Non c’è un angolo della cittadina che non sia invaso da persone che cercano, cartina alla mano, le varie sedi in cui si svolge la settima edizione della rassegna della Fotografia Europea Reggio Emilia 2012: ha aperto l’11 maggio, fino al 24 giugno, uno degli appuntamenti più attesi, che fa eco ad una lunga tradizione di amore per la fotografia. Le mostre sono dislocate in tutta la città a partire da Chiostri di San Pietro (dove si può vedere, tra gli altri, l’interessante interpretazione di Mosca del fotografo, russo, Igor Mukhin “La mia Mosca”, o la bella esposizione di Massimo Vitali “All together”), fino ai Chiostri di San Domenico (niente meno che Henri Cartier Bresson), i Musei Civici (dove, in mezzo a ricostruzioni di organi umani si trova il video di Nathalie Djurberg, oltre alle opere, disseminate nelle varie sale, di Jani Rustica, Lucio Rossi e Pierre Bordieu) e vari altri luoghi. Quattrocento artisti in oltre 250 sedi istituzionali e altre località cittadine affrontano i temi più attuali della contemporaneità: nella sua settima edizione, l’intento di Fotografia Europea è infatti quello di riflettere su aspetti che sono alla base della vita civile, e diversi curatori e artisti sono coinvolti per proporre una molteplicità di letture e sguardi. Le quattro sezioni in cui è divisa la rassegna (“Cambiamento”, “Luoghi Comuni”, “Partecipazione” e “Differentemente”) cercano di ricostruire la complessità dei modi con cui si può interpretare la realtà contemporanea, e la fotografia, l’arte, diventano anzitutto uno strumento e modo di riflessione (da notare il reportage sulla guerra franco-algerina del già citato Pierre Bourdieu, o Luigi Ghirri alla Biblioteca Panizzi e il suo impegno come curatore e promotore di iniziative culturali legate al mondo della fotografia). Ma non è tutto, il mese di maggio a Reggio Emilia sa accontentare anche i più esperti intenditori di arte contemporanea: ha inaugurato il 12 maggio (fino al 31 luglio), nell’ex stabilimento della casa di moda Max Mara, oggi sede della Collezione d’Arte Contemporanea Maramotti, dal nome dei fondatori della maison, assolutamente reggioemiliani, la mostra-progetto “Ipotenusa” di Massimo Antonaci, artista italiano trasferitosi a New York negli anni Novanta e già parte della Collezione. “Dal Nero alla Trasparenza”, “Cammino dentro un corpo solo. Da est a ovest 33 stazioni in terra straniera” e “Opus” sono i titoli delle tre mostre di Antonaci dislocate in altrettanti punti dello stabilimento Max Mara. Il lavoro di Antonaci è la novità che può portare a conoscere una realtà esistente già dal 2007 e di grande valore artistico, quale la Collezione Permanente Maramotti e l’Archivio, visitabili gratuitamente e su prenotazione. La Collezione comprende una significativa selezione di oltre duecento opere di artisti soprattutto italiani (Fontana, Manzoni, Burri, Cucchi, Chia, Clemente, Paladino, Pistoletto e molti altri) ma anche stranieri (Jean-Michel Basquiat, Grard Richter, Bill Viola) che hanno segnato la storia dell’arte contemporanea, dal 1945 a oggi. Se una collezione è interpretata come stimolo e base per ulteriori studi e approfondimenti, è chiaro che si capisce l’esistenza del ricco Archivio, il luogo in cui sono conservati testi, fotografie, immagini e vari documenti che testimoniano l’operato degli artisti presenti in collezione, a disposizione di chi volesse studiarli per approfondire e fare ricerca.
Fotografia Europea 2012
Biglietteria ai Chiostri di San Pietro, via Emilia San Pietro 44/c
Orari: giovedì e venerdì, ore 19/23, sabato, domenica e festivi ore 10/23. Chiuso lunedì, martedì e mercoledì. Tel. 0522-430557, 456249, www.fotografiaeuropea.it
Collezione Marmotti, via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
Orari: giovedì e venerdì, ore 14.30-18.30. Sabato e domenica, ore 10.30-18.30.Tel. 0522-382484. www.collezionemaramotti.org, info@collezionemaramotti.corg
bellissimo! appena posso ci vado!