La nuova sede della Fondazione Prada a Milano (in Largo Isarco 2) apre al pubblico oggi sabato 9 maggio 2015. Parallelamente agli spazi di Milano, rimarrà attiva la sede di Venezia nel palazzo settecentesco di Ca’ Corner della Regina, dove è presentata l’esposizione “Portable Classic”, co-curata da Salvatore Settis e Davide Gasparotto. Nella sede milanese sono in corso diverse mostre. Tra cui “Serial Classic” (sino al 24 agosto 2015), co-curata da Salvatore Settis e Anna Anguissola, è dedicata alla scultura classica ed esplora il rapporto ambivalente tra originalità e imitazione nella cultura romana e il suo insistere sulla diffusione di multipli come omaggi all’arte greca. Il percorso espositivo riunisce più di 60 opere e si apre con un approfondimento sugli originali perduti e loro copie multiple, rappresentate da due serie particolarmente note come il “Discobolo” e la “Venere accovacciata”. Altri due importanti nuclei sono dedicati ai temi dei materiali e del colore dei bronzi e dei marmi classici. L’ ”Apollo di Kassel”, ad esempio, è riproposto in due recenti calchi in gesso che riproducono la superficie bronzea dell’originale greco perduto e la coloritura delle copie romane in marmo. “An Introduction” (sino al 10 gennaio 2016) nella galleria Sud della Fondazione, ex laboratorio del precedente complesso industriale che sfocia negli ampi spazi del Deposito, si presenta come un intenso accenno espositivo a un percorso tra istituzionale e personale sul modo di ricercare e collezionare, nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant. e Germano Celant. È un intreccio tra studio e passione per l’arte che, assunte caratteristiche pubbliche e private, ha portato all’apertura di una Fondazione. “In Part” (sino al 31 ottobre 2015), a cura di Nicholas Cullinan, è invece concepita attorno a un nucleo tematico di opere selezionate dalla Collezione Prada. La mostra esplora l’idea del frammento corporeo nelle sculture di Maurizio Cattelan, Lucio Fontana e Pino Pascali, nella rappresentazione delle rovine nel lavoro di John Baldessari, David Hockney e Francesco Vezzoli, nell’uso del primo piano fotografico nella costruzione della figura nei dipinti di William Copley, John Wesley e Domenico Gnoli, nei ritratti deformati di Llyn Foulkes, nelle silhouette incomplete di Yves Klein, nella sovrapposizione di figure nell’opera di Francis Picabia. Alcune opere di Charles Atlas, Bruce Nauman, Robert Rauschenberg e Richard Serra, provenienti da musei e istituzioni internazionali, estendono la riflessione sull’idea d’incompletezza come sintomo dello spirito moderno. Aktri spazi ospitano esposizione di lavori di artisti come Robert Gober (1954) e Louise Bourgeois (1911-2010). Mentre lo spazio flessibile e multifunzionale del Cinema ospita Roman Polanski: My Inspirations, il documentario intervista realizzato nel 2015 da Laurent Bouzereau presentato per la prima volta al pubblico in questa occasione e accompagnato da una rassegna di film.
In occasione dell’apertura della nuova sede milanese, domenica 3 maggio si è tenuta una cena inaugurale che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e personalità del mondo dell’arte, della cultura e dell’imprenditoria.
Alla presenza dei Presidenti della Fondazione, Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, hanno preso parte all’evento: il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, il Prefetto della Città di Milano Francesco Paolo Tronca, l’Amministratore delegato Expo 2015 Giuseppe Sala; il curatore della mostra “Serial Classic” Salvatore Settis, Rem Koolhaas, Germano Celant, i direttori e i curatori dei principali musei internazionali SE Al Mayassa bint Hamad Al-Thani (Qatar Museums Authority), Nicholas Serota (Tate), Chris Dercon (Tate Modern), Michael Govan (LACMA), Glenn D. Lowry (MoMA), Bernard Blistène (Centre Pompidou), Okwui Enwezor (La Biennale di Venezia), Daniel Birnbaum (Moderna Museet), Hans Ulrich Obrist e Julia Peyton-Jones (Serpentine Gallery), Massimiliano Gioni (New Museum); gli artisti Robert Gober, Thomas Demand, Damien Hirst, Jeff Koons, Carsten Höller, Steve McQueen, Andreas Slominski, Francesco Vezzoli, Peter Fischli, Maurizio Cattelan, Andreas Gursky, Wade Guyton, Anish Kapoor e Goshka Macuga; personalità del mondo della cultura, del giornalismo e dell’impreditoria come Umberto Eco, Ferruccio De Bortoli, Roberto Napoletano, Michelle Kuo, Mark Rappolt, Amanda Sharp, Matthew Slotover, Stefano Boeri, Franca Sozzani, Stefano Tonchi, Afef e Marco Tronchetti Provera, Gaetano Miccichè e Alberto Nagel.
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