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Priscilla al Teatro Ciak

Siamo d’accordo. Non è giusto avere una mentalità troppo conservatrice, bisogna essere aperti e accettare tutti i codici espressivi. Anche Plauto, nell’antica Roma, adotta nelle sue commedie un linguaggio non certo pudico, timido e casto. Eppure lui, Plauto, è parte della storia del teatro, il suo successo va dal 200 a.C fino ad oggi. Molto, molto diversa, imparagonabile è l’operazione compiuta dall’autore e regista australiano Stephan Eliott per il suo “Priscilla nel deserto”, film del 1994 che ha voluto portare in teatro rendendolo un musical già nel 2006 (debuttò a Sidney), dal titolo “Priscilla”. Da allora un’importante ed industriosa squadra di addetti ai lavori si adopera per far circolare il più possibile questo spettacolo in tutto il mondo con produzioni ogni volta diverse di nazione in nazione. Dopo essere stato a Londra, Toronto e NewYork (Brodway) lo show arriva Milano, dove sembra riscuotere anche un buon successo di pubblico, almeno a giudicare dal clamore che ha suscitato al Teatro Ciak, denominato per l’occasione Priscilla Palace, in cui ha debuttato il 14 dicembre e dove resterà fino a fine aprile 2012. Tornando all’impossibilità del paragone con Plauto, sia chiaro che non è la volgarità in sé da condannare. Ci sono casi in cui l’eccesso può portare ad una riflessione, in cui anche il kitsch può essere arte, in cui il paradosso di alcune situazioni può stimolare il ragionamento su determinati argomenti. Non è il caso di questa “Priscilla”, per cui sono stati investiti chissà quanti milioni di euro, se si pensa che solo il camion che domina la scenografia di euro ne è costati 700mila. Questa Priscilla è volgarità senza arte né parte, fatta per cercare di far ridere e per strappare applausi (cosa che purtroppo avviene): parrucche, costumi, luci, trucchi a volontà sprecati per uno spettacolo che racconta la vita di tre amici che di mestiere fanno le Drag Queen. Le/i tre partono da Sidney (Australia) a bordo di un vecchio bus rosa, Priscilla, per raggiungere la città di Alice Springs. Durante il viaggio si riallacciano rapporti, e avvengono importanti cambiamenti nella vita dei protagonisti. Uno delle tre ha anche un figlio, che vede per la prima volta dopo anni grazie al viaggio ad Alice Springs. Figlio che, a parte recitare malissimo (va bene che è piccolo, ma un minimo di tecnica potevano insegnargliela), accetta tranquillamente la condizione di trans del padre, anzi: lo incita a restare con lui. “Ti daremo una stanza qui a Springs, una per te e una per la mamma”, arrivano a fargli dire. La musica, suonata in parte dal vivo e cantata in scena, è l’unica parte salvabile dello spettacolo insieme ai costumi. Per il resto, vista la lunghissima tenuta dello spettacolo (tutta la stagione del Ciak), si avrà tempo per parlarne, male.
informazioni utili:
“Priscilla”
Presentato da
Nullarbor Productions
Garry McQuinn, Liz Koops, Michael Hamlyn and Allan Scott
in association with MGM ON STAGE
Darcie Denkert and Dean Stolber
MAS Music, Arts & Show e Poltronissima
In scena a Milano
Priscilla Palace – Teatro Ciak dal 14 dicembre 2011 a fine aprile 2012
di Stephan Elliott e Allan Scott
Scenografie e Bus Concept
Brian Thomson
Costumi
Tim Chappel & Lizzy Gardiner
Lighting Design
Nick Schlieper
Sound Design
Michael Waters
Make Up Design
Cassie Hanlon
Orchestrazione
Stephen ‘Spud’ Murphy & Charlie Hull
Direzione Musicale Arrangiamenti e Supervisione
Stephen ‘Spud’ Murphy
Coreografie
Ross Coleman and Andrew Hallsworth
Regia Simon Phillips
Direttamente da Broadway arriva in Italia il Musical evento della prossima stagione
PREZZI INTERI*:
Martedì, Mercoledì e Giovedì (WEEKDAY)
Gold: € 79,00
Poltronissima: € 59,00
Prima Poltrona: € 49,00
Seconda Poltrona: € 39,00
Accompagnatori Disabili: € 23,00
Venerdì, Sabato e Domenica (WEEKEND):
Gold: € 89,00
Poltronissima: € 69,00
Prima Poltrona: € 59,00
Seconda Poltrona: € 39,00
Accompagnatori Disabili: € 23,00

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