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La Biennale è “Cosa Sua”

Riflessione al vetriolo
Uno Sgarbi teso, verboso e polemico, confuso, anzi, fuso… insolitamente fuso quello che si è presentato alla conferenza stampa del 5 maggio.  Uno Sgarbi aggressiv ma sulla difensiva, tracimante nel tentativo di spiegare l’inspiegabile e giustificare l’ingiustificabile: “l’arte non è Cosa Nostra”, tuona, la Biennale invece è Cosa Sua! Più che una conferenza stampa, direi un “uno contro tutti”.Non che ci si aspettasse granché, ma devo confessarvi che lo showdown mi ha colpito maggiormente per l’evidente instabilità dell’uomo, che per i “curiosi” concetti espressi.

Inutile cercare di sintetizzare e ricondurre ad un filo logico unitario lo straripante sconclusionato sproloquio del Nostro. Quello che possiamo dirvi, con sincero dispiacere, è che ci pare giunta l’ora di un trasferimento urgente sulla “Montagna incantata”, per riprendere le misure a quelli del “piano”, nell’estremo tentativo di ricondurre alla ragione il Vate.Per gli scettici che pensano stia esagerando consiglio una visitina, armati di pazienza e tempo da perdere, su undo.net dove troverete la registrazone integrale della performance.

Che fare ora? Niente… non si può neanche dire tutti a Venezia, perchè la laguna è stracarica come non mai per i giorni fatidici del “vermissage”, presa d’assalto dallo spropositato numero di partecipanti al padiglione italiano, tutti ansiosi di un “posto al sole” da poter raccontare al paesello.

Le limacciose acque della Laguna diventano così il Gange dell’arte, abluzioni  nella speranza di riscatto spirituale. Al Nostro invece auguriamo ogni bene per la Sua prossima avventura televisiva, in fondo, da buon istrione, quella è forse la sua vera vocazione.
in punta di pennino
il Vostro LdR

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