Festival di Cannes 2016: Palma d’oro per Ken Loach! Grand Prix Speciale della Giuria a Xavier Dolan per Juste la fin du monde.
La giuria di Cannes 2016 capitanata da George Miller ha sentenziato, quest’anno a vincere la Palma d’oro è Ken Loach con il suo I, Daniel Blake. Per il regista inglese è la seconda Palma d’Oro, nel 2006 ne aveva già vinta una con Il vento che accarezza l’erba. 10 anni dopo il bis.
Grand Prix Speciale della Giuria a Xavier Dolan per Juste la fin du monde, il giovanissimo regista canadese che ormai a Cannes è di casa.
Ken Loach ha ritirato la Palma d’oro con grande aplomb, il suo un discorso breve ma che punta dritto al punto: “Ricevere questo premio è importante anche per i personaggi che hanno ispirato questo film. Il mondo, l’Europa, sono in una fase complicata, dalla Grecia al Potogallo solo una piccola minoranza si arricchisce. Ci vuole un cinema di protesta contro i potenti, questa tradizione non deve interrompersi. Un altro mondo è possibile, e anche necessario”.
Molto più scosso e -visibilmente- emozionato Xavier Dolan: “Spero che questo film dia fiducia a chi ogni giorno è vittima di violenza e discriminazioni. Tutto quello che facciamo, lo facciamo per essere amati. Per me almeno è così”. Il regista di nel 2014 aveva vinto il Premio della giuria per Mommy, nel 2012 la Queer Palm per Laurence Anyways, nel 2010 il Regards Jeunes Prize per Les Amours imaginaires e nel 2009 tre premi nella sezione dedicata alla Settimana Internazionale della Critica. Ormai gli manca solo la Palma d’oro.
Il premio alla miglior interpretazione maschile è andato a Shahab Hosseini per Forushande di Asghar Farhadi, il regista di Una Separazione e Il Passato. Quello per la migliore interpretazione femminile invece è stato assegnato a Jaclyn Jose -per Ma’ Rosa di Brillante Mendoza- che ha vinto così la concorrenza delle favorite: Isabelle Huppert (Elle) e Sonia Braga (Aquarius).
Un ex aequo per il Prix de la mise en scène: premio a Olivier Assayas per Personal Shopper e a Cristian Mungiu per Bacalaureat.
Palma d’oro onoraria a Jean-Pierre Léaud, attore feticcio di François Truffaut (I quattrocento colpi, Baci rubati, Effetto Notte), Jean-Luc Godard (Il maschio e la femmina, Una storia americana, La gaia scienza), è stato uno dei volti più noti della Nouvelle Vague. La lista dei registi da cui è stato diretto è lunga e pregevole: Kaurismäki, Bertolucci, Rivette, Avati e Pasolini per citare i più noti.
Il premio Un certain regard è andato invece a The happiest day in the Life of Olli Mäki, di Juho Kuosmanen, bianco e nero sulla vita di un boxeur. Queste le parole della giuria: «Il premio della sezione Un Certain Regard è stato assegnato quest’anno per l’incredibile originalità mostrata dal regista e dall’intera produzione filmica di The Happiest Day in The Life of Olli Maki».
Sempre per la sezione Un certain regard, il premio per la migliore regia è andato a Matt Ross per il suo Captain Fantastic; protagonista Viggo Mortensen, un uomo che tenta di reintegrarsi nella società dopo aver vissuto in isolamento con la sua famiglia per oltre un decennio. Una sorta di Unbreakable Kimmy Schmidt per il grande schermo. Nessun riconoscimento per Pericle il nero di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio, che sembrava aver convinto la critica, ma che al botteghino italiano ha avuto un pessimo esordio.
La Queer Palm è stata assegnata a Les vies de Thérèse di Sébastien Lifshitz, un documentario sull’attivista femminista Thérèse Clerc. Il regista francese con Wild Side nel 2004 aveva vinto il Festival MIX di Milano.
Nella sezione Quinzaine des Réalisateurs all’asciutto gli italiani, Fiore di Claudio Giovannesi e La pazza gioia di Paolo Virzì, che già si sta rifacendo al botteghino. Tra i premiati in questa sezione Wolf and Sheep di Shahrbanoo Sadat, Mercenaire di Sacha Wolff e L’Effet aquatique di Sólveig Anspach.
>> Oltre Ken Loach questi i registi che nel corso delle loro carriere sono riusciti ad accaparrarsi ben due Palme d’oro (e mai nessuno più di due): Alf Sjöberg (1946, 1951), Francis Ford Coppola (1974, 1979), Shohei Imamura (1983, 1997), Emir Kusturica (1985, 1995), Bille August (1988, 1992), Jean-Pierre e Luc Dardenne (1999, 2005) e Michael Haneke (2009, 2012).
Una galleria di ricordi di questo Festival di Cannes 2016. Cose belle e brutte da rivedere e a seguire l’elenco di tutti i premi.
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Di seguito l’elenco di tutti i premi assegnati durante questo Festival di Cannes 2016.
>> Palma d’oro: I, Daniel Blake di Ken Loach
Grand Prix Speciale della Giuria: Xavier Dolan per Juste la fin du monde
Prix de la mise en scène: ex aequo a Olivier Assayas per Personal Shopper e a Cristian Mungiu per Bacalaureat
Prix du scénario: Asghar Farhadi per Forushande
Prix d’interprétation féminine: Jaclyn Jose per Ma’ Rosa di di Brillante Mendoza
Prix d’interprétation masculine: Shahab Hosseini per Forushande di Asghar Farhadi
Premio della giuria: American Honey, di Andrea Arnold
• Un Certain Regard
Premio Un Certain: The happiest day in the Life of Olli Mäki di Juho Kuosmanen
Premio della Giuria: Fuchi Bi Tatsu di Kôju Fukada
Miglior regia: Matt Ross per Captain Fantastic
Miglior sceneggiatura: Delphine Coulin e Muriel Coulin per Voir du Pays
Premio speciale Un Certain Regard: La tortue rouge di Michaël Dudok de Wit
• Cinéfondation
Primo premio – Anna di Or Sinai
Secondo premio – In the Hills di Hamid Ahmadi
Terzo premio – A Nyalintàs Nesze di Nadja Andrasev e La Culpa, Probablemente di Michael Labarca
• Settimana Internazionale della Critica
Gran Premio Settimana Internazionale della Critica: Mimosas di Oliver Laxe
Premio Rivelazione France 4: Albüm di Mehmet Can Mertoğlu
Premio SACD: Diamond Island di Davy Chou
Aide Fondation Gan à la Diffusion: Shavua Ve Yom di Asaph Polonsky
Premio Scoperta Leica Cine del cortometraggio: Prenjak di Wregas Bhanuteja
Premio Canal+ del cortometraggio: L’Enfance d’un Chef di Antoine de Bary
• Quinzaine des Réalisateurs
Premio Art Cinéma: Wolf and Sheep di Shahrbanoo Sadat
Premio Europa Cinema Label: Mercenaire di Sacha Wolff
Premio SACD: L’Effet aquatique di Sólveig Anspach
Menzione speciale a Divines di Houda Benyamina
Premio Illy per il cortometraggio: Chasse Royale di Lise Akoka e Romane Guéret
Carrosse d’or: Aki Kaurismäki
• Altri premi
Caméra d’or:
Premio Fipresci:
Concorso: Toni Erdmann di Maren Ade
Un Certain Regard: Câini di Bogdan Mirica
Settimana Internazionale della Critica: Grave di Julia Ducournau
Premio della Giuria Ecumenica: Juste la fin du monde di Xavier Dolan
Menzione Speciale della Giuria Ecumenica: American Honey di Andrea Arnold e I, Daniel Blake di Ken Loach
L’Œil d’or Jury:
L’Œil d’or: Cinema Novo di Eryk Rocha
Menzione speciale – The Cinema Travelers di Shirley Abraham e Amit Madheshiya
Queer Palm: Les vies de Thérèse di Sébastien Lifshitz
Trofeo Chopard:
Rivelazione femminile: Bel Powley
Rivelazione maschile: John Boyega
Premio François Chalais: Uchenik di Kirill Serebrennikov
Dog Palm: Nellie in Paterson
Premio speciale a Jacques in Victoria e Shae in I, Daniel Blake
Cat Palm: Marty in Elle
Cannes Soundtrack Award: Cliff Martinez per The Neon Demon
Cannes Soundtrack Award du superviseur a Bruno Dumont per Ma Loute
Premio speciale
Palma d’oro onoraria – Jean-Pierre Léaud