Mina Gregori, massima esperta di Caravaggio e l’allieva di Roberto Longhi, ha scoperto in una collezione europea la vera Maddalena di Caravaggio.
La “Maddalena in estasi” è il dipinto che il pittore aveva sulla barca in direzione Porto Ercole, nel suo ultimo viaggio e poi sparito nel nulla. Sono almeno otto le versioni sparse per il mondo. Ma è questa l’originale.
Mina Gregori è sicura: “L’incarnato del corpo di toni variati, l’intensità del volto. I polsi forti e le mani di toni lividi con mirabili variazioni di colore e di luce e con l’ombra che oscura la metà delle dita sono gli aspetti più interessanti e intensi del dipinto. È Caravaggio“.
Inoltre sul retro del dipinto c’era un foglietto con grafia seicentesca che recita: “Madalena reversa di Caravaggio a Chiaia ivi da servare pel beneficio del Cardinale Borghese di Roma”.
Secondo la Gregori: “Questo documento conferma in modo definitivo l’identificazione e l’attribuzione del quadro”
L’opera di Michelangelo Merisi, al secolo Caravaggio, è un dipinto a olio su tela delle dimensioni di 106 x 91 cm che è stato datato tra il 1606 e il 1610. L’opera, o meglio, una delle sue copie, considerate finora autentica, è conservata in una collezione privata a Roma.
La Maddalena, protagonista della tela è in contemplazione, col capo abbandonato all’indietro e lo sguardo perduto. Una rappresentazione assolutamente nuova e in qualche modo rivoluzionaria che avrebbe influenzato molti altri artisti. Ne è un esempio l’Estati di Santa Teresa del Bernini.