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Un flauto magico, Peter Brook

Flauto magico, A. Slawinska (Pamina), V. Frannais (Papageno), JC Born (Monostatos), foto di Pascal Victor
La commistione sapiente ed elegante di musica, canto, presenza scenica degli attori, è ciò che colpisce maggiormente nella regia di Peter Brook dell’opera di Mozart “Un flauto magico”, in scena al Piccolo fino al 19 marzo, in una coproduzione che unisce il Piccolo Teatro e del Théatre des Bouffes du Nord. La semplicità, la freschezza delle tinte, della scena, dei movimenti degli attori e in generale di tutta l’opera, è portata all’estremo anche musicalmente, in quanto prevede l’accompagnamento di un solo pianoforte. Non si tratta più di lirica, quindi: è uno spettacolo che sottrae, e che comunica unendo l’essenza dei vari elementi che compongono il teatro (musica, attori, testo, scenografia e costumi). L’idea che Brook ha della regia teatrale, secondo cui il regista è sicuramente una figura di riferimento per lo spettacolo, ma allo stesso tempo si inserisce in un ingranaggio composto da diverse parti, e non si serve della messa in scena solo per comunicare un suo personale punto di vista, è il motivo per cui l’equilibrio e la delicatezza, l’armonia sono le caratteristiche principali dell’opera: colorato, fiabesco ed elegante, lo spettacolo di Brook è essenziale, poetico, e la semplicità diventa sinonimo di profondità. Profondità espressa da un gruppo di giovani cantanti, che “procedono in modo naturale, vivo e sentito nello svolgimento della trama -dice il regista-, senza l’imposizione di proiezioni, video o scene che girano… Cominciamo a lavorare senza alcun elemento scenico, partendo dalla musica e domandandoci come riuscire a trasmetterla senza subire il peso, il risvolto pesante e solenne di una grande opera”. La storia racconta come il principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, combatte le forze del male e libera l’amata Pamina. In occasione di “Un flauto magico” verranno proposti una serie di film e video rari, oltre a un ciclo di concerti e incontri che ripercorrono l’intera carriera artistica di Peter Brook.
Flauto magico, A. Slawinska (Pamina), V. Frannais (Papageno), JC Born (Monostatos), foto di Pascal Victor
Teatro Strehler
dal 24 febbraio al 19 marzo, 2011
Milano
L.go Greppi, 1
Biglietteria: tel. 848.800.304
www.piccoloteatro.org

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