E’ ora legge il decreto cultura presentato da Franceschini lo scorso 16 luglio e successivamente contestato e definito da Renzi troppo annacquato. Dopo l’approvazione alla Camera, il Senato ha votato la fiducia con 159 sì, 90 no e nessun astenuto.
“Questa legge abbatte due barriere che per troppo tempo hanno monopolizzato il dibattito italiano: quella del rapporto tra pubblico e privato e quella della separazione tra la tutela e la valorizzazione. Adesso non ci sono più scuse: veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire” – ha affermato il ministro Dario Franceschini.
Molteplici saranno le novità: in primis l’ArtBonus, ovvero le agevolazioni fiscali previste per i privati che finanzieranno restauri, iniziative culturali e sosterranno enti e luoghi di cultura, attraverso un credito d’imposta pari al 65% fino al 2015 e pari al 50% dal 2016 al 2019.
Segue Pompei, oggetto di preoccupazione ormai da troppo tempo. La legge cultura garantirà la massima trasparenza nelle procedure di gara per gli appalti del Grande Progetto Pompei e, al fine di rispettare la scadenza del programma comunitario e accelerare la realizzazione degli interventi, sarà costituita una segreteria tecnica di progettazione composta da 20 unità di personale.
Gli spazi della Reggia di Caserta, ovvero la Reggia, il Parco reale, il Giardino all’inglese, l’Oasi di San Silvestro e l’Acquedotto Carolino, dovranno essere riassegnati entro il 31 dicembre 2014, con l’obiettivo di restituire all’intero complesso la sua destinazione culturale, educativa e museale.
Entro la fine del 2014 sarà inoltre adottato il Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” destinato a crescere l’attrattiva del Belpaese. Saranno individuati siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali saranno organizzati interventi di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale anche a fini turistici.
Come aveva affermato Franceschini, non esisteranno più incarichi ventennali: i dirigenti museali saranno rinnovati ogni 3-5 anni attraverso procedure di selezione pubblica. E i pareri delle Sovrintendenze potranno essere riesaminati (entro 10 giorni) d’ufficio o da un’altra amministrazione.
Via libera ai selfie da museo: sarà d’ora in poi possibile scattare foto per uso personale in tutti i musei, eccezion fatta per i beni archivistici e librari.
Diversi i punti riguardano inoltre il turismo, dagli incentivi per migliorare le promozioni, alla riqualificazione delle strutture ricettive che godranno di un credito d’imposta del 30% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia ed eliminazione delle barriere architettoniche, fino alla creazione di circuiti turistici di eccellenza adeguatamente pubblicizzati e promossi.
Infine, già avviato dalla Legge Bray, continua il processo di risanamento delle fondazioni lirico sinfoniche con nuove agevolazioni e semplificazioni di procedure di collocamento del personale, nonché risparmi di spesa. Le fondazioni virtuose potranno inoltre godere di maggiore autonomia. La legge prevede novità anche per il cinema, a partire dalle agevolazioni fiscali per gli investimenti esteri in Italia, utilizzando manodopera italiana. Tax credit anche per le piccole sale cinematografiche storiche.