Primavere di fanciulle danzano per le tappezzerie neoclassiche di Palazzo Reale seminando “atmosfere Art Nouveau” a Milano. Intrecciate negli Iris che incoronano l’Ametista o colte nell’ammaliante Smeraldo riflesso nelle giovani iridi. Discinte nel Rubino. Fatate. Figlie di Alfons Mucha (1860-1939), padre dell’Art Nouveau: grazie angelicate e/o fatali inscritte nell’affiche. Icone di stile, emblemi di un’epoca: la Belle Epoque.
L’ornamento elevato a bellezza. L’eleganza fatta a manifesto. Sono centinaia – 220 i pezzi in mostra compresi maioliche, oggetti, gioielli per 8 sezioni tematiche – quelli che popolano le sale fino a primavera (20 marzo), quando le gemme dei manifesti lasceranno il posto a quelle apicali sugli alberi e gli spazi del palazzo ai cugini simbolisti nella mega rassegna in arrivo, in tandem con le cavalcate dinamiche di un Boccioni in profumo di anniversario: centenario della morte (1882-1916).
Analogie animali/artificiali. Sx: particolare della Torciera con libellule, 1910, di Alessandro Mazzucotelli
Fine Ottocento, primi del Novecento: Milano è un pullulare di “efflorescenze” metalliche ed evoluzioni vegetali. Profili femminili, linee flessuose e composizioni asimettriche. Un immaginario figurativo popolato da ninfee, rose, narcisi, pavoni, farfalle e pesci fluttuanti… elementi di una comune matrice estetica europea, chiamasi Art Nouveau, Jungendstil, Modern Style, Style Sapin, Stile Floreale o Liberty (da quel Arthur Liberty mercante britannico che esponeva nei suoi magazzini londinesi oggetti d’arte in “stile”). Da Porta Venezia al Sempione la serpentina Floreale è di casa (e di palazzo) e trova in Mucha per qualche mese (prima di trasferirsi al lume della lanterna di Genova in aprile, Palazzo Ducale 27 aprile-25 settembre) la trasposizione grafica e iconografica migliore nelle sue foglie e figlie patinate.
Foglie e figlie. Ai lati: La Topaze, 1900; al centro: Il Topazio (1900) dalla serie Les Pierres Précieuses
Patinate e raffinate. Creazioni terrene vegetali/creature femminili ideali: due assiomi, stilemi di Mucha miscelati nella sua opera e contemporaneamente crogiolati in trasparenze vitree, ceramiche o mosaici dai maestri “floreali” (in mostra una sezione dedicata).
Ecco l’Art Noveau. Mucha è Art Nouveau: inconfondibile cifra stilistica, simbolo e modus iconografico per eccellenza. L’artista ceco imprime il suo timbro fitoformico incastonando finezze simil botticelliane e preraffaellite nelle forme sinuose del mondo naturale, dal Fiore al Minerale. Movenze dal segno marcato e serpentino che si perdono nel Topazio, nelle Stagioni e nelle Arti: dal malinconico lirismo della Poesia all’energia conturbante della Danza, alla Musica e alla Pittura sedute e abbandonate su un quarto di Luna.
Alfons Mucha, Les Etoiles, Stella della sera, 1902
Quando non raffigurano aulicità del genere si materializzano nei prodotti più vari, senza perdere un minimo di sensualità e rubando completamente la scena al prodotto pubblicizzato. Come non scolarsi lo Champagne Ruinart o divorare scatole intere di biscotti Lefèvre-Utile quando una licenziosa fanciulla ti porge il calice o il piattino di biscuit, vestita di tanta eleganza e solo un leggero velo di tulle a coprirne le nudità? Come resistere alla tentazione di una Biere de la Meuse portata da una ninfa ammiccante cosparsa di papaveri e spighe di grano (con tanto di dita in bocca), o alla donna rapita dalla sigaretta Job con i lunghi capelli fluenti trasformati in spire e il fumo che sale divenendo un sinuoso nastro di seta?
Praticamente impossibile. “La forza creatrice della natura” resa nella bidimensionalità e nell’accostamento cromatico sgargiante. Icone (femminili) eterne e moderne impresse nella litografia a colori: bellissime e sensuali, in bilico tra l’angelo e la femme fatale, disinvolte e accattivanti, sguardo fisso di sfida e lascivia da inchiodare lo spettatore al mistero o alla semplice réclame. Esibite (spesso) in una posizione inarcata e colta in pose studiate per esaltarne la bellezza e la giovinezza, l’eleganza e la dinamicità. Linee morbide e avvolgenti che si plasmano a seconda della materia dell’affiche – teatro, musica, danza, esposizione, poster e illustrazioni – per propagarsi tra il pubblico e riflettersi nella decorazione: dalle maioliche ai gioielli, dalle ceramiche alle spille e agli specchi, fino ai Vasi Daum e Gallé, capaci di coniugare la bellezza intrinseca delle forme vegetali all’esplosione cromatica delle superfici vitree. Una correspondance perpetua di stilemi fitoformici che come un’edera rampicante si avviluppa per le stanze reali, inquadrate in un allestimento dai colori temperati azzurro, verde e rosa. Atmosfere Art Nouveau a Milano.
Casquèt. Amants (1895) e particolare di Médée (1898)
Luce/Volteggio. Sx: Giacomo Cometti, Ninfa, 1898. Dx: Leonardo Bistolfi, Prima Esposizione d’Arte Torino, 1902 (ARS)
In scena. Mucha, Variante della Dame aux Camélias, 1905-1906
Linea sinuosa/Angolo. Sedia di Mackay Baillie Scott del 1896
“Il nome Mucha si era definitivamente fuso col concetto di Art Nouveau”
Da ciò che è semplice, ciò che è bello. In alto: Manifattura francese, Vaso, 1900-05; in basso: pannello, luce (dal retro)
Mucha, Les saisons, L’Estate, 1896
RECORD D’ASTA DI ALFONS MUCHA
1) Reduced Version of the Abolition of Serfdom in Russia (1920) / Christie’s, New York NY, 24/04/2006
Prezzo incluso spese: 1.472.000 $
2) La Nature (c.1900) – Scultura / Sotheby’s, New York NY, 06/12/2002
Prezzo incluso spese: 807.000 $
3) Pano z pavilonu bosny a hercegoviny na světové výstavě v paří (1900) / European Arts Investments Ltd., Praga, 23/11/2014
Prezzo di aggiudicazione: 358.400 $
4) Spring Night (c.1910) / Christie’s , New York NY, 24/10/2007
Prezzo incluso spese: 385.000 $
5) Winter Tale (1917) / Christie’s , New York NY, 01/05/2000
Prezzo incluso spese: 385.000 $
Sx: Mucha, Les Pierres Précieuses, Rubino, 1900 + Goldscheider, Portatrice d’acqua, 1900 ; dx: Mucha, Tetes byzantines (Bionda), 1897
INFORMAZIONI UTILI
Alfons Mucha e le atmosfere Art Nouveau
Palazzo Reale – Piazza del Duomo 12, Milano
10 dicembre 2015 – 20 marzo 2016
Orari apertura
lunedì 14,30 – 19,30
martedì – mercoledì – venerdì – Domenica 9,30 – 19,30
giovedì – sabato 9,30 – 22,30
Biglietti:
Intero 12 €
Ridotto 10 €
Ridotto speciale 6 €
Biglietto Famiglia € 10,00 adulto (1 o 2 adulti) € 6,00 per bambino da 6 a 14 anni
Informazioni e prenotazioni: tel +39 02 54915
www.ticket24ore.it/mucha
www.mostramucha.it
www.palazzorealemilano.it
Articolo scritto a quattro mani da Sofia Bersanelli (autrice di tutte le fotografie) e Luca Zuccala ©
Tutte le immagini sono di Sofia Bersanelli ©