Il Toronto Film Festival ha annunciato qualche giorno fa la line-up dei film che verranno presentati nei giorni della rassegna, dal 10 al 20 settembre. Un’offerta così ricca da far impallidire Venezia, il che non costituisce per forza un pregio o pone in difetto LA Mostra del Cinema, che dovrebbe distinguersi non per quantità ma, quanto meno, per gusto.
A Venezia però, ormai, anno dopo anno a farla da padrona è la sciatteria e, come al solito, anche quest’anno vincerà il film d’essai per il cestone DVD da 3 €.
Film di apertura quest’anno per Toronto Film Festival: Demolition di Jean-Marc Vallée (quello di Dallas Buyers Club. e C.R.A.Z.Y.), come protagonista Jake Gyllenhaal nel ruolo di un broker che dopo la perdita della moglie va un po’ fuori di testa. Non è da confondere con il Southpaw, che ha come protagonista Jake Gyllenhaal nei panni di un pugile che va un po’ fuori di testa dopo la perdita della moglie.
Gyllenhaal, por ricordiamo, è in apertura anche alla Mostra del cinema di Venzia con Everest (che già puzza di scult).Tra le anteprime mondiali del Toronto Film Festival troviamo anche: The Martian, di Ridley Scott con Matt Damon. Ridley Scott, la fantascienza, Marte, lo spazio… Aria nuova in cucina insomma.
In anteprima mondiale troviamo anche Stonewall di Roland Emmerich, con Jonathan Rhys-Meyers; il lesbo legal drama con Julianne Moore e Ellen Page: Freeheld; il nuovo documentario di Michael Moore’s, Where to Invade Next.
Poi ancora, Families il nuovo Jean-Paul Rappeneau, che non sforna un buon film da circa 25 anni. E, a proposito di francesi attempati, anche Un plus une di Claude Lelouch.
Buone sensazioni per The Program, biopic su Lance Armstrong di Stephen Frears, regista mai abbastanza premiato.
In comune con Venezia troviamo: Anomalisa di Charlie Kaufman and Duke Johnson, Black Mass di Scott Cooper (quello con Johnny Deep, ma brutto, e una rediviva Sienna Miller), The Danish Girl di Tom Hooper (quello col premio Oscar Eddie Redmayne, ma in versione transessuale).
Da Cannes arrivano anche in Americana The Lobster di Yorgos Lanthimos, Sicario di Denis Villeneuve e l’ungherese Son of Saul di Laszlo Nemes. Ah, e Youth di Pablo Sorrentino.
World Premieres
Beeba Boys (Deepa Mehta)
Colonia (Florian Gallenberger)
Demolition (Jean-Marc Valee)
Desierto (Jonas Cuaron)
The Dressmaker (Jocelyn Moorhouse)
Eye in the Sky (Gavin Hood)
Families (Jean-Paul Rappeneau)
The Family Fang (Jason Bateman)
Forsaken (Jon Cassar)
Freeheld (Peter Sollett)
Guilty (Meghna Gulzar)
Hyena Road (Paul Gross)
The Lady in the Van (Nicholas Hytner)
Lolo (Julie Delpy)
Maggie’s Plan (Rebecca Miller)
The Man Who Knew Infinity (Matt Brown)
The Martian (Ridley Scott)
Parched (Lena Yadav)
The Program (Stephen Frears)
Septembers of Shiraz (Wayne Blair)
Stonewall (Roland Emmerich)
Sunset Song (Terence Davies)
Trumbo (Jay Roach)
Un plus une (Claude Lelouch)
Where to Invade Next (Michael Moore)
Canadian or North American Premieres
Anomalisa (Charlie Kaufman and Duke Johnson)
Beasts of No Nation (Cary Fukunaga)
Black Mass (Scott Cooper)
Brooklyn (John Crowley)
The Club (Pablo Larrian)
The Danish Girl (Tom Hooper)
Dheepan (Jacques Audiard)
I Smile Back (Adam Salky)
The Idol (Hany Abu-Assad)
Legend (Brian Helgeland)
Len and Company (Tim Godsall)
The Lobster (Yorgos Lanthimos)
Louder Than Bombs (Joachim Trier)
Mountains May Depart (Jia Zhang-ke)
Office (Johnny To)
Remember (Atom Egoyan)
Room (Lenny Abrahamson)
Sicario (Denis Villeneuve)
Son of Saul (Laszlo Nemes)
Spotlight (Tom McCarthy)
Summertime (Catherine Corsini)
Victoria (Sebastian Schipper)
Youth (Pablo Sorrentino)