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Il ritorno dei lunghi colli: Livorno celebra Amedeo Modigliani

Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Paris, 1920) Fillette en bleu, 1918 olio su tela, 116 x 73 cm collezione Jonas Netter Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Paris, 1920) Fillette en bleu, 1918 olio su tela, 116 x 73 cm collezione Jonas Netter
Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Paris, 1920) Fillette en bleu, 1918 olio su tela, 116 x 73 cm collezione Jonas Netter
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Da Parigi a Livorno e ritorno. Per i 100 anni dalla morte la città toscana riporta a casa il suo artista prediletto: Amedeo Modigliani. I capolavori delle collezioni Netter e Alexandre sono in mostra dal 7 novembre al 16 febbraio 2020 al Museo della Città di Livorno.

Leggenda e tragedia si alimentano e confondono quando si parla di Amedeo Modigliani. Ormai sembra impossibile discernere la qualità artistica del pittore dalla travagliata vicenda esistenziale dell’uomo, ideale perfetto di temperamento mediterraneo trapiantato nella Parigi dei bohémien . E da bohémien mediterraneo visse, come un affascinante artista decadente in una Ville Lumiére disposta a nutrirsi della sua vita controversa. Anche della sua arte, ovviamente: ritratti dove la bellezza rinascimentale trovava moderna linfa nei colli vertiginosi e negli occhi svuotati.

Questa magia è pronta a fare ritorno a casa, dove tutto è incominciato. Livorno, città natale dell’artista, presenta la grande retrospettiva Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre al Museo della Città di Livorno dal 7 novembre 2019 al 16 febbraio 2020. L’esposizione è il risultato dell’incrocio dell’attività collezionistica di Paul Alexandre e Jonas Netter, due dei più intensi e appassionati conoscitori di Modigliani. L’hanno sostenuto in vita e ora, a 100 anni dalla sua morte, collaborano per dare vita a una mostra particolarmente attesa per la città di Livorno.

Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Paris, 1920) Elvire au col blanc (Elvire à la collerette), 1917 o 1918 olio su tela, 92 x 65 cm collezione Jonas Netter
Amedeo Modigliani (Livorno,1884 – Paris, 1920)
Elvire au col blanc (Elvire à la collerette), 1917 o 1918
olio su tela, 92 x 65 cm
collezione Jonas Netter

Tra le grandi opere in mostra il ritratto Fillette en Bleu del 1918, opera di grandi dimensioni che raffigura una bambina di circa 8-10 anni il cui vestitino e il muro retrostante sono dipinti di un delicato colore azzurro, in un ambiente ricolmo di dolcezza e innocenza; Il ritratto di Chaïm Soutine del 1916, suo caro amico durante gli anni parigini più difficili, seduto con le mani appoggiate sulle ginocchia; il ritratto Elvire au col blanc (Elvire à la collerette) dipinto tra il ’18 e il ’19 raffigurante la giovane Elvira, ritratta da Modigliani ben quattro volte, due da vestita e due nuda, conosciuta ed ammirata a Parigi per la sua folgorante bellezza; il ritratto Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne) del 1919, che ritrae la bella Jeanne Hébuterne di tre quarti mentre si rivolge allo spettatore in un atteggiamento pieno di naturalezza ed eleganza e capace di catture l’attenzione con suoi profondi occhi azzurri.

Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Paris, 1920) Fillette en bleu, 1918 olio su tela, 116 x 73 cm collezione Jonas Netter
Amedeo Modigliani (Livorno,1884 – Paris, 1920)
Fillette en bleu, 1918
olio su tela, 116 x 73 cm
collezione Jonas Netter

Se da una parte gli anni parigini furono seganti dalla dipendenza da alcol, dall’altra furono l’occasione per Modigliani di avvicinarsi al centro della cultura mondiale e di stringere relazioni con i più grandi artisti e poeti del tempo. Nei quartieri di Montparnasse e di Montmartre, Modigliani aveva infatti stretto amicizia con Guillaume Apollinaire, Chaïm Soutine, Paul Guillaume, Blaise Cendrars, Andrè Derain e Maurice Utrillo. Alcuni di questi lo accompagnano anche in mostra: Chaïm Soutine è presente con L’Escalier rouge à Cagnes, La Folle, L’Homme au chapeau e Autoportrait au rideau, a testimonianza di un legame che è andato oltre il confronto artistico. Spazi sereni, dove tutto è calmo e silenzioso, sono le atmosfere di Maurice Utrillo: come in Place de l’église à Montmagny, Rue Marcadet à Paris, Paysage de Corse. Suzanne Valadon e Andrè Derain contribuiscono con fascino e sensualità, inserendo il tema del nudo in aperta campagna con Trois nus à la campagne e Le Grand Bagneuses.

Le due città di Amedeo Modigliani, Livorno e Parigi, si incontrano così per celebrare un artista eterno, il cui fascino ci appare, a distanza di un secolo, ancora più seducente.

Amedeo Modigliani (Livorno,1884 - Paris, 1920) Fillette en bleu, 1918 olio su tela, 116 x 73 cm collezione Jonas Netter
Amedeo Modigliani (Livorno,1884 – Paris, 1920)
Fillette en bleu, 1918
olio su tela, 116 x 73 cm
collezione Jonas Netter

 

André Derain (Chatou, 1880 − Garches,1954) Les Grandes Baigneuses, 1908 olio su tela, 178 x 225 cm collezione Jonas Netter
André Derain (Chatou, 1880 − Garches,1954)
Les Grandes Baigneuses, 1908
olio su tela, 178 x 225 cm
collezione Jonas Netter

 

Suzanne Valadon (Bessines, 1865 − Paris, 1938) Trois nus à la campagne, 1909 olio su cartone, 61 x 50 cm collezione Jonas Netter
Suzanne Valadon (Bessines, 1865 − Paris, 1938)
Trois nus à la campagne, 1909
olio su cartone, 61 x 50 cm
collezione Jonas Netter

*Amedeo Modigliani (Livorno,1884 – Paris, 1920)
Fillette en bleu (dettaglio), 1918
olio su tela, 116 x 73 cm
collezione Jonas Netter

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