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Tutte le mostre a Palazzo Ducale di Genova nel 2016. Da Mucha a Newton

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Al via la nuova stagione museale del palazzo genovese, tanti gli artisti che si susseguiranno da gennaio a settembre 2016. Da Alphonse Mucha a Helmut Newton

Restano ancora pochi giorni per visitare le duecentocinquanta fotografie che raccontano la storia la passione che ha unito per più di cinquant’anni lo scrittore, fotografo e cineasta Brassaï agli angoli più nascosti di Parigi e a tutti quegli intellettuali che, da Henry Miller a Man Ray, hanno contribuito alla leggenda della capitale francese. La mostra Brassaï. Pour l’amour del Paris che si conclude con cortometraggio prodotto dal fotografo, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes del 1956, termina infatti il prossimo 24 gennaio.

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E’ agli sgoccioli anche un’altra grande mostra dal titolo Lisetta Carmi. Ho fotografato per capire nella suggestiva Loggia degli Abati del Palazzo Ducale. Genova rende omaggio alla fotografa con il più alto numero di fotografie mai esposte: 220 immagini che ripercorrono l’intero percorso creativo della Carmi. A cura di Giovanni Battista Martini, la mostra si apre con la sezione dedicata alla sua città natale, con immagini che documentano la forte identità sociale e culturale della Genova degli anni ’60 e ’70 e continua in sezioni dedicate ai ritratti di grandi artisti da Lucio Fontana e Leonardo Sciascia, da Carmelo Bene a Ezra Pound e molti altri.

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Continua invece fino al 10 aprile “Dagli Impressionisti a Picasso. I capolavori del Detroit Institute of Arts”. La mostra, cominciata lo scorso settembre, racchiude le cinquantadue opere più rappresentative del panorama artistico europeo tra XIX e XX secolo a partire dall’idea che ha cambiato per sempre la storia della pittura: l’impressionismo. Un dialogo coinvolgente che chiama in causa pittori del calibro di Van Gogh, Matisse, Monet, Modigliani, Degas, Courbet, Otto Dix, Degas, Picasso, Gauguin, Kandinsky, Cézanne e Renoir.

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Tra le novità 2016 Sebastião Salgado Genesi ospitato nel sottoporticato di Palazzo Ducale dal 27 febbraio al 26 giugno. A partire dall’ultimo grande lavoro del più importante fotografo documentario del nostro tempo, dal titolo Genesi, la mostra propone un nuovo punto di vista sulla necessità di salvaguardare il nostro pianeta. Un viaggio fotografico in bianco e nero per documentare la straordinaria bellezza della Terra: dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino ad arrivare alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia.

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Dal 27 aprile al 25 settembre l’Appartamento del Doge ospiterà invece la mostra Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau. Un percorso variegato e complesso per ripercorre il gusto di quest’epoca attraverso gli arredi e le opere d’arte decorativa europei. Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi dell’artista ceco tra i più significativi interpreti dell’Art Nouveau, Alfons Mucha (1860-1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation.

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Con l’arrivo della primavera il Palazzo Ducale genovese propone invece Come eravamo. Viaggio nella fotografia italiana. L’obbiettivo della mostra è quello di rivelare attraverso l’occhio della fotografia una volontà di riflessione su come eravamo, cosa è cambiato e cosa è rimasto immobile nel tempo e nella storia. Nei lavori esposti non c’è sequenza cronologica ma solo dia cronicità, con l’intento di obbligare lo spettatore a liberarsi dagli stereotipi per mettere a nudo se stesso nel mondo che lo rappresenta.

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Dal 24 marzo al 19 giugno nella Loggia degli Abati del Palazzo è invece tempo di raccontare una realtà ancora troppo poco conosciuta, ossia quella della Manifattura Italiana Tappeti Artistici. Fondata a Genova da Mario Alberto Ponis nel 1927 e attiva fino ai primi anni Settanta, la MITA, racconta la propria storia attraverso alcuni degli artisti più importanti del periodo: Fortunato Depero, Gio Ponti, Mario Sironi, Flavio Costantini, Emanuele Luzzati, Enrico Paulucci, Arnaldo Pomodoro, Ettore Sottsass. Un scorpacciata di grandi nomi insieme in una mostra dal titolo Tessuti di artisti. Design, moda e architettura nella produzione del MITA 1927 – 1976.

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Nella Loggia degli Abati la MITA passa poi il testimone a una personale dedicata a Caio Garrubba dal titolo Caio Garrubba. Cina 1959. Reporter freelance, espressione di un nuovo fotogiornalismo nato dall’Italia libera del secondo dopoguerra, la mostra ripercorre il suo viaggio lungo quaranta giorni nella Repubblica popolare cinese  a dieci anni dalla rivoluzione maoista.

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A chiudere la stagione 2016 l’attesissima mostra su Helmut Newton che da Settembre 2016 a Febbraio 2017, aprirà al pubblico con duecento delle fotografie comparse nei primi, leggendari volumi pubblicati dall’artista, in collaborazione con la Fondazione Helmut Newton di Berlino.

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 Tutte le mostre a Palazzo Ducale di Genova nel 2016. Da Mucha a Newton

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