht 35.5 x 27 cm Musee d Orsay Paris Copyright RMN
Renoir – Roses mousseuses, vers 1890

La selezione delle opere non mancherà di sedurre un largo pubblico che ritroverà l’immaginario più noto dell’artista, ma scoprirà soprattutto un gran numero di tele poco – se non del tutto – sconosciute, provenienti da  collezioni private europee.

Infatti il talentuoso allievo del pittore di origine svizzera Charles Gleyre, nell’atelier del quale si rapporta con l’Ecole des Beaux-Arts di Parigi con i suoi compagni Claude Monet e Frédéric Bazille, identifica presto il suo campo di ispirazione femminile: prima Lisa (1872), poi la voluttuosa Suzanne Valadon che poserà in rue Cortot prima di seguire i consigli di Degas e diventare quel’artista riconosciuta che la Fondation Pierre Gianadda presentò nel 1996.

E’ d’altra parte in rue Cortot che Renoir dipinge “Le Jardin du moulin de la galette” dove questo cantore della bellezza femminile – come Monet lo è delle variazioni più effimere della luce – si impone doppiamente come ritrattista e paesaggista prima di rispondere a molte commesse della fortunata borghesia parigina (La Comtesse Edmond de Pourtalès, Elisabeth et Alice Cahen d’Anvers).

Il suo incontro con Aline Charigot, la madre dei suoi tre figli, Pierre, Jean e Claude (detto « Coco »), che egli sposa nel 1890, è determinante per la sua ispirazione. Nel corso degli anni dedica a lei anche una voluttuosa Maternité, ma è naturalmente nelle numerose variazioni attorno ai Nus (nudi) che egli si impone al pubblico più attento.

Curatore della mostra è Daniel Marchesseau, Conservateur général honoraire du Patrimoine.

Renoir - L'enfant a la pomme ou Gabrielle Jean Renoir et une filette, 1895-1896
Renoir – L’enfant a la pomme ou Gabrielle Jean Renoir et une filette, 1895-1896

INFORMAZIONI UTILI

REVOIR RENOIR

FONDATION PIERRE GIANADDA

20 giugno – 23 novembre 2014

Orari: tutti i giorni ore 9.00-19.00

Rue du Forum 59 – 1920 Martigny (Svizzera)

Tel.: (+41) 27 722 39 78

Informazioni in Italia: 031.269393

www.gianadda.ch
Il biglietto di ingresso

adulti CHF 20.-  € 16,50

terza età: CHF 18.-  € 15,00

famiglie: CHF 42.-  € 35,50

bambini oltre 10 anni e studenti: CHF 12.- € 10,00

catalogo: CHF 45.- (37,50 €)

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