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Antiquariato da FarsettiArte

IMPORTANTI ARREDI E DIPINTI ANTICHI PROVENIENTI DA DUE COLLEZIONI PRIVATE
ARREDI DI CASA DE PISIS A VENEZIA. UNA RACCOLTA DI SCULTURE AFRICANE
DIPINTI E SCULTURE DEL XIX E XX SECOLO

 


In asta il 28 e 29 ottobre 2011 a Prato

 

Il tradizionale appuntamento autunnale con le vendite di antiquariato allestite da Farsettiarte si caratterizza per l’ampia scelta di soggetti, stili, tecniche e prezzi.

Antonio Canova
In primo piano una piccola scultura in terracotta, raffigurante una Testina di carattere, opera di Antonio Canova (h. cm. 9, stima: 45.000/55.000 Euro). Scoperta e pubblicata da Gian Lorenzo Mellini nel 1990, l’opera è attendibilmente ispirata alla testa del giovane figlio alla destra del Laocoonte nel celebre gruppo attualmente ai Musei Vaticani. Come scrive lo studioso, “ vorrei presentare una testina in terracotta, già appartenuta, a quanto mi è stato dato d’intendere, a Francesco Milizia e, comunque, ab antiquo riferita al Canova. Sembra derivare dal gruppo del Laocoonte (per l’esattezza dalla testa del figliuolo alla sua destra). L’altissima qualità e la perfetta accostabilità agli studi all’antico compiuti dallo scultore già a Venezia, testimoniati dalla copia pure in terracotta del gruppo dei Lottatori degli Uffizi (1775, Venezia, Accademia), sono elementi favorevoli all’inserimento di questo pezzo inedito nel catalogo canoviano. L’alessandrinismo nevroticamente patetico (che pare premere dall’interno i bulbi oculari e tormentare la capigliatura in una marea di frastagli) lo collega in qualche modo al problema espressivo della maschera dolorosa dell’Orfeo Falier (Venezia, Museo Correr) e al suo tempo, cioè pur sempre alla metà dell’ottavo decennio del 700″ (G.L. Mellini, “Canova. Saggi di filologia ermeneutica”, Milano 1999, p. 108).

Opere del Cinquecento
Di notevole interesse la sezione dei dipinti del XV secolo, a cominciare da due tempere su tavola a fondo oro di un pittore fiorentino, raffiguranti Il martirio di una Santo e Il martirio di un Vescovo (cm 13,8×15,4 ognuna, stima: 50.000/60.000 Euro). Le due tavolette p ropongono un interessante problema di protomanierismo da porsi assai presto nel secondo decennio del ‘500, come suggeriscono ancora il fondo dorato, arcaicizzante, e la forma fluida e grottesca, memore ancora di Filippino Lippi. Di qualità assai alta, sembrano preludere, come pensa il Longhi, alla personalità di Jacopo da Pontormo. Altrettanto preziosa una tempera su tavola a fondo oro di Arcangelo di Cola da Camerino, raffigurante il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria (cm 22×21,7, stima: 38.000/48.000 Euro). Il dipinto fu riferito da Roberto Longhi all’artista marchigiano, che fu presente a Firenze sul 1420 e poté assistere ai nuovi fatti masacceschi. La presentazione arcaica della Santa rievoca addirittura motivi trecenteschi riminesi, mentre di cultura più moderna sono i passaggi di maggiore energia espressi nei manigoldi, nel lumeggiato del paesaggio. Di gran pregio un Crocefisso di Scuola fiorentina della fine del XVI secolo (olio su tavola, cm 73×58, stima; 20.000/25.000 Euro).

 

Opere del Seicento
Tra i dipinti del XVII secolo troviamo Il buon samaritano, di un artista di scuola lombarda (olio su tela, cm 160×292, stima: 45.000-55.000 Euro), Tobia e l’angelo di un artista di scuola lombarda (olio su tela, cm 202×140, stima: 15.000/18.000 Euro) e una Episodio della vita di Sant’Antonio di un artista emiliano (olio su tela, cm 115×159, stima: 18.000/24.000 Euro).

I dipinti dell’Ottocento e del Novecento
Tra i circa 250 dipinti del XIX e XX secolo troviamo opere di primo piano dei maggiori esponenti delle scuole pittoriche italiane, da Giovanni Fattori (di cui saranno proposte alcune delle sue famose acqueforti) a Giovanni Boldini (La bardatura di un cavallo, olio su tavola, cm 35×26,5) da Giuseppe Pellizza da Volpedo (Ritratto, olio su tela, cm 24×20, stima: 15.000/18.000 Euro)a Telemaco Signorini (Giardino in una villa di Careggi, olio su tavola, cm 14×20, stima: 18.000/22.000 Euro).

Tra le opere già inserite in catalogo segnaliamo un Paesaggio di Giovanni Quadrone (olio su tela, cm 42×56, stima: 13.000/15.000 Euro), una Marina di Attilio Pratella (olio su tavola, cm 22×36, stima: 10.000/12.000 Euro), La prima comunione di Gaetano Previati (olio su tela, cm 71×125, stima: 8.000/12.000 Euro), Natura morta nel paesaggio di Gianni Vagnetti (1940 circa, olio su faesite, cm 168×342), Nella Maremma pisana di Plinio Nomellini (olio su tela, cm 36×85) e altre opere di Nicola De Corsi, Giuseppe Rivaroli, Vincenzo Migliaro, Renato Natali e Renuccio Renucci.

I mobili e gli arredi
Il catalogo comprende, infine, una ricca sezione dedicata ai mobili e agli arredi antichi, tra cui una libreria in legno di noce a quattro ante degli inizi del XIX secolo, un’angoliera lastronata in legno di noce, anch’essa dei primi anni dell’Ottocento e un grande tavolo-mobile da centro in legno riccamente intagliato e dorato, della fine del XVIII secolo. Agli appassionati d’arte ricordiamo la presenza di una parte degli arredi della casa di Filippo de Pisis in calle San Sebastian a Venezia.

Una collezione d’arte africana
Segnaliamo, infine, un gruppo di circa trentacinque esemplari d’arte africana provenienti dalla collezione Pietro Antinori. Sono presenti alcune sculture in legno, generalmente legate al culto degli spiriti degli antenati e poste sull’altare di famiglia o del clan famigliare. In asta troviamo una figura maschile su piedistallo del Gabon (cm 83×24, stima: 10.000/12.000 Euro), un reliquiario legato al culto degli antenati, in legno, ricoperto di sottili lamiere di ottone, del Gabon (cm 69×25, stima: 7.000/10.000 Euro), una scultura in legno del Ghana raffigurante una Maternità (cm 68×26, stima: 7.000/10.000 Euro) e una figura rituale, che rappresenta gli spiriti, della cultura Yombe, della Repubblica Democratica del Congo (legno, pigmenti, piume, fibre vegetali, ferro, vetro, cm 65×23, stima: 10.000/15.000 Euro). Altrettanto interessanti le maschere facciali e quelle a casco, portate dai danzatori in occasione di cerimonie e danze tradizionali, legate, in genere, al culto degli spiriti della natura e della fertilità: qui vengono proposte una maschera Dogon, del Mali, in legno, raffigurante una figura femminile (cm 67×19, stima: 4.000/6.000 Euro), una maschera Mambila, della Nigeria, raffigurante un animale fantastico (cm 58×27, stima: 4.000/6.000 Euro). Tra i bronzi spicca una scultura raffigurante una coppia di antenati con bambino, della cultura Dogon, del Mali (cm 41×11, stima: 3.000/5.000 Euro) e una figura femminile Ijo, della Nigeria (cm 46×9, stima: 2.500/3.000 Euro).

 

Mobili, Arredi e Dipinti Antichi
Asta: venerdì 28 ottobre, ore 15.30 e 21.15

Dipinti e sculture del XIX e XX secolo
Asta: sabato 29 ottobre, ore 15.30

Esposizione:
A MILANO: dal 13 al 19 ottobre (selezione delle opere)
Orario: 10.00 – 19.00 (festivi compresi)

A PRATO: dal 22 al 29 ottobre
Orario: 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.30 (festivi compresi)

Farsettiarte
www.farsettiarte.itinfo@farsettiarte.it

Prato, Viale della Repubblica (Area Museo Pecci)
Tel. 0574/572400 – fax 0574/574132
Milano , Portichetto di Via Manzoni (angolo Via Spiga 52)
Tel. 02/76013228 – Fax 02/76012706

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