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Ferrari 335 S Spider Scaglietti del 1957. All’asta la Regina della Velocità

1957 Ferrari 335 S Spider Scaglietti, telaio 0674, stima 28 - 32 M€ / 30 – 34 M$ | Mike Hawthorn / Luigi Musso, 24 Heures du Mans 1957 © Diritti riservati
1957 Ferrari 335 S Spider Scaglietti, telaio 0674, stima 28 - 32 M€ / 30 – 34 M$ | Mike Hawthorn / Luigi Musso, 24 Heures du Mans 1957 © Diritti riservati
1957 Ferrari 335 S Spider Scaglietti, telaio 0674, stima 28 – 32 M€ / 30 – 34 M$ | Mike Hawthorn / Luigi Musso, 24 Heures du Mans 1957 © Diritti riservati

Asta Retromobile, venerdì 5 febbraio 2016, Parigi, Artcurial

Parigi – Dopo la vendita della Collezione Baillon e il record mondiale di aggiudicazione in asta conquistato nel 2015 con la Ferrari 250 California Spider (battuta per 16,3 M€ / 18,5 M$) nel corso della vendita organizzata presso il Salon Retromobile 2015, Artcurial Motorcars presenterà per l’edizione 2016 del Salon, una delle vetture più iconiche della storia delle automobili da corsa: la Ferrari 335 S Spider Scaglietti del 1957, telaio 0674, proveniente dalla collezione di Pierre Bardinon. L’auto è stimata 28.000.000 – 32.000.000 € (30.000.000 – 34.000.000 $).

« Sia un’opera d’arte sia la Regina della Velocità, quest’auto rappresenta la quintessenza della perfezione: bellezza, rarità, successi di gara, storia, autenticità e provenienza! » ha commentato Matthieu Lamoure, direttore generale di Artcurial Motorcars.

957 Ferrari 335 S Scaglietti Spider, telaio 0674, stima 28 - 32 M€ / 30 – 34 M$ | Wolfgang von Trips, Mille Miglia 1957 © Ted Walker, Ferret Fotographic
957 Ferrari 335 S Scaglietti Spider, telaio 0674, stima 28 – 32 M€ / 30 – 34 M$ | Wolfgang von Trips, Mille Miglia 1957 © Ted Walker, Ferret Fotographic

Una vettura «vincente» da fabbrica
La 335 S Scaglietti esce dalle fabbriche Ferrari all’inizio del 1957 stretta in una straordinaria carrozzeria Scaglietti caratterizzata da un design che risponde a tutte le esigenze di una potente vettura da corsa. A quel tempo venne dotata di un motore da 3,8 litri V12 tipo 140 (315 S) costituito con doppio albero a camme per serie di cilindri, che produce circa 365 CV. Nel marzo di quell’anno è entrata a far parte della scuderia Ferrari per gareggiare nella 12 Ore di Sebring pilotata da Peter Collins e Maurice Trintignant, dove si colloca al sesto posto. Ad ogni modo, gli italiani attendevano la Mille Miglia in maggio, quando i team migliori e i piloti più esperti si confrontano su un percorso di 1 600 km senza alcuna sosta. Ferrari allinea quattro vetture, compreso un esemplare dal telaio 0674 affidato a Wolfgang von Trips che si posiziona secondo, alle spalle della Ferrari di Piero Taruffi. Ritornata negli atelier Ferrari, ne viene potenziato il motore conferendogli una capacità di 4,1 litri che trasforma il progetto in una 335 S. Con quasi 400 cavalli, la nuova versione poteva raggiungere i 300 km/h.
In occasione della 24 Ore di Le Mans, l’automobile viene affidata a Mike Hawthorn (futuro Campione del Mondo di Formula 1 nell’anno 1958) e a Luigi Musso. Hawthorn passa in testa alla Maserati e alla Jaguar fissando il primo record di giri nella storia della 24 Ore di Le Mans a più di 200 km/h (203,015 km/h di velocità media), purtroppo l’auto viene ritirata alla quarta ora di gara a causa di problemi meccanici. La bella Ferrari, quindi, si aggiudica il quarto posto nel Gran Premio di Svezia e il secondo nel Gran Premio del Venezuela il 3 novembre 1957 (alla guida ancora il team Hawthorn-Musso), portando la casa Ferrari alla vincita del Titolo Mondiale Costruttori. Nel gennaio 1958 viene venduta a Luigi Chinetti, importatore ufficiale di Ferrari per il Nord America, basato a New York.
Il 24 febbraio di quello stesso anno, con Masten Gregory e Stirling Moss al volante, la Ferrari 335 S vince il Grand Premio di Cuba. Nel corso della stagione 1958, con la guida di Gaston Andrey e Lance Reventlow (creatore della celebre Scarab) prende parte con successo a diverse corse in America, prima di essere venduta a Robert N. Dusek nel 1960, un architetto residente in Pennsylvania.

1957 Ferrari 335 S Scaglietti Spider, telaio 0674, stima 28 - 32 M€ / 30 – 34 M$ | Roma 1997, © Marcel Massini
1957 Ferrari 335 S Scaglietti Spider, telaio 0674, stima 28 – 32 M€ / 30 – 34 M$ | Roma 1997, © Marcel Massini

 

Un giorno, alla domanda sul perchémancasse una collezione presso la fabbrica di Maranello,
Enzo Ferrari rispose: «Non è necessaria, l’ha fatta Bardinon per me.»

 

La collezione Bardinon
In seguito a questa avventura americana, nel 1970, l’automobile viene trasferita in Francia. L’architetto americano la vende a Pierre Bardinon, astuto collezionista che negli anni ha riunito circa cinquanta Ferrari, compresi i modelli più iconici e rappresentativi della storia del marchio. Collocata nei pressi di Aubusson, la collezione è ritenuta una delle più importanti in termini di Ferrari. «Le Bardinon possiedono i più alti requisiti : sono le automobili da corsa Ferrari di maggior successo! » spiega Hervé Poulain, Presidente d’onore di Artcurial. Parte della collezione di Pierre Bardinon per più di quarant’anni, la Ferrari 335 S Scaglietti è stata conservata e utilizzata regolarmente, al punto da presentare oggi condizioni eccellenti.

Bardinon è un nome noto agli amanti delle automobili da corsa e, dietro questo nome, c’è un personaggio che ha esercitato una forte influenza sul mondo del collezionismo nel corso della seconda metà del Ventesimo Secolo. Appassionato di motori sportivi sin dalla tenera età, l’industriale, pilota lui stesso, ha assemblato una inarrivabile raccolta dedicata a Ferrari e alla corsa su asfalto.

Inizialmente, Bardinon era affascinato dalle Bugatti, in seguito dalle Jaguar, solo alla fine del 1960 diviene un devoto estimatore di Ferrari. Grazie a questa passione è riuscito a riunire i modelli più rari, quelli caratterizzati da una storia di gara più interessante, mettendo insieme un gruppo di celebri automobili provenienti dalla fabbrica di Maranello, circa cinquanta, comprese le 9 vincitrici della 24 Ore di Le Mans. Una collezione di questo calibro ha esigenze specifiche atte a preservare in vita le vetture. Per rendere ciò possibile, Pierre Bordinon, ha disegnato un proprio circuito privato « il giardino della velocità », una distesa di bitume circondata dalla natura, sul quale ha invitato a misurarsi le equipe Matra e Alpine, i club dei marchi Ferrari, Bugatti e Bentley, e sviluppato legami con importanti manifatture quali Peugeot, Mercedes-Benz, Alfa Romeo, Porsche…

L’asta al Salon Retromobile 2016
In seguito alla fortunata asta del 2015, il Dipartimento Auto da Collezione di Artcurial proporrà una vendita spettacolare per il 2016, l’asta si svolgerà in due giorni.
Venerdì 5 febbraio, saranno presentate 130 automobili, tra le quali cinque importanti Ferrari:
– Ferrari 335 S Spider Scaglietti del 1957 proveniente dalla collezioni di Pierre Bardinon
(stima: 28 – 32M€ / 30 – 34 M$),
– Ferrari 250 GT SWB Berlinetta del 1963 proveniente dalla collezione di Antoine Midy
(stima: 9 – 12 M€ / 10 – 13,2 M$)
– Ferrari Testarossa Spider del 1986 realizzata per Gianni Agnelli
(stima: 700 000 . 1 100 000 € / 750 000 -1,3 M$)
– Ferrari 250 GT Cabriolet Serie 2 del 1962, appartenuta al Re del Marocco, proveniente dalla collezione di Adrien Maeght
(stima: 1,4 – 1,8M€ / 1,5 – 1,9M$)
– Ferrari 365 GTB/4 Daytona del 1972
(stima: 750.000 – 900.00 € / 800 000 – 950 000800 000 – 950 000 $)

Sabato 6 febbraio, Artcurial Motorcars celebra la tradizione di un marchio francese: Citroën. Circa quaranta modelli molto popolari collezionati da André Trigano, ai quali si aggiungono altre dieci double chevron, in grado di tracciare la storia della maison.

Un anno da record per Artcurial Motorcars
Il 2015 è stato un anno di sfondamento per Artcurial Motorcars che si conferma leader in Europa nel mercato d’asta legato al collezionismo di automobili. Organizzando l’asta ufficiale del Salon Retromobile a Parigi e la serie di aste di Le Mans Classic e Automobili sugli Champs-Élysées, il volume di vendite annuale di questo dipartimento guidato da Matthieu Lamoure è passato da 6 M€ / 6,9 M$ nel 2009 a 71 M€ / 78 M$ nel 2015.

www.artcurial.com

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