La Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini ospita per la prima volta a Roma una mostra dedicata alla figura e all’opera di Mattia Preti, uno dei maggiori esponenti dell’arte italiana del Seicento. L’esposizione, ideata da Vittorio Sgarbi e Giorgio Leone, attuale direttore della Galleria Corsini e curatore dell’esposizione e sarà aperta da domani, 28 ottobre, fino al 18 gennaio 2016.
L’intento è quello di approfondire un aspetto ancora poco chiarito della vicenda artistica del pittore: la sua formazione nella Roma papale dopo la morte di Caravaggio.
Ventidue capolavori provenienti da istituzioni europee e italiane, dal Musée des Beaux-Arts di Carcassonne agli Uffizi, dalla Galleria Nazionale di Cosenza alla Pinacoteca di Brera, e da alcune collezioni private italiane, londinesi e svizzere permettono di ripercorrere le tappe iniziali della carriera del “Cavaliere Calabrese” dal suo arrivo a Roma fino al 1649, anno della commissione dello stendardo giubilare di San Martino al Cimino che prelude alla piena affermazione pubblica di Mattia Preti e alle grandi decorazioni dei primi anni Cinquanta del Seicento.
Il pittore si trasferirà poi a Napoli nel 1653 e infine a Malta nel 1661, dove morirà nel 1699.
Tra le opere esposte sono presenti alcuni inediti e capolavori della produzione giovanile dell’artista, divisa tra committenze private e prime affermazioni pubbliche: il Soldato del Museo Civico di Rende, il Sinite Parvulos e il Tributo della moneta di Brera, per la prima volta messi a confronto con il Tributo della Galleria Corsini, la Negazione di Pietro di Carcassonne, la Fuga da Troia di Palazzo Barberini, il Salomone sacrifica agli idoli e la Morte di Catone di collezione privata, ma anche il Miracolo di San Pantaleo, probabilmente la sua prima committenza pubblica romana.
Una sezione della mostra, inoltre, è dedicata al complesso rapporto con il fratello Gregorio, pittore anch’egli, con cui Mattia Preti collaborò direttamente, come nel caso della Madonna della Purità della Chiesa Monumentale di San Domenico di Taverna.
Il percorso espositivo è volutamente incentrato sul confronto con le opere presenti nell’allestimento storico della Galleria Corsini realizzate dai pittori ai quali Mattia Preti si ispirò, dando vita a un ricco e articolato dialogo: dal San Giovannino di Caravaggio, al Trionfo d’Amore di Poussin, dall’Erodiade di Vouet alla Salomé di Guido Reni, dal Presepe e l’Ecce homo di Guercino fino al Miracolo di Sant’Antonio di Sacchi.
I dipinti saranno collocati in diretto dialogo con quelli della Galleria creando un percorso per cammei esaltati da una illuminazione appositamente ideata.
Nell’arco della durata della mostra saranno organizzate conferenze tenute dai membri del Comitato di studio e da specialisti di Mattia Preti, in modo da affrontare le problematiche connesse alla giovinezza del pittore.
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INFORMAZIONI UTILI:
Mattia Preti: un giovane nella Roma dopo Caravaggio
28 ottobre 2015 – 18 gennaio 2016
Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini
Via della Lungara 10 – 00165 Roma
a cura di Giorgio Leone
Comitato di studio: Maria Grazia Bernardini, Luca Calenne, Giovanna Capitelli, Francesca Cappelletti, Riccardo Lattuada, Giorgio Leone, Raffaella Morselli, Gianni Papi, Daniela Porro, Keith Sciberras, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati, Giuseppe Valentino, Rossella Vodret
Orari Dal mercoledì al lunedì 8,30-19,30 (ultimo ingresso ore 19.00)
Martedì chiuso
Informazioni
mattiapretilagiovinezza@gmail.com
Tel. 0668802323
La mostra è visitabile con il biglietto di ingresso della Galleria Corsini
Tariffe
Intero € 5,00
Ridotto € 2,50
L’ingresso è gratuito la prima domenica di ogni mese
La mostra è organizzata dal Segretariato Regionale Mibact per la Calabria, diretto da Salvatore Patamia, e dal Segretariato Regionale Mibact per il Lazio, diretto da Daniela Porro, con il finanziamento della Regione Calabria
galleriacorsini.beniculturali.it
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