PIU’ VERO DEL REALE: WINTER STORIES
Paolo Ventura a Verona, con i suoi fotogrammi di Italie perdute
3 ottobre – 7 novembre 2009, STUDIO LA CITTÀ, Verona
di Cristiana Curti
Paolo Ventura presenta i suoi sets cinematografici su un tavolo da lavoro e si avvale di piccole quinte. Ogni oggetto è assemblato, dipinto, acconciato secondo la necessità e installato in ambienti (esterni o interni che siano) illuminati da luci radenti o piene, aperti su orizzonti di nebbie o di fiumi, di boschi o camere da letto, vicoli di città o piazze di paese. Lo studio newyorkese è una wunderkammern di oggetti di recupero dalle più svariate provenienze, perlopiù mercati delle pulci o fondi di magazzino di negozi di giochi o modellismo. Sembra che i locali debbano scoppiare e che sia necessario fare ordine. Ma ogni frammento è ottimo per essere utilizzato ed è custodito gelosamente. Il fotografo italiano si dedica alla preparazione delle sue inquadrature per almeno due o tre mesi, poi, effettuato lo scatto, le distrugge e inventa nuove ambientazioni. I muri sono intonacati e dipinti in modo da suggerire anche le crepe e le muffe del tempo, i riflessi luccicanti della pioggia sono resi con olii particolari o emulsioni che devono reggere la loro consistenza per il tempo della posa. Il prossimo 3 ottobre a Verona allo Studio La Città, Paolo Ventura presenta una bella mostra, curata da Angela Madesano, della serie più recente di immagini (2007-09) con un titolo che ben si addice a questo inizio di stagione fredda. Winter Stories, tuttavia, è – e si vede – un chiarissimo riferimento all’inverno della vita, alla ricapitolazione delle memorie, soprattutto quelle tramandate, quelle dei nostri avi, non necessariamente vissute da noi. Sembra che Paolo Ventura non desideri fotografare la realtà, preferisce una metafora, un simbolo, un emblema della realtà, ciò che emerge da racconti lontani, ciò che egli ritiene essere più vero del reale, più meritevole di essere trasmesso attraverso il fermo immagine. Ma distante. Non è pura invenzione o racconto romanzato. Lo scopo è, come accade sempre con i grandi fotografi, cogliere un principio assoluto di verità, che sia sufficiente per dare spiegazione della storia “circostante” e anche della Storia contemporanea, mantenendo con tenacia quello che, in un articolo sull’artista, Jean Dykstra (Art in America, Novembre 2008) definisce correttamente “a shared sense of childlike wonder”. Ciò accade anche con la serie precedente a questa, dagli esiti espressivi ben più drammatici, “War Souvenir” in cui il senso della guerra assume toni formali di reportage o noir francese, ed è apparecchiato con abilità più attenta alla dignità del caso. Perché l’occhio del fotografo è partecipe e attento a non disonorare il ricordo. E, in effetti, la grande maestria di Paolo Ventura, acquisita in anni di apprendistato e professione nella fotografia di moda, è del tutto spoglia – sembra paradossale – di artifici pretestuosi, di ammiccamenti allusivi alla propria bravura scenografica. L’effetto di assoluta poesia delle sue immagini deriva dalla capacità di trattenere lo sguardo stupito e attento su particolari che solo bimbi coglierebbero, particolari che, quasi certamente, sono stati da Ventura raccolti perché chi a lui narrava – al tempo in cui le memorie erano reali – era egli stesso bambino.
Paolo Ventura
Nato a Milano nel 1968, vive e lavora a New York.
MOSTRE PERSONALI 2009 Winter Stories, Studio la Citta’, Verona
2009 Fabulous Fictions, The Hague Museum of Photography, L’Aja
2009 Winter Stories, Central Exhibition Hall, Mosca
2008 Storie D’Inverno, Forma International Center of Photography, Milano
2008 Winter Stories, Hasted Hunt Gallery, New York
2007 Souvenir de Guerre, Maison de la Photographie Npdc, Lille
2007 Viaggio nella Memoria, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
2006 In Tempo di Guerra, Forma International Center of Photography, Milano
2006 Souvenir de Guerre, Rencontres de la Photographie, Arles
2006 War Souvenir, Hasted Hunt Gallery, New York
2006 War Souvenir, Lazia Nowa, Cracovia
2006 War Souvenir, A-3 Gallery, Mosca
MOSTRE COLLETTIVE 2009 Manipulating Reality, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze
2009 The Invention of a World – Collection from Maison Europeenne de la Photographie, Itau’
Cultural Institute, Sao Paulo
2009 Kaleidoskope D’Italie, la Photographie Italiens des Annees 50 a Nos Jours, Centre National
de l’Audiovisuel, Luxembourg
2009 Through the Lens, Photography From the Permanent Collection, Lowe Art Museum, Miami
2009 New York Photographs, Hasted Hunt Gallery, New York
2008 Contemporary Photographic Views, Weinstein Gallery, Minneapolis
2008 Inside the Human Space, Isola di San Servolo, Venezia
2008 The New Original Photo, Interalla Gallery, Seoul
2008 Una Historia Privada, Theatro Circo Price, Madrid
2008 Ellis Island and Beyond, Aperture Gallery, New York
2008 AIPAD, Hasted Hunt Gallery, New York
2008 Roma, Palazzo Delle Esposizioni, Roma
2008 Una Storia Privata, Museo Bilotti, Roma
2007 Art Miami, Hasted Hunt Gallery, Miami
2007 Paris-Photo, Forma Gallery, Paris
2007 NY C, Phillips De Pury Gallery, New York
2007 Photo-London, M+B gallery, Londra
2007 Hunter and Hanted, Sara Tecchia Gallery, New York
2007 On the Wall, Aperture Gallery, New York
2007 Luci su Milano, New art acquisitions of Unicredit Bank, Milano
2006 Une Histoire Privee, Maison Europeenne de la Photographie, Parigi
PAOLO VENTURA – WINTER STORIES
STUDIO LA CITTÀ, Lungadige Galtarossa 21, 37133 VERONA
3 ottobre – 7 novembre 2009
A cura di Angela Madesano
Orario: 9-13 e 15.30-19.30 dal martedì al sabato www.studiolacitta.it
tel. +39 045 597549; fax +39 0415218732 www.paoloventura.com
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